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Contributo scolastico, ancora un chiarimento

di , Martedì, 03 Febbraio 2015

da Giuseppe Perrina rappresentante degli studenti dell’ IISS RUGGERO II, riceviamo e pubblichiamo:

"In seguito alle polemiche scaturite al liceo scientifico P.P. Parzanese, io Giuseppe Perrina rappresentante dell’ IISS RUGGERO II, vorrei proporre a tutti gli studenti e alle relative famiglie degli istituti superiori del Tricolle una lettura in cui vengono menzionate alcune note regolamentari e le opportune corrette pratiche di gestione del contributo volontario.

Il POF (piano dell' offerta formativa) viene deliberato e divulgato a inizio anno scolastico, nel POF vengono previste tutte le attività di cui la scuola se ne fa carico attraverso le sue disponibilità e pone anche al vaglio del consiglio di istituto attività che andranno ad ampliare l’offerta formativa che saranno finanziate dal contributo scolastico.

Nel momento in cui la dirigenza, attraverso una circolare scolastica chiede alle famiglie il versamento del contributo non deve indicare in modo generico dove intende investire le risorse finanziate dalle famiglie (ampliamento delle esperienze formative, didattica), ma deve inserire le attività extra-curricolari deliberate dal POF, delineando un quadro ben preciso (attività 1, attività 2, .. 3 ).

Nella stessa circolare dovrà essere descritta la possibilità di avvalersi della detrazione fiscale pari al 19% , a condizione che sia stata specificata la seguente causale: erogazione liberale per l’ ampliamento dell’ offerta formativa.

Qualora ci siano dei contributi di una certa consistenza, crediamo che non sia una richiesta fuori dal mondo tenendo conto del preciso momento storico in cui ci troviamo, abbassare l’importo del contributo permettendo così di essere sostenuto da molte più famiglie poiché più accessibile.

A fine anno scolastico in nome della trasparenza, dovranno essere rendicontate in modo chiaro ed esaustivo l’impiego dei contributi e dei relativi benefici che ne ha tratto la comunità scolastica.

Mi auspico che non ci sono stati comportamenti scorretti all’interno delle scuole arienesi poiché vanno solo a minare il rapporto di fiducia che hanno le famiglie nei confronti della scuola inoltre qualora ci siano stati dei comportamenti vessatori, essi si configurano come una grave violazione dei propri doveri d’ufficio che possono essere segnalati all'Ufficio Scolastico Regionale.

Il mio augurio da rappresentante degli studenti è che la gestione dei contributi avvenga in chiave di trasparenza ed efficienza e che venga garantito il principio di gratuità della scuola  pubblica sancito dall’ articolo 34 della costituzione.

La spesa pubblica per l’ istruzione in Italia è pari al 4,6 % del PIL, una percentuale che classifica l’Italia in fondo alla classifica dei Paesi europei, lo Stato oggi non garantisce un reale diritto allo studio ma fortunatamente lo spirito collaborativo delle famiglie riesce a colmare questo deficit, sono dell’ opinione che sia un gesto nobile e solidale per le famiglie che  hanno la possibilità contribuire per  investire in attività che andranno ad accrescere le competenze degli studenti.

Ecco alcune norme regolamentari che ritengo opportuno citare:

•    l' Ufficio Relazioni con il Pubblico del M.I.U.R. si pronuncia così:
"In ragione dei principi di obbligatorietà e di gratuità, non è consentito richiedere alle famiglie contributi obbligatori di qualsiasi genere o natura per l'espletamento delle attività curriculari e di quelle connesse all'assolvimento dell'obbligo scolastico (fotocopie, materiale didattico o altro), fatti salvi i rimborsi delle spese sostenute per conto delle famiglie medesime (quali ad es: assicurazione individuale degli studenti per RC e infortuni, libretto delle assenze, gite scolastiche, etc.). Eventuali contributi possono dunque essere richiesti solo ed esclusivamente quali contribuzioni volontarie con cui le famiglie, con spirito collaborativo e nella massima trasparenza, partecipano per il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta formativa degli alunni, per raggiungere livelli qualitativi più elevati. E’ pertanto illegittimo e si configura come una violazione del dovere d’ufficio, subordinare l’iscrizione degli alunni al preventivo versamento del contributo."

•    la nota ministeriale con prot. 593 del 7/3/2013 va a ribadire quanto affermato nella nota ministeriale con prot. 312 del 20/3/2012 che dice espressamente:

o    "le istituzioni scolastiche, inoltre dovranno improntare l'intera gestione delle somme in questione a criteri di trasparenza ed efficienza. In particolare, le famiglie dovranno preventivamente essere informate sulla destinazione dei contributi, in modo da poter conoscere in anticipo le attività che saranno finanziate con gli stessi.   Al termine dell' anno scolastico, andrà assicurata una rendicontazione chiara ed esaustiva della gestione dei contributi, dalla quale risulti come sono state effettivamente spese le somme e quali benefici ne ha ricevuto la comunità scolastica"

o    “Le risorse raccolte con contributi volontari delle famiglie devono essere indirizzate esclusivamente ad interventi di ampliamento dell’ offerta culturale e formativa e non ad attività di funzionamento ordinario e amministrativo che hanno una ricaduta soltanto indiretta sull’ azione educativa rivolta agli studenti."
o    "all' atto del versamento, poi le famiglie vanno sempre informate in ordine alla possibilità di avvalersi della detrazione fiscale di cui all' 13 della legge n. 40/2007"






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