Accesso Utente

La Guardia di Finanza di Avellino ha ricordato il 239° anniversario di fondazione del Corpo

di , Martedì, 25 Giugno 2013

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, con una sobria cerimonia, a carattere interno, ha ricordato il 239° anniversario della fondazione del Corpo. Le origini della Guardia di Finanza risalgono al 5 ottobre 1774, allorché venne costituita la "Legione Truppe Leggere”, per volere del Re di Sardegna, Vittorio Amedeo III. E’ il primo esempio in Italia di un Corpo speciale istituito appositamente per il servizio di vigilanza finanziaria e la difesa dei confini. La Guardia di Finanza è un moderno ed efficiente Corpo di polizia ad ordinamento militare, deputato al mantenimento della sicurezza economico-finanziaria a tutela degli interessi dello Stato e dell’Unione Europea, in sinergia ed in collaborazione, ciascuno con la sua specificità, con le altre forze di Polizia. L’azione del Corpo, quale unico organismo di polizia economico-finanziaria, si è concretizzata in operazioni di servizio che, possono raggrupparsi nelle seguenti quattro macro aree d’azione: - contrasto all’evasione fiscale; - tutela della spesa pubblica; - contrasto alla criminalità organizzata e tutela del mercato dei capitali; - contrasto ai traffici illeciti in genere. Nel corso della cerimonia si è proceduto alla lettura dell’ORDINE DEL GIORNO SPECIALE del Comandante Generale della Guardia di Finanza Generale di Corpo d’Armata Saverio Capolupo. Le “Fiamme Gialle” irpine, nella prima parte dell’anno, hanno incentrato la propria attività sulle frodi carosello, sui controlli in materia di regolare rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale, sulle adesioni al processo verbale di constatazione (la possibilità per il contribuente di definire il contesto pagando in misura ridotta), sulle frodi relative a finanziamenti pubblici, sia comunitari che nazionali, indebitamente percepiti e richiesti, nonché sulle attività di contrasto alle frodi nei confronti degli enti assistenziali e previdenziali, ed a tutti gli altri comparti istituzionalmente assegnati al Corpo. In sintesi l’impegno istituzionale nei diversi settori di servizio si è concretizzato, nel periodo 1° gennaio-31 maggio 2013, nei seguenti risultati operativi: a. l’attività a tutela delle entrate erariali dello Stato, in ossequio al ruolo di Polizia Economica e Finanziaria, è stata sviluppata in più direzioni attraverso la predisposizione di specifiche misure di contrasto alle diverse forme di evasione ed elusione fiscale e contributiva perpetrate dai contribuenti noti al Fisco e dai soggetti operanti nell’ambito dell’economia sommersa. L’attività ispettiva, svolta dai dipendenti reparti, nel peculiare settore, supportata da innovative ed inedite metodologie ha consentito di conseguire risultati di particolare rilievo.

 

 

Sono state, infatti, sviluppate ben 267 verifiche fiscali ed accertamenti patrimoniali con un recupero a tassazione di oltre 5 milioni di euro (suddivisi tra I.V.A. relativa, IVA dovuta ed IVA non versata) nonché, ai fini delle imposte sui redditi, di oltre 27 milioni di euro di imponibile da recuperare a tassazione. Sono stati individuati, altresì, 20 evasori totali e/o paratotali che hanno portato al recupero a tassazione di circa 2 milioni di euro ai fini I.V.A. e di oltre 15 milioni di euro di imponibile da recuperare a tassazione ai fini delle imposte sui redditi. b. in materia di controlli strumentali circa il regolare rilascio di scontrini e ricevute fiscali, i controlli indirizzati verso esercizi commerciali ed artigianali, sia permanenti che ambulanti, a fronte di un totale di circa 955 controlli hanno consentito di rilevare contestazioni di irregolarità che si sono sostanziate in 511 verbalizzazioni pari al 54% dei controlli effettuati. Inoltre sono state disposte 23 sospensioni di esercizi commerciali ed inoltrate 2 proposte di chiusura.

