Accesso Utente

Fazio Littizzetto
Il sessantatreesimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo si svolgerà al Teatro Ariston dal 12 al 16 febbraio e sarà presentato da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.

Novità assoluta della gara canora è rappresentata dalla doppia canzone. Verranno presentate 28 canzoni, interpretate da 14 artisti "campioni". Alla fine una delle 2 canzoni verrà scelta come brano che rimarrà in gara.

Sarà il pubblico con il televoto e la giuria della stampa a sceglierlo.

Per la sezione "giovani" i protagonisti saranno 8 cantanti, che si esibiranno 4 nella seconda serata e 4 nella terza. Alla quarta serata, venerdì 15 febbraio, accederanno i 4 selezionati e verrà proclamato il vincitore.

Quest’anno il voto si compone di 3 giudizi differenti: il televoto, la giuria della stampa e la giuria di qualità. Non mancheranno i tributi agli artisti che hanno fatto la storia del Festival e il “Sanremo story”, con una rivisitazione di alcuni successi, attraverso il coinvolgimento dei grandi artisti sul palco.

Tanti gli ospiti che saliranno sul palco dell’Ariston, tra cui Carla Bruni, Flavia Pennetta, Roberto Baggio, Claudio Bisio, Pippo Baudo, Neri Marcorè, i direttori d’orchestra Daniel Barenboim e Daniel Harding, Bar Refaeli e Laetitia Casta.

Ecco le pagelle dei 28 brani in gara: (fonte Repubblica.it)

ELIO E LE STORIE TESE - voto: 10

Dannati forever / La canzone monotona

Cantano giulivi "Pupupupu purtroppo vado all'inferno, cocococo cogli onanisti (...) tutti all'inferno anche il governo" ma il colpo di genio è la seconda, rigorosamente su una sola nota. Eccezionali. 

RAPHAEL GUALAZZI - voto 8

Sai (ci basta un sogno) / Senza ritegno 

Strepitoso e poco prevedibile. La prima è raffinatissima e trascinante, con divertenti gorgheggi e crescendi potentissimi. La seconda, più ritmica e provocatoria completa il quadretto. 

ALMAMEGRETTA - voto: 7

Mamma non lo sa / Onda che vai

La prima è in stile Almamegretta: forte, incalzante, sullo smarrimento dei cambiamenti sociali. L'altra è un'intelligente canzone d'amore di Zampaglione: la voce di Raiz ha un retrogusto dub  

 MALIKA AYANE - voto: 7

Niente / E se poi 

Bella fortuna avere ben due brani di Sangiorgi. La prima è notevole e le permette di lasciarsi andare a un canto coinvolgente e arioso. La seconda è più normale, scanzonata, ma ha un 'bridge' meno felice. 

DANIELE SILVESTRI - voto: 7

A bocca chiusa / Il bisogno di te

Bella e struggente l'idea della prima, in stile romanesco "Fatece largo che... passa il corteo". La seconda è un Silvestri più classico con l'ostinata ripetizione sul tema di "Non ti lascio solo". 

MARIA NAZIONALE - voto 6½

Quando non parlo / È colpa mia 

È una delle singolarità del festival. Poco nota fuori Napoli, tenta un avventuroso fado; la seconda è una pregevole composizione di sapore antico, in dialetto, di Servillo e Mesolella, con chiusa alla "My way". 

MARTA SUI TUBI - voto 6½

Dispari / Vorrei

Nel bilancino dei cast portano avanti la bandiera del rock indipendente e con grande dignità. 'Dispari' soprattutto è un pezzo forte, originale, ma anche l'altro esprime grande intensità. Una sorpresa.  

MAX GAZZÈ - voto 6½

Sotto casa / I tuoi maledettissimi impegni

Belle, ma manca un punto per il salto. Nella prima sembra di leggere una conversione sui generis, su un ritmo quasi balcanico. La seconda, battiatesca, cerca soluzioni estreme a un amore da costruire.  

