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Basket - Leonetti: “Abbiamo pagato una settimana difficile”

di , Lunedì, 22 Ottobre 2012

La battuta d’arresto contro Ancona chiude un ciclo. Ariano taglia definitivamente il cordone che la teneva legata ai successi conquistati nelle minors degli ultimi tre-quattro anni. Era dal 3 maggio del 2010 che il palasport arianese non conosceva una battuta di arresto delle leonesse. Erano i tempi della finale del campionato di B regionale contro Castellammare di Stabia. Da allora due promozioni condite da una striscia di 44 acuti in regular season. Bisogna risalire al match di Casagiove del 27 febbraio 2010 per trovare l’ultima sconfitta in regular season e addirittura al 6 aprile 2008 contro Portici per l’ultimo passaggio a vuoto interno in stagione regolare. Una sconfitta che non smorza l’entusiasmo crescente di un pubblico, mai così coinvolto come in questo avvio di stagione. Un pubblico che ci ha creduto fino all’ultimo, esaltato dalla trascinante verve agonistica profusa che ha fruttato la rimonta, poi dimostratasi vana, di ben 20 punti in otto minuti. Non è bastata una Micovic finalmente sugli standard che le competono, il predominio a rimbalzo ed il finale in crescendo. Coach Leonetti: “E’ stata una settimana complicata per tante problematiche fisiche che abbiamo dovuto tamponare. Non siamo stati particolarmente intensi ed il 58 di valutazione la dice lunga. L’avevamo rimessa in piedi, ma le energie spese nel recupero non ci hanno lasciato la lucidità per operare il sorpasso. C’è da lavorare su diverse situazioni. Cercheremo di ritrovare in settimana la nostra intensità difesa ed una maggiore brillantezza in attacco”. Raggiante a fine gara coach Piccionne che loda la prestazione delle singole, ma soprattutto il cambiamento di atteggiamento in corsa delle proprie atlete: “Siamo partite con poca convinzione. A fine primo quarto c’è stata la scossa. Abbiamo sfruttato al meglio i loro ritmi non elevati riuscendo a fare match pari sotto canestro. Monique (Ndjock – ndr) è stata eccezionale al cospetto di due centri importanti come Grasso e Narviciute. Sordi non la scopriamo oggi, non era in perfette condizioni, si è gestita in difesa, ma è stata chirurgica in attacco. Aragonese ci ha permesso di allargare il campo delle opzioni offensive ed alla fine abbiamo stretto i denti sul loro tentativo di rientro”. Un successo che non muta gli obiettivi: “Con una formazione giovane come la nostra, non possiamo che restare concentrati sulla salvezza”.



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