 

 

E’ opportuno ricordare che, secondo la normativa vigente, la chiusura viene disposta alla constatazione della quarta mancata emissione del documento fiscale nel corso di un quinquennio (l’emissione per corrispettivo inferiore equivale a mancata emissione per la parte eccedente); c. per quanto attiene il contrasto alla diffusione in Provincia di sostanze stupefacenti e psicotrope, l’incisiva è stata l’azione della Guardia di Finanza nello specifico settore con un’attività che, oltre ad esser sviluppata in completa sinergia con le altre forze di Polizia, si caratterizza sempre più per la stretta collaborazione con le istituzioni che sono comunque chiamate a confrontarsi con il fenomeno. In considerazione delle caratteristiche del fenomeno nell’avellinese, l’attività di contrasto della Guardia di Finanza è incentrata sull’intensificazione dei servizi nelle aree di maggiore “pericolosità” (varchi d’accesso alla città) e sulla distribuzione delle pattuglie in modo da “coprire” fasce orarie serali e giornate di maggiore “rischio” (fine-settimana e/o pre-festivi).

 

 

Spesso i posti di controllo posti in essere dai militari in grigio-verde beneficiano dell’ausilio di unità cinofile fatte confluire appositamente da Napoli (Gruppo Pronto Impiego o Tenenza di Capodichino) o da Salerno. Le specifiche iniziative intraprese in tale comparto, si sono sostanziate nel sequestro complessivo di: cocaina (grammi 10,0), eroina (grammi 0,9), marijuana (grammi 15,0), cannabis (Kg.2,5), con il ritiro di 5 patenti di guida e la segnalazione di 14 persone alle Prefetture - Uffici Territoriali di Governo competenti in relazione al luogo di residenza ai sensi dell’articolo 75 (detenzione) del D.P.R. nr. 309/1990 e 1 soggetto ai sensi dell’articolo 73 (spaccio) del D.P.R. nr. 309/1990 . Sei le persone tratte in stato di arresto; d. nel settore inerente il contrasto all’economia sommersa intesa nella duplice espressione di sommerso di lavoro e di sommerso d’azienda la capillare attività investigativa posta in essere nei confronti di categorie economico-imprenditoriali ha determinato l’effettuazione di numerosi controlli conclusisi con l’individuazione di 33 lavoratori “in nero”, per il mancato assolvimento, da parte dei datori di lavoro, degli adempimenti di carattere previdenziale e assicurativo previsti per i lavoratori e di 8 lavoratori per i quali sono risultate delle irregolarità; inoltre, sono stati segnalati 18 titolari d’impresa all’ufficio Provinciale del Lavoro per violazione in materia previdenziale. L’intensa attività di collaborazione con la locale Direzione Provinciale del Lavoro, anche alla luce del recente decreto in tema di sicurezza, si sono di fatto tradotte in una capillare attività di controllo del territorio, con servizi spesso congiunti.

 

 

Per tale attività e precisamente in 4 casi è stata adottata la misura della “sospensione del cantiere” e/o dell’esercizio commerciale laddove risultava impiegato personale “in nero” in misura superiore al 20% dei lavoratori regolarmente assunti (articolo 36 bis del decreto legislativo nr. 223/2006); e. continua è stata l’attenzione riservata alla tutela ambientale, un comparto operativo esposto in misura sempre maggiore a diffuse forme d’’illegalità in tale comparto assume proporzioni sempre più ampie. Un aspetto tutt’altro che marginale è la connessa evasione fiscale; infatti l’illegale smaltimento da parte delle imprese, l’occulto riversamento in siti non autorizzati, la gestione di vere e proprie discariche abusive hanno come necessario corollario la sottrazione di ingenti somme all’Erario attraverso il massiccio ricorso alla fatturazione per operazioni inesistenti. In tale periodo l’attività posta in essere si è incentrata in diverse operazioni di servizio che hanno portato al sequestro di 1 discarica per una superficie complessiva di circa mq. 10.350 adibita allo stoccaggio di carcasse di automezzi, pannelli di eternit ed altri materiali. Le operazioni di servizio hanno consentito di deferire all’Autorità Giudiziaria 4 persone responsabili del reato di cui agli articoli 256 e 192 del decreto legislativo nr. 152/2006; f. la contraffazione dei marchi di fabbrica rappresenta una condotta illecita ove si concentrano ingerenze ed interessi della criminalità organizzata, rappresentando una seria minaccia per il sistema economico, industriale e sociale del nostro Paese.

