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Juventus, la lunga estate caldissima di Sarri

di , Domenica, 21 Giugno 2020

“Vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta”. Parole scolpite bene nella mente di chiunque entri a far parte del mondo Juventus. Da decenni. Lo sa molto bene anche Maurizio Sarri. Accolto al Torino come il profeta del bel gioco, dopo tanti anni di calcio pane e salame con Max Allegri. L’analisi del momento Juventus deve partire da lontano. Dall’estate 2019. Il calciomercato bianconero non ha aggiunto molto alla precedente rosa. La Juventus di oggi è praticamente la stessa della passata stagione. In difesa De Ligt gioca perché Chiellini è lungodegente. Danilo sta facendo rimpiangere Joao Cancelo, tanto che spesso gli vengono preferiti il riciclato Cuadrado o il bistrattato De Sciglio. In mezzo Ramsey e Rabiot giocano se uno del trio Khedira-Pjanic-Matuidi (più Bentancur) non c’è. In avanti il cavallo di ritorno Higuain ha preso il posto del mai troppo rimpianto Mandzukic.

Nei piani della triade Agnelli-Paratici-Nedved doveva essere Sarri a dare una nuova impronta alla Juventus. Chiariamoci, i bianconeri sono in corsa per Scudetto e Champions League. Ma il partito degli scontenti aumenta sempre di più. Da Torino arriva qualche spiffero che parla addirittura di esonero di Sarri, in caso di nuovi passi falsi. La Juventus, dopo la sconfitta nella finale della Coppa Italia contro il Napoli, dovrà cercare di reagire subito. Già lunedì sera, contro il Bologna del guerriero Mihajlovic. Con una data ben chiara in testa: 20 luglio. In quel giorno ci sarà lo scontro diretto contro la Lazio. Senza dimenticare l’Inter, che può fare da terzo incomodo nella lotta tricolore.

In questo strano “torneo” estivo conterà molto l’aspetto fisico. Si giocherà con temperature molto alte, con tanta umidità. Bisognerà gestire bene la pressione psicologica, che è tutta sulle spalle della Juventus. Sarri sa molto bene che si sta giocando la più grande chance della sua carriera. Chi fallisce a Torino, sponda bianconera, viene marchiato a vita (Maifredi, Ferrara, Del Neri tanto per citarne qualcuno). Il tecnico toscano dovrà fare con quella che ha, che non è poco. Prima del bel gioco dovrà ridare stimoli e fame ad una squadra apparsa svuotata in Coppa Italia. Il secondo obiettivo sfumato, dopo la Supercoppa Italiana persa contro la Lazio. I bonus sono finiti per il “maestro Sarri”. Alla Juve o si vince o si saluta. E’ la regola, per tutti. Da sempre.