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Grasso: "Ecco perchè ho aderito al PD"

di , Giovedì, 20 Novembre 2014

una nota di Carmine Grasso, neo consigliere PD

"E’ con profonda convinzione e dopo una lunga pausa di riflessione di molti mesi che rendo nota la mia adesione al PD, un partito strutturato e di consolidata storia politica, radicato in tutto il territorio nazionale e in linea con il mio modo di intendere la politica.

Di questo partito condivido le finalità ideali che si prefigge nel sostenere una politica riformista rispettosa della “persona” e del contesto sociale in cui opera rispettandone la libertà, l’ uguaglianza la dignità e i principi di solidarietà. Credo inoltre che oggi il Partito Democratico è l’unico capace di rispondere ai bisogni del Paese, grazie alla spinta rinnovatrice del governo e di difendere politicamente a livello provinciale e locale un “territorio” che rischia di scomparire. 

Il tutto riconducibile ai principi e ai valori di quell’area di Centro Sinistra che ha sempre coniugato sviluppo economico e solidarietà sociale che ho sempre condiviso e ritengo i capisaldi del mio modo d’intendere la politica al servizio dei cittadini e dei territori in linea con i principi della Dottrina Sociale della Chiesa che hanno ispirato protagonisti politici di alto pregio dai tempi dell’area morotea della vecchia Democrazia Cristiana fino all’attuale espressione del governo Renzi  passando dall’esperienza  del Partito Popolare prima e della Margherita fino alla creazione nel 2007 dell’attuale Partito Democratico.

Il mio percorso politico ha calcato queste tracce sino al 2009 quando avevo lasciato il PD e la corrente Lettiana, alla quale avevo aderito, per passare ad una fase apartitica essendomi candidato nella lista civica Popolari per Ariano di espressione centrista.

Certo non rinnego di avere sostenuto, ma solo per motivi amicali e non politici, per quasi due anni l’amministrazione Mainiero dalla quale come tutti sanno ho preso subito le distanze senza più aderire a nessun partito. Per ulteriore amore della verità faccio presente che insieme ad altri consiglieri comunali di estrazione politica di centro sinistra sono stato uno dei promotori e primi firmatari della della sfiducia allo stesso sindaco. Tale “operazione politica” non si è concretizzata in una inversione di tendenza nella nostra città e dopo un passaggio elettorale in cui ritengo di essere stato uno dei fautori all’alleanza della lista Caso Sindaco con il PD oltre che con altre liste che si ispiravano alla composizione politica dell’attuale Governo.  

La mia storia personale umana e sociale è stata sempre improntata su principi di onestà intellettuale e materiale e di disinteressato spirito di servizio alla comunità nei vari ruoli ricoperti sia nella pubblica amministrazione che nella società civile e con tali presupposti mi accingo a rilanciare la mia azione politica.

In una situazione politica locale di monopolio assoluto da parte di antichi poteri che oggi più che mai hanno preso il sopravvento spacciando per nuovi coloro che non sono altro che la riedizione di vecchie ammininistrazioni, l’inerzia di una amministrazione che si adagia su un totale addormentamento di una minoranza che non si sa per quanti quinti è opposizione.

Ariano appare oggi una città stanca apatica in cui il dibattito politico non esiste più, nè nelle opposizioni  né nella maggioranza. Un consiglio Comunale che non viene  più riunito se non quando previsto per legge. I progetti per la comunità, se ci sono, non vengono più pensati e proposti nelle sezioni dei  partiti politici e vagliati in Consiglio Comunale.

Non possiamo e non vogliamo rassegnarci all’idea di assistere al declino della nostra città, a fruire di servizi sempre più costosi, a convivere con un degrado sociale, morale e politico, dovuto alla mancanza di prospettive. Non possiamo subire lo disgregazione del tessuto sociale ed economico o arrenderci di fronte alle inadeguatezze di una macchina amministrativa sempre più pesante e meno efficiente, senza reagire. Così come non possiamo accettare l’emarginazione a cui ci ha relegato la regione. Bisogna impedire questi tentativi di delegittimazione che cercano di limitare il funzionamento delle istituzioni che, comunque, restano strumenti per impedire la perdita di valori, di idee, di proposte.

Abbiamo la necessità di immaginare e formulare nuovi percorsi. Provare a mettere tutti i cittadini nelle condizioni di partecipare attivamente allo sviluppo di idee e progetti per il territorio; di coinvolgere le nuove generazioni; di sperimentare nuove vocazioni; di riscoprire l’anima solidale ed inclusiva di una città che non vuole essere vittima dell’ egocentrismo  di chi la rappresenta.

La scelta di aderire al PD in questa fase é avvenuta con “sentimento e ragione” e non è stata sofferta ma ponderata più per la paura di alterare equilibri interni al partito locale che per altro. Essa è dettata dalla convinzione che la politica locale ha bisogno di chiarezza e di un partito che al suo interno possa garantire e realizzare le condizioni per una ripresa della dialettica anche tra posizioni diverse ma chiaramente di opposizione alla maggioranza di centrodestra della nostra città. Il Pd a mio giudizio può svolgere questo ruolo anche perché puo far approdare il dibattito locale a scenari provinciali ed oltre.

Avevo già manifestato questa mia predisposizione, dopo averla condivisa con i miei sostenitori e con l’amico Michele Caso, riservatamente ad alcuni esponenti della segreteria locale e provinciale alcuni mesi orsono e, dopo una serie di eventi e considerazioni si è trasformata in una scelta di campo condivisa, ponderata e confacente ad una mia rinnovata azione politica.

L’apertura della campagna di tesseramento del partito locale mi sembra il momento migliore per aderire al PD e per iniziare una nuova fase politica positiva alla quale spero di contribuire fattivamente. Mi auguro fortemente di riuscire a fare squadra con tutti coloro che hanno come unico interesse la crescita  anche ad Ariano di un “Grande Partito” Riformista e Progressista che possa accompagnare e consolidare l’azione politica e che possa altresì ambire ad essere area aggregante anche per altri Consiglieri Comunali e di conseguenza essere parte attiva per i futuri scenari politici locali, provinciali, regionali e nazionali.

Concludo augurando al partito locale ed a tutti coloro che vorranno apportare il loro contributo tesserandosi di contribuire, in un momento di sfiducia generalizzata, a creare una sana partecipazione politica, caratterizzata da costante impegno ed entusiasmo, pluralismo delle idee, confronto democratico e infine precise e condivise proposte progettuali. Ognuno deve dare il proprio contributo al di là dei ruoli che si ricoprono, con grande generosità e rispetto degli altri, sapendo che tutti devono operare per benessere e lo sviluppo della città" 
                                               



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