SIMONE CRISTICCHI - voto 6½

Mi manchi  / La prima volta 

La prima è singolare, aggraziata, ricorda romanesche antichità. La seconda parla di morte anche se con ironia, stile i Gufi, immaginando un un altro mondo con Chaplin, Pasolini e il nonno partigiano.  

MOLINARI E CINCOTTI - voto 6

Dr. Jekyll and mr. Hide  / La felicità 

Difficile resistere al gusto di Luttazzi di cui presentano il pezzo inedito ("ti ho vista piangere precipitevolissimevolmente") corroborato dal secondo, swingante, più virato a un'ironia alla Carosone. 

CHIARA - voto 6

L'esperienza dell'amore  / Il futuro che sarà 

La voce è proprio bella. Con la prima, intensa love song di Zampaglione può ambire al podio. La seconda, di Bianconi dei Baustelle, più sofisticata, è arrangiata in stile tango nuevo, con un bel testo, ma di minore impatto. 

MARCO MENGONI - voto 5½

L'essenziale / Bellissimo 

La prima vanta un ritornello su una buona idea ("Mentre il mondo cade a pezzi, io compongo nuovi spazi") cantata in modo meno isterico. Funziona più dell'altra, della coppia Nannini Pacifico

ANNALISA SCARRONE - voto: 5-

Non so ballare / Scintille

Tenta un salto di qualità ma l'impronta (negativa) del talent permane. La prima è un prodotto di perfetta normalità pop. Nella seconda si avventura in un ritmo più swingante, gradevole, ma non lascia il segno. 

MODÀ - voto: 4

Come l'acqua dentro il mare / Se si potesse non morire

Concessione al corrente gusto di mercato. Confermano lo stile scontato e retorico. Nella seconda canzone: "Se si potesse nascere ogni mese per risentire la dolcezza di una madre e un padre". Dicono sul serio? 


Ecco l’elenco delle 14 canzoni di Sanremo Story: i Campioni del 63° Festival le presenteranno nella serata del venerdì, alcuni in duetto. Tra questi, Annalisa Scarrone canterà «Per Elisa» di Alice, accompagnata da un’altra ex di «Amici», Emma Marrone, vincitrice del Festival 2012.

  • Almamegretta «Il ragazzo della via Gluck» (presentata a Sanremo 1966 da Adriano Celentano)
  • Annalisa «Per Elisa» con Emma Marrone (presentata a Sanremo 1981 da Alice)
  • Malika Ayane «Ma cosa hai messo nel caffè» (presentata a Sanremo 1969 da Riccardo Del Turco)
  • Chiara «Almeno tu nell’universo» (presentata a Sanremo 1989 da Mia Martini)
  • Simone Cristicchi «Canzone per te» (presentata a Sanremo 1968 da Sergio Endrigo)
  • Elio e le Storie tese «Un bacio piccolissimo» (presentata a Sanremo 1964 da Robertino)
  • Max Gazzè «Ma che freddo fa» (presentata a Sanremo 1969 da Nada e dai Rokes)
  • Raphael Gualazzi «Luce (Tramonti a nord est)» (presentata a Sanremo 2001 da Elisa)
  • Marta sui Tubi «Nessuno» con Antonella Ruggiero (presentata a Sanremo 1959 da Wilma De Angelis e Betty Curtis)
  • Marco Mengoni «Ciao amore ciao» (presentata a Sanremo 1967 da Luigi Tenco e Dalida)
  • Modà «Io che non vivo (senza te)» (presentata a Sanremo 1965 da Pino Donaggio)
  • Simona Molinari – Peter Cincotti «Tua» (presentata a Sanremo 1959 da Jula De Palma)
  • Maria Nazionale «Perdere l’amore» (presentata a Sanremo 1988 da Massimo Ranieri)
  • Daniele Silvestri «Piazza Grande» (presentata a Sanremo 1972 da Lucio Dalla)