 

 

Anche a livello locale costituisce un obiettivo di rilievo, con interventi a tutela dell’autenticità dei prodotti industriali ma anche ed in particolare per la tutela del “made in Italy”, e soprattutto, la verifica della qualità dei prodotti messi in commercio con gli standards qualitativi imposti dalle norme, assicurando la tutela dei consumatori anche sotto un profilo della sicurezza. Complessivamente sono stati sequestrati circa 579 capi di abbigliamento ed accessori di varie marche (magliette, pantaloni, scarpe, cinture, borse, custodie per occhiali, occhiali, orologi, portafogli, etc.), 1.015 pacchi di carte da gioco a marchio “Dragon Ball” contraffatto e 81 sacchi di pellets da kg. 15 cadauno. Denunciati all’A.G. competente 11 responsabili, per violazione degli articoli 473, 474, 648 del codice penale. g. il settore inerente il contrasto alla diffusione della pirateria fonografica, audiovisiva ed informatica rappresenta un serio fenomeno per l’intero sistema economico nazionale. A tal proposito occorre evidenziare che l’attività delle Fiamme Gialle non si ferma al mero sequestro ma, ponendo in essere complessi accertamenti e riscontri incrociati, cerca di risalire ai responsabili della contraffazione dei CD onde bloccare all’origine un illecito commercio che danneggia autori e case produttrici; gli ultimi sequestri effettuati hanno permesso di appurare che tale fenomeno appare in costante espansione anche nella provincia irpina che si presta bene soprattutto alla commercializzazione essendo confinante con aree del napoletano che come ben noto la contraffazione è un fenomeno quasi “naturale” alimentato anche da venditori e/o corrieri spesso extracomunitari. Le specifiche iniziative intraprese in tale comparto, si sono sostanziate nel sequestro complessivo di 672 pezzi tra DVD, CD musicali, DVD per play station e programmi software privi di licenza.

 

 

Dai servizi espletati in tale comparto ne è scaturita la denuncia a piede libero all’autorità giudiziaria per violazione art. 171 ter della legge nr. 633/1941 di 5 responsabili; h. nell’ambito della frode nell’esercizio del commercio e sicurezza dei prodotti si segnalano varie operazioni di servizio che hanno portato al sequestro di 1.189 confezioni tra cosmetici, profumi e prodotti per l’igiene della persona e della casa, 2.200 pezzi di materiale elettrico non conforme alle norme CEE, ed altri 1.219 articoli con etichette irregolari a tutela del codice del consumo. Segnalati alle Autorità competenti 2 soggetti per violazione di cui all’articolo 13 della Legge 689/1981 e al decreto legislativo n. 206/2005, comminate sanzioni amministrative per oltre euro 2.000. i. il gioco d’azzardo e scommesse clandestine continua ad essere oggetto di una particolare attenzione in considerazione degli enormi proventi sottratti alla tassazione oltre ad aver assunto dimensioni da costituire una vera piaga sociale con ripercussioni disastrose sugli avvezzi giocatori e sulle loro famiglie.

 

 

