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Paternopoli - Inaugurata la 'Casa del contadino', un centro d'accoglienza all'avanguardia

di , Lunedì, 29 Febbraio 2016

Sull'onda dell'emergenza migranti a Paternopoli aperta una struttura d'eccellenza

La diffidenza si dissolve appena si varca la recinzione della 'Casa del contadino', una bella villa nelle campagne di Paternopoli, trasformata in centro d'accoglienza per rifugiati sull'onda dell'emergenza che ha travolto anche l'Irpinia. Qui si respira un'aria nuova e soprattutto di normalità per i giovani immigrati trasferiti nei giorni scorsi da Monteforte. La struttura, voluta dal professore Alfredo Di Cecilia, gestita dalla coop New Family e inaugurata l'altro giorno dal vescovo di Avellino, Francesco Marino, è già un esempio di integrazione e superamento delle barriere del pregiudizio verso gli stranieri. Alla cerimonia ha partecipato anche il sindaco, Giuseppe Forgione, che inizialmente aveva mostrato qualche perplessità sull'arrivo, a sorpresa, di un gruppo di migranti nella sua comunità e oggi, invece, sfodera soddisfazione e parole di apprezzamento verso i responsabili della gestione del centro d'accoglienza ricavato in pochi giorni in un'abitazione privata.

Il parroco di Paternopoli, don Rocco Salierno, ha accompagnato il vescovo Marino e ha benedetto gli ospiti della 'Casa del contadino' e le persone che si adoperano a garantire un soggiorno dignitoso ai rifugiati che hanno trovato un tetto e adesso confidano di trovare pure la protezione umanitaria che consentirà loro di restare in Europa e di progettare un futuro migliore. Sguardi e accenti si incrociano sotto lo stesso cielo che sa di primavera anticipata. Foto di gruppo e strette di mano per immortalare una giornata speciale per la comunità paternese e per gli ospiti extracomunitari che sognano una vita diversa e normale. Qualcuno accenna un saluto in dialetto.

Anche questa è integrazione.



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