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Lavoro nero e inquinamento ambientale: giro di vite dei carabinieri

di , Giovedì, 07 Febbraio 2013

Prosegue in modo proficuo l’azione di controllo messa in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, in sinergia con i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Avellino e con gli ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro, volta a reprimere le varie forme d’illegalità presenti nel mondo del lavoro, a tutela sia dei lavoratori che dei cittadini.

In tale contesto, i carabinieri della Stazione di Solofra, nel corso delle ultime 2 settimane, hanno operato vari controlli, in maniera congiunta con gli ispettori, ad alcune aziende del posto, volti tanto ad accertare eventuali violazioni alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, quanto a quella ambientale.

La prima azienda sanzionata è una ditta per la produzione di prodotti chimici per la concia, presso la quale i militari della Benemerita hanno riscontrato uno scarico illecito delle acque reflue provenienti dal dilavamento della copertura dello stabilimento, ov’è peraltro presente il camino delle emissioni in atmosfera, e un’illecita attività di concia delle pelli, del tutto priva di autorizzazione. Al termine degli accertamenti, i militari operanti hanno deferito in stato di libertà l’amministratore unico dell’azienda, disponendo il divieto d’utilizzo dell’impianto ed elevando una sanzione amministrativa per 516,00 € per alcune carenze nei registri di carico/scarico dei rifiuti.

La seconda attività ad esser stata trovata in fallo è invece una ditta individuale per la manutenzione del verde privato, il cui titolare è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino perché ritenuto responsabile dello svolgimento di attività non autorizzata di raccolta e trasporto di rifiuti e della realizzazione di una discarica non autorizzata di rifiuti speciali non pericolosi su nuda terra e senza accorgimenti per la salvaguardia ambientale e in prossimità di corso d’acqua. L’artigiano, in pratica, aveva realizzato, su di un fondo ampio 2.000 m2 e su cui avrebbe dovuto realizzare un vivaio, una vera discarica abusiva composta di 400 m3 di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da scarti vegetali, mobili in legno e divani, materassi, pezzi di asfalto. L’area e i rifiuti ivi depositati sono stati sottoposti a sequestro.

La terza ditta in difetto è ancora un’attività di manutenzione del verde, presso la quale i Carabinieri della Stazione di Solofra hanno sorpreso 2 lavoratori irregolari (completamente “in nero”) sui 3 complessivamente presenti. Per tale motivo, il titolare della società è stato denunciato a piede libero per le violazioni penali previste nel testo unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro (specie per non aver – in qualità di datore di lavoro –sottoposto i due lavoratori alla prescritta visita medica), mentre a carico della ditta è stata disposta la sospensione del’attività imprenditoriale, poi evitata grazie alla regolarizzazione delle posizioni lavorative e al pagamento della sanzione amministrativa di 1.500 €.

Infine, altro lavoro nero è emerso all’interno di un’attività di lavorazione pelli, ove sono stati pizzicati ben 7 lavoratori irregolari (completamente “in nero”) sui 12 complessivamente trovati al lavoro. Anche in questo caso si è proceduto alla sospensione dell’attività imprenditoriale, nonché al deferimento in stato di libertà del titolare della conceria, responsabile – in qualità di datore di lavoro – di molteplici violazioni alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

 


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