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Giorgione, Michele Caso: “Incominciamo bene!”

di , Lunedì, 27 Giugno 2016

Da Michele Caso, consigliere comunale di minoranza, riceviamo e pubblichiamo

L’Amministrazione Comunale è stata capace di gestire la demolizione del plesso Giorgione nel modo peggiore. Prima una marea di annunci e proclami di efficienza amministrativa, per dire che i lavori sarebbero terminati prima dell’estate. Invece ci siamo dentro fino al collo, con tutte le conseguente negative che immancabilmente si creeranno. Non ci vuole molto per comprendere che avremo un centro bloccato e la citta perderà anche questo periodo estivo per tentare una risalita. Poi, abbiamo letto la delibera, che si sta seguendo la strada del “concorso di idee” per realizzare la nuova struttura. Se non stiamo attenti anche questa resterà un’altra grande opera incompiuta.

La prima grande anomalia è rappresentata dai costi previsti che sono quelli riferiti ai prezzi del 2014. Ossia l’impresa che dovrà effettuare i lavori nella sua offerta (fra qualche anno) e costretta a mettere i costi dei materiali del 2014 e non quelli correnti nel periodo di realizzazione. Se si è bandito “un concorso di idee”, significa che ancora non si ha un’idea sull’intervento!!! Domanda : come si è pervenuti ad una definizione dell’importo dei lavori per 12.000.000,00 di euro, in assenza di progettazione? Sarà un importo messo lì “a forfait” !! Si ha la netta sensazione che anche quest’ultimo intervento si aggiungerà alla lunga serie di incompiute presenti sul territorio arianese.

Questa minoranza, vigilerà quotidianamente sull’iter con attenzione, in particolare sulla fase di appalto della progettazione e prima quindi dell’avvio dei lavori affinché l’opera che andrà a realizzarsi sarà effettivamente completata in ogni sua parte. Se, in caso contrario, la procedura presenterà aspetti poco chiari, si provvederà ad inoltrare segnalazione all’A.N.A.C. al fine di evitare un ulteriore danno a questa comunità !!! Un consiglio alla maggioranza: evitate di dire e fare dichiarazioni roboanti senza nessuna concretezza. I cittadini, se si fa una cosa buona la sanno riconoscere.



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