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DIARIO AFF a cura di Mario Grasso

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Giorno 1 (15.08, resoconto del 14)

Avete preso il sole, avete giocato a racchettoni, avete fatto i selfie in spiaggia, avete ballato nelle discoteche all’aperto. Ora basta. E’ il momento di mettersi in fila agli spillatori, bere birra e lasciarsi andare al divertimento per eccellenza dell’estate arianese. E’ il momento dell’AFF 2014. La manifestazione dedicata alla musica folk apre le sue danze nel bel mezzo del mese di agosto e lo fa nella sua consueta (da ormai diversi anni) location del Piano della Croce. Giornata aperta dal rito dello Sciupinazzo nel rione San Pietro presso il bar Lamerì e proseguita poi con l’apertura della Zenzone, del Volkskamp e del Corazone. Tre diverse iniziative prima di scatenarsi sotto il palco. La Zenzone per caricarsi in Villa Comunale con esercizi di stretching psicofisico, il Volkskamp per vivere da subito l’esperienza del folk accampati in tenda in compagnia di musica con dj set di vari dj. Ieri è stato il turno di Drastiko, direttamente da Radio Kaos Italy. E poi l’aperitivo a ritmo di musica in Via Russo Anzani: ideale per entrare ufficialmente nel clima.

Ma il folkfestival è soprattutto musica live. E così la prima serata al Piano della Croce si apre con i due artisti scelti dall’organizzazione per scatenare la folla. Torna ad Ariano il partenopeo Enzo Avitabile, stavolta in collaborazione con il nigeriano Sean Kuti e gli Egypt 80. Sean Kuti, figlio dell’inventore dell’afrobeat Fela Anikupato Kuti, è accompagnato dagli energici Egypt 80. Musica di ribellione la loro: la danza come invito alla lotta per i diritti del popolo nero. Tutto con un’incredibile fusione di stili musicali diversi tra loro. Oltre alla carismatica figura di Avitabile, che accompagna Kuti e gli Egypt 80, l’Italia dà il suo contributo alla giornata con Barresi Project, il nuovo progetto musicale del polistrumentista Antonino Barresi. La gente accorsa sotto il palco ha potuto divertirsi e ballare al ritmo di un originale cantautorato proposto in un miscuglio di folk, jazz ed elettronica. Una birra dopo l’altra, l’AFF è iniziato. Buon Ferragosto. Se siete svegli.

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Giorno 2 (16.08 resoconto del 15)

Chi si è svegliato ha mangiato nel più classico dei pranzi di Ferragosto. Altri non ce l’hanno fatta e sono rimasti a dormire, ma una volta svegli eccoli tutti, arianesi e non, pronti ad iniziare una nuova giornata dell’AFF. La giornata del Ferragosto folk si è aperta con l’Aperiworld in Piazza Plebiscito: e, oltre che con le consuete Zenzone e Volkscamp, dove il dj set è stato a cura di Robert Fungus, anche con l’apertura all’Auditorium Comunale della Cinezone, l’area dedicata alla proiezione di film dedicata ai temi della cultura popolare. Quindi l’aperitivo al Corazone con la musica di Peter Piek. Poi lo stage.

Ieri è stato il turno di tre artisti, due dei quali europei. Sullo stage del Piano della Croce c’è stato spazio per i potenti riff dei Bundamove, che propongono un sound funky molto coinvolgente. Oltre a loro, direttamente dal Cile, ecco Chico Trujillo, l’orchestra che ha fatto danzare i numerosi spettatori al suono della musica popolare latinoamericana e della cumbia. E a proposito di cumbia, eccoci a parlare anche di Captain Cumbia. Il dj francese ha divertito tutti con il suo dj set in cui la cumbia sudamericana è il motivo principale, mescolato però con svariati stili musicali. Lo spettacolo di questa manifestazione è stato dato ancora una volta dalle tante persone di ogni età giunte nella piazza. Moltissimi giovani che hanno dato un grande contributo alla vitalità dell’AFF nonostante il clima non proprio estivo. Ci si è scaldati ballando al ritmo di cumbia. Una risposta importante. E per chi non si è stancato, ecco la Sonazone, l’area dedicata al post-festival che fino all’alba ha tenuto svegli gli appassionati e gli amanti della notte con i dj set di Santhiago, Sub:Ion e del tedesco Doc Ollinger. Non chiedetevi se arriverete alla fine. Pensate al prossimo inizio, quello di oggi.

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Giorno 3 (17.08, resoconto del 16)

Sabato, il giorno preferito per il divertimento. Ma qui è solo il giorno di mezzo. Quello che si pone a metà tra le prime due eccezionali serate e le ultime due che chiuderanno la manifestazione. Ma le parole d’ordine sono sempre le stesse: divertimento e musica. Ariano, ancora stanca dall’impegnativa seconda giornata di folkfestival, si risveglia (forse) la mattina del 16 per l’Aperiworld. Le iniziative dell’AFF infatti ripartono dall’ora di pranzo, stavolta, nella centralissima Piazza Plebiscito con la degustazione delle tapas irpine e la musica selezionata da Lord Sassafrass. Giornata ricca. Zenzone, Cinezone e Volkscamp con i dj set di Radadub & Kapimort e gli Hyrpinia Connection. Ma anche le novità di giornata: la Tradzone in Villa Comunale, area dedicata alle danze popolari, e la Bookzone, l’area in Via Guardia dedicata alla presentazione dei libri. Quindi il classico pre-folk del Corazone con il live di Bobo Rondinelli e poi via verso una nuova notte di musica.