In tale periodo sono stati eseguiti molti servizi conclusi con il sequestro di 12 apparecchiature del tipo VIDEO POKER e VIDEO SLOT in quanto non conformi alla normativa vigente e, quindi, prive di regolare autorizzazione e di una somma pari ad euro 2.900 di proventi. I 2 responsabili sono stati segnalati all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, al Sindaco ed alla Questura per violazione all’articolo 110 del Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza; j. le considerevoli quote di gettito che il settore delle accise assicura all’Erario hanno conferito al citato comparto impositivo un ruolo di primo piano nel quadro della politica tributaria del Paese e, nel periodo in esame, i controlli hanno portato all’individuazione ed al sequestro di tre impianti di distribuzione privata oltre a 2 serbatoi, 3 cisterne, 5 pistole erogatrici, lt. 10.200 di gasolio per autotrazione, lt. 300 di gasolio agricolo, kg. 950 di gas in bombole, oltre alla scoperta di kg. 960 di gas consumato in frode. Sono state comminate sanzioni amministrative pari a euro 10.000, mentre 8 persone sono state denunciate, a piede libero, ai sensi degli articoli 679 e 16 del decreto legislativo n.139/2006; k. nel comparto inerente le leggi sanitarie si segnala il sequestro effettuato nei confronti di 1 commerciante ambulante di oltre Kg. 100 circa di frutta e verdura, in assenza dei prescritti requisiti di carattere sanitario ed, ovviamente, senza che l’attività fosse espletata con regolare autorizzazione amministrativa o licenza commerciale; sempre in tale comparto è stato sottoposto a sequestro 1 ambulatorio odontoiatrico in quanto privo delle autorizzazioni sanitarie necessarie nonché privo di qualsiasi forma igienico- sanitaria . I 2 responsabili sono stati denunciati, a piede libero, alla competente Autorità Giudiziaria; l. in materia di codice della strada i controlli effettuati hanno portato all’accertamento complessivo di 276 violazioni per inosservanza alle norme, al sequestro di 87 veicoli tra autovetture, autocarri, furgoni e motocicli ed al ritiro e/o sospensione di 136 carte di circolazione e di 10 patenti di guida; m. nel comparto delle armi e munizioni si segnala il sequestro di 1 fucile del tipo a pompa calibro 12 con 15 cartucce; 1 responsabile è stato arrestato in flagranza dei reati di cui all’articolo 7 Legge 896/1967 e agli articoli 3, 11 e 23 della Legge110/1975; n. in materia di abbonamenti radiotelevisivi sono state segnalate, all’ Agenzia delle Entrate - Sportello Abbonamenti TV di Torino, per il mancato pagamento del canone speciale radiotelevisivo, 19 attività ai sensi degli articoli 19 e 20 del Regio Decreto Legge 21/2/1938; o. anche nel settore dei tabacchi si segnala il sequestro di kg. 14,060 di tabacchi lavorati esteri con successiva denuncia all’Autorità Giudiziaria di 4 responsabili per violazione all’articolo 291 bis, 2° comma, del TULD ; oltre al sequestro di Kg. 3,140 di tabacchi lavorati nazionali ed una sospensione di licenza per violazione all’articolo 13 della legge n.689/1981; p. per quanto concerne l’illecita detenzione di animali si segnala il sequestro di 1 area di mq. 400 circa adibita a canile abusivo privo di qualsivoglia autorizzazione sanitaria e/o amministrativa, 55 cani in stato di abbandono e 20 casette in legno utilizzate per il ricovero degli stessi.

 

 

Un responsabile è stato denunciato a piede libero per violazione all’articolo 544 ter del Codice Penale; q. notevole l’impegno profuso dal dispositivo del servizio di pubblica utilità 117, istituito da quattordici anni, che è divenuto oramai una realtà consolidata, per corrispondere alle istanze di tutela espresse dalla collettività e teso al miglioramento dei rapporti fra contribuente e fisco. Tale servizio rappresenta la duplice volontà del Corpo da una parte di garantire la tutela di interessi di natura economico-finanziaria e dall’altra di contribuire, attraverso il controllo del territorio ed in concorso con le altre forze di polizia, al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Le principali operazioni di servizio condotte dalle Fiamme Gialle irpine, che hanno avuto maggiore risalto nella prima parte dell’anno in corso, risultano essere le seguenti:

 

 

• operazione THE FAMILY (febbraio 2013) NUCLEO POLIZIA TRIBUTARIA A conclusione di una complessa attività investigativa, gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria hanno accertato l’illecita percezione, fra il 2003 e il 2007, di contributi pubblici per un ammontare pari ad € 1.515.780,00, di cui 1.357.202,00 erogati. Nel dettaglio, è stato ricostruito, il disegno criminoso da parte della società interessata alla frode, dove, in sintesi, nell’ambito di un programma di investimenti che prevedeva interventi riguardanti una struttura ricettivo-turistico-alberghiera in un Comune, rientrante nel territorio della Comunità Montana del Partenio, (Ente - Soggetto Responsabile del Patto) aveva simulato il sostenimento dei costi per lavori edili e per l’acquisto di macchinari ed arredamenti, mediante la contabilizzazione e l’esibizione di fatture per operazioni inesistenti, recanti l’attestazione di pagamento ai fornitori, in realtà mai avvenuto, ma simulato con la predisposizione di movimentazioni bancarie finalizzate. Al fine di ottenere l’erogazione del contributo, il sistema di frode veniva completato con ulteriore esibizione al soggetto responsabile ed alla banca concessionaria, di dichiarazioni liberatorie false, dichiarazioni sostitutive di atti di atti di notorietà allo stesso modo false nonché di perizie tecniche infedeli. Sulla base delle risultanze investigative i militari del Nucleo di Polizia Tributaria hanno dato esecuzione al sequestro preventivo per equivalente dei seguenti beni per un valore complessivo di € 1.446.549,00: un complesso alberghiero e somme di denaro giacenti su conti correnti bancari e postali intestati alla società beneficiaria ed alle persone fisiche indagate.

