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Non è più domenica (ma Ariano vincerà la partita più difficile)

di , Domenica, 22 Marzo 2020

“Da quando Senna non corre più, da quando Baggio non gioca più, non è più domenica”, così canta Cesare Cremonini in una sua bellissima canzone. In questi giorni ricorre l’anniversario della nascita del campione brasiliano di Formula 1, scomparso prematuramente a Imola nel 1994 e poco più di un mese fa il Divin Codino ha compiuto 53 anni. Senna e Baggio, campioni e icone dello sport mondiale che hanno riempito decine e decine di domeniche della nostra vita. Già, la domenica. La domenica è un rito. Nel settimo giorno si mischia tutto, sacro e profano si abbracciano come mai accade nel resto della settimana. Da oltre due settimane la domenica è muta. Non ci sono gol, non ci sono canestri, non ci sono mete da raccontare. Il Covid-19 sta privando milioni di appassionati delle emozioni. Al di là della categoria la domenica è il giorno in cui il cuore degli sportivi palpita. Quello di chi scende in campo, quello di chi riempie stadi e palazzetti.

In questo complicato tempo di quarantena ci tocca il silenzio e la riflessione. Ci sono i ricordi. La tecnologia ci da una mano nel vedere e rivedere quando è successo fino a qualche settimana fa. Ma non è la stessa cosa. Non è assolutamente la stessa cosa. “Ciò che caratterizza le grandi passioni è l'immensità degli ostacoli da superare e l'oscura incertezza dell'evento”, così è scritto ne “Il rosso e il nero” di Stendhal. La domenica ora sta sfuggendo a questa regola. Perché ora abbiamo la certezza che nulla di sportivo potrà sconvolgerci l’anima.

 

Ariano Irpino non sta sfuggendo a questa regola. Il Tricolle è avvolto in un manto di silenzio e speranza. Una quiete che sta già facendo risalire in tutti gli appassionati fame e sete di sport. Dal Renzulli al PalaCardito, dall’Arena Mennea ai campi di Calcio a 5, tutti in religioso silenzio. Ma sui social arrivano i messaggi di incoraggiamento. I calciatori della Vis Ariano Accadia, le Leonesse della Farmacia del Tricolle Basket, tutti uniti a difesa di una terra spessa lasciata sola a lottare.


Il sacro e il profano resteranno distanti in questi tempi di quarantena, senza potersi abbracciare. In mezzo c’è il maledetto Covid-19. Un avversario molto difficile da battere. Nello sport come nella vita nessuno è invincibile. Nessuno, neanche il Covid-19. Alla fine lo sconfiggeremo. E sarà ancora più bello tornare a giocare, palpitare ed emozionarci per un pallone che rotola in rete o che si infila nel canestro o schiacciato a meta. Teniamoci stretti la passione per lo sport. Non è più domenica, ma solo per il momento. #ForzAriano