Il “menu” stavolta propone un altro bel tris di artisti. La canzone francese e italiana che si mischia alla world music, questo è Sandro Joyeux, che ha deliziato il pubblico presente con i suoi ritmi tribali. Dal Niger arriva invece Bombino con il suo folk con sfumature di rock. Ma anche Dj Khalab con la sua tribal music mixata all’elettronica. Il tutto contornato dai soliti salti, balli e cori di ragazzi e ragazze. Tutti divertiti dall’atmosfera generale di festa. Quindi ancora una notte di Sonazone con i dj set di Nicola Virnicchi, Killagroove e Leta(n)zcircuit. Fine del terzo giorno, sempre al massimo, sempre al top. Sempre AFF.

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Giorno 4 (18.08, resoconto del 17)

Una domenica diversa, una domenica da AFF. Ultimo giorno della settimana, non ultimo giorno della manifestazione. Si riparte ancora una volta dall’Aperiworld in Piazza Plebiscito e siamo pronti a scommettere che per molti più che un aperitivo o un pranzo si è trattato di una colazione. Si mangia, si beve, si ride e poi dritti verso una nuova giornata di AFF. Ultimo giorno per la Cinezone, mentre al Volkscamp si alternano il dj set di Mystical Powa feat. Mr Dill Lion Warriah e quello di African Roots. Spazio al musi-teatro al Corazone. Chi doveva carburare ha carburato, è il momento di scatenarsi.

Sullo stage è la volta del terzetto di giornata. Grande spettacolo e grande potenza di suoni anche con gli Slamboree. Band inglese che va anche al di là della musica con spettacoli quasi da circo. La gente si è divertita molto nell’ascoltare il loro sound che tocca vari generi musicali: dal drum & bass al noise, dal folk al gipsy, dalla techno all’elettronica. Altro grande spettacolo con i francesi Smokey Joe & The Kid, duo che unisce lo swing anni Venti con hip-hop ed elettronica. C’è anche spazio per un cambio di programma. I danesi Tako Lako “danno forfait” a causa di un malore del loro leader e al loro posto ci sono i Veeblefetzer e il loro mix di indie-folk, rock ‘n’ roll e gipsy. Chiamati all’ultimo minuto, non hanno tradito la fiducia riposta in loro dall’organizzazione. La serata si chiude con questi tre artisti, ma la gente ha continuato a divertirsi con il dj set. Alla fine della serata la solita allegria, ma anche una strana sensazione. Sta già finendo. Oggi sarà infatti l’ultima serata. Meglio non pensarci e ricaricare le pile. Sarà un bel lunedì.

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Giorno 5 (19.08, resoconto del 18)

E si chiude qui. Anche l’edizione 2014 dell’AFF termina dopo questi cinque giorni molto intensi, tra musica e divertimento. Edizione in cui i ritmi latini e africani hanno dominato la scena, sebbene contaminati da tantissimi stili. E’ stato un po’ questo l’andamento generale della festa. Una manifestazione ormai collaudatissima, che anche quest’anno si è guadagnata i suoi spazi tra i big del mondo dei media italiani: basti pensare alle citazioni su Repubblica, sul Corriere della Sera, su L’Espresso e al Tg2. Segnale di grande importanza che ad Ariano è stato percepito da molti, ma che può servire per un sempre maggiore contributo (non solo di pubblico) alla manifestazione. Quanto all’ultima giornata, si parte come al solito dal Volkscamp con le esibizioni live della Piccola Orkestra per Prestazioni Occasionali e dei Marichka Connection e con il dj set di Dj Grissino. Live anche l’esibizione della Microbanda Nardiello nell’ultimo giorno del Corazone. Giusto per caricarsi per l’ultimo grande giorno di concerto.

Ultima giornata in salsa tricolore. Infatti, due dei tre artisti chiamati provengono dall’Italia. L’ultima sera chiude il programma dell’AFF con il progetto Jovine, nato dalla collaborazione del compositore Valerio Jovine e del bassista dei 99 Posse Massimo Jovine. Progetto reggae sul quale si è puntato per chiudere alla grande. Alla fine dell’esibizione e prima di proseguire sono arrivati i ringraziamenti di Francesco Fodarella a nome dell’associazione Red Sox, che ha dato appuntamento alla prossima edizione (la ventesima). Quindi ecco i Bluebeaters, già presenti in passato all’AFF con Giuliano Palma, ora rinati nella loro formazione originaria. Il loro reggae-ska anni ’60/’70 e bluebeat ha fatto saltare la folla presente al Piano della Croce, nonostante i problemi al mixer in apertura della loro esibizione, che ha fatto temere il peggio. Poi tutto è passato e via di nuovo al divertimento. Folla che ha saltato anche con Sacha Dieu e la sua musica balcanica con influenze swing. Ultimi salti e ultimi cori, prima del saluto finale. Anche quest’anno siamo alla fine. Manifestazione che come sempre riesce a divertire e a porsi come punto di forza dell’estate arianese. Una vera e propria macchina che, con passione, ogni anno riesce a mettersi in moto e a dare il meglio di sé. Alcuni si rammaricano, ma pensano già all’estate del 2015 e alla prossima edizione. L’AFF vi saluta: al prossimo anno.




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