 

 

• operazione SCATOLE CINESI (marzo 2013) NUCLEO POLIZIA TRIBUTARIA Nel corso di tale operazione militari del Nucleo di Polizia Tributaria hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare – arresti domiciliari – nei confronti dei promotori ed organizzatori della ingente frode perpetrata in danno di un’azienda irpina determinando una distrazione di circa € 16.500.000,00 nonché un’enorme evasione fiscale per aver emesso fatture per operazioni inesistenti per circa € 11.300.000,00 e per aver evaso le imposte sui redditi ed IVA per € 11.250.000,00. Il sistema fraudolento ideato e posto in essere dalle persone indagate, si è basato sul collaudato sistema c.d. delle “scatole cinesi”, in cui una società, il suo patrimonio e le attività aziendali vengono frammentati in un numero indefinito di altre società di capitali, alla cui amministrazione vengono destinati soggetti nullatenenti, che assolvono a disposizioni e compiti impartiti specificamente dagli ideatori della frode; in pratica, il sistema consente di trasferire a terzi la titolarità di quote societarie, azioni, immobili ed attività aziendali, in maniera da poterli destinare a scopi estranei a quelli imprenditoriali, tra cui la creazione di disponibilità finanziarie all’estero (San Marino e Svizzera). Avendo le attività di approfondimento consentito di raccogliere importanti elementi di evidenza investigativa circa l’attualità e la sussistenza di gruppo operante in diversi luoghi del territorio nazionale, gestito da professionisti e amministratori di società compiacenti come associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, attuata anche mediante commissioni di altri reati mezzo ( fatture per operazioni inesistenti emesse ed utilizzate per simulare operazioni infragruppo, omesso versamento di contributi previdenziali e assistenziali ecc.).

 

 

• operazione 1° GHOST FACTORY (marzo 2013) TENENZA ARIANO IRPINO Ammonta a ben 15 milioni di euro il giro di false fatturazioni accertate dai finanzieri della Tenenza di Ariano Irpino ed a 7 milioni e mezzo di euro le imposte sottratte al Fisco, tra IVA, IRAP ed IRES a conclusione di complesse verifiche eseguite nei confronti di tre insospettabili società operanti nel settore dei servizi di sostegno alle imprese e manifatturiero, tra cui una appartenente al distretto industriale di Flumeri. Sotto accusa anche una decina di imprese (molte delle quali con sedi nell’area vesuviana) ed altrettante persone fisiche, in qualità di rappresentanti ed amministratori, che avrebbero creato società ad hoc per gestire i rapporti commerciali con clienti e fornitori al solo scopo di evadere il Fisco. Sotto la lente di ingrandimento dei finanzieri anche un credito d’imposta di circa un milione di euro ricevuto da una delle due società interposte (e non operative) e concesso alle aziende operanti in aree svantaggiate e per l’acquisto di beni strumentali nuovi. Le complesse indagini sono culminate nell’esecuzione di un’ordinanza di sequestro preventivo funzionalizzato ad una successiva confisca per equivalente sui beni dell’amministratore delle tre società verificate, per un ammontare complessivo di euro 1.213.449,00, tra partecipazioni societarie, disponibilità liquide e finanziarie ed un’abitazione. Nel corso delle indagini i finanzieri avevano scoperto con stupore che la dinamica amministratrice delle tre società, con un volume d’affari complessivo annuo di oltre 18 milioni di euro, negli ultimi cinque anni, pur movimentando i propri conti personali per oltre mezzo milione di euro, aveva dichiarato al Fisco poco più di qualche centinaia di euro. Insomma, era povera, ma solo per il Fisco.

