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Aversano: “Sono al settimo cielo, ma ora voglio le semifinali”

di , Sabato, 30 Marzo 2013

Una Pasqua in palestra per l’Lpa che si prepara ad un'altra tappa storica del suo percorso. Gara uno di quarti di finale play-off contro la Carispezia. Appuntamento al Pala Sprint alle 20.30 di mercoledì. Secondo atto domenica 7 aprile al Pala Cardito ed eventuale bella ancora in Liguria mercoledì 10 aprile. Tra le leonesse chi scalpita è Manuela Aversano. La play-guardia beneventana è stata tra le liete sorprese della seconda parte di stagione in cui ha saputo far profitto dello spazio concesso da coach Agresti mostrando tenuta mentale e tecnica e buona personalità. Ancora ignorata per un refuso nelle pagine di legabasketfemminile.it, la 20-enne studentessa in scienze motorie appare pronta alla nuova sfida della post-season:

Come state preparando la serie play-off? “Allenamenti di due ore e sedute atletiche. E’ utile anche l’amichevole con i ragazzi della Pallacanestro Ariano che rappresenta un duro banco di prova sotto il profilo fisico. Il coach vuole giustamente il massimo da noi. Dobbiamo essere fiduciosi. Possiamo giocarcela. Mancherà De Pretto che è una giocatrice importante nel loro sistema. Stiamo giocando meglio e soprattutto di squadra. Dobbiamo continuare su questo solco mantenendo alto l’impegno”. Dopo tre vittorie, cos’è mancato contro Battipaglia per completare la rimonta in classifica? “E’ una sconfitta che ci rode non poco. Se però analizziamo il tabellone play-off, in realtà abbiamo solo anticipato le difficoltà. Se riuscissimo nell’impresa a La Spezia potremmo avere un percorso più agevole non incrociando l’altra spezzina che appare la formazione più in forma al momento”. Un bilancio della tua stagione? “Sono al settimo cielo. Non mi aspettavo questo minutaggio e le prestazioni che sono arrivate”. Poco spazio sotto la gestione Leonetti, poi con Agresti cosa è cambiato? “Mi è stata concessa più fiducia ed io ho fatto di tutto per ricambiarla”. Tra le difficoltà dell’Lpa c’è stata quella nel tiro da oltre l’arco. In questo contesto rappresenti un’eccezione. Quando sei chiamata in causa non ti sottrai in questo fondamentale… “E’ una sorpresa anche per me. Non è mai stata una mia prerogativa. In allenamento ci provo costantemente ed in partita mi sta andando bene”. Nell’ultima fase coach Agresti ti ha ritagliato minuti da play. E’ successo a Bologna ed in amichevole con la Nazionale. Come ti trovi in questo ruolo? “E’ il mio ruolo naturale. Ho sempre giocato play. Ad Ariano la presenza di Paparo e Calandrelli mi ha indotto a spostarmi da guardia. Anche in allenamento sono ritornata alle origini. Inizialmente mi sono trovata un po’ spaesata, ma adesso ho ripreso confidenza”. Cosa è mancato all’Lpa in questa stagione? “Inizialmente è mancato il gioco di squadra. Ognuno cercava di mettere in evidenza le proprie prerogative. Successive abbiamo pagato tante difficoltà fisiche. Per molto tempo ci siamo allenate a ranghi ridottissimi. Ora abbiamo limitato entrambe le problematiche e le cose vanno meglio”. Rapporto particolare con le “coinquiline” Narviciute e Micovic. Hai legato molto con loro? Cosa ne apprezzi di più? “Una situazione inaspettata. Mi sono travata così bene con loro che ho deciso di evitare i trasferimenti continui. Sono due persone fantastiche”. Terzo anno ad Ariano a due passi dalla tua Benevento: come ti stai trovando e quali sono le aspettative per il futuro? “E’ il primo anno in cui sto vivendo realmente la città. Ho trovato un pubblico ed un tifo che non mi sarei mai aspettata. Sono molto affettuosi con me. C’è grande entusiasmo. Il futuro al momento sono i play-off. Sembra una frase fatta ma è effettivamente il mio unico pensiero”.



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