 

 

• operazione MONEY FREE (aprile 2013) TENENZA ARIANO IRPINO Le Fiamme Gialle della Tenenza di Ariano Irpino nell’ambito di controlli svolti nei confronti di beneficiari di prestazioni sociali “agevolate”, hanno scoperto 30 insospettabili cittadini che, per fruire di prestazioni sociali gratuite, tra cui l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario o l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato in controversie giudiziarie da loro promosse presso il locale palazzo di giustizia, attestavano falsamente di possedere un reddito complessivo ben al di sotto della soglia di povertà. In entrambi i casi, i “furbetti” riuscivano a non pagare nulla allo Stato (da qui il nome dell’operazione “Money Free”), pur vantando cospicui redditi ed una vita agiata.

 

 

• operazione BAD MEDICINE (maggio 2013) TENENZA ARIANO IRPINO La recente intensificazione dei controlli da parte della Guardia di Finanza, volti a far emergere sprechi ingiustificati di denaro pubblico, ha portato al controllo presso una nota farmacia dell’hinterland che da anni aveva messo in piedi un “escamotage” per gonfiare i propri rimborsi dalla A.S.L., a fronte della vendita di farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale: migliaia di prescrizioni mediche spedite alla A.S.L. per ottenere indebiti rimborsi, senza che ai pazienti venisse consegnata una sola pillola: all’interno della farmacia, infatti, occultati su alcuni scaffali, i finanzieri hanno trovato migliaia di confezioni di farmaci privi delle fustelle adesive che i farmacisti applicano sulle prescrizioni mediche, per ottenere il rimborso dal Servizio Sanitario Nazionale. Nel corso della perquisizione eseguita nei locali della farmacia, i finanzieri hanno sequestrato, oltre a migliaia di farmaci defustellati e scaduti, centinaia di fustelle pronte per essere apposte sulle prescrizioni mediche, per ottenere i rimborsi da parte della A.S.L..

 

 

 

• operazione GREEN IRPINIA (maggio 2013) TENENZA S.ANGELO LOMBARDI I militari della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi, hanno svolto due importanti operazioni volte a salvaguardare il prezioso patrimonio paesaggistico irpino. Il primo degli interventi, ha avuto ad oggetto il sequestro di una vasta area, adibita a discarica abusiva, nelle campagne adiacenti il Comune di Andretta (AV). Nel caso di specie, oltre alla presenza di materiale bituminoso (composto da pezzi di manto stradale), vecchi pneumatici, telai di camion, motori, una cisterna arrugginita da oltre 30 quintali, elettrodomestici in disuso ed altri rifiuti ingombranti, venivano rilevati 250 pannelli di eternit e numerose traversine ferroviarie in legno, connaturate da elevate percentuali di amianto. La seconda operazione di servizio, frutto di una prolungata attività di intelligence e di appostamenti effettuati dalle Fiamme Gialle irpine, dietro la continua e qualificata assistenza fornita, oltre che da rappresentati del WWF, anche da tecnici specializzati dell’Azienda Sanitaria Locale di Sant’Angelo dei Lombardi, ha permesso di rinvenire un’estesa contaminazione, connaturata dalla presenza di concentrazioni di filamenti di scarti di lavorazione industriale, in concomitanza della persistenza di un cattivo odore, nonché, di svariate etichette riportanti il logo e la denominazione sociale di un’azienda casearia sita nel Comune di Cassano Irpino (AV), che riversava direttamente nel fiume Calore per mezzo dell’attivazione manuale di un’elettropompa, debitamente occultata, gli scarti della produzione industriale. Nel prosieguo dell’attività di servizio, a seguito di più approfonditi controlli presso lo stabilimento caseario, venivano, inoltre, ravvisate notevoli carenze di carattere igienico–sanitario, in virtù del rinvenimento, all’interno di un locale caldaia, non a norma secondo le disposizioni in materia di sicurezza impianti, di un cospicuo numero di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione, esposti, tra l’altro, alla costante presenza di animali selvatici.



Articoli Correlati