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Isfol, ad Ariano Irpino parte il progetto regionale all'istituto comprensivo De Gruttola

di , Lunedì, 02 Dicembre 2013

“Ho scelto di partecipare all'iniziativa dell'Isfol perchè mi ha colpito l'indagine relativa al disagio giovanile e come dirigente di un istituto scolastico ho ritenuto opportuno avviare un'azione di accompagnamento e monitoraggio nella mia scuola e tra i miei studenti. Le classi coinvolte sono le terze e le quarte dell'istituto professionale per l'agricoltura, di quello per l'industria e l'artigianato e dell'alberghiero, oltre alla sede di Vallesaccarda”, questo il commento di Teresa Cipriano, dirigente dell'Istituto De Gruttola, per l'avvio dell'iniziativa targata Isfol proprio nel suo istituto.

Analisi della dimensione inclusiva dell’offerta formativa e delle misure di accompagnamento dei giovani (14-18 anni) affetti da disturbo mentale, questa l'iniziativa Isfol coordinata dalla ricercatrice Daniela Pavoncello.Nel gruppo di lavoro anche la ricercatrice Giuliana Franciosa.

Il progetto riguarda i giovani a rischio di disagio psichico in quanto, emerge dalla letteratura scientifica, che ben il 75% delle malattie mentali gravi esordiscono prima dei 24 anni di età. Questo determina da una parte la necessità di individuare misure di prevenzione che possano contrastare tale fenomeno e dall’altra di individuare precocemente dei percorsi formativi personalizzati, finalizzati all’inserimento socio-lavorativo dei ragazzi a rischio. La proposta progettuale intende focalizzarsi in particolare sull’integrazione socio/lavorativa dei giovani per la prevenzione del disagio psichico. Occorre considerare che l’esclusione può derivare dalla disoccupazione, da una disabilità, da alcuni atteggiamenti comunitari o individuali nei confronti delle migrazioni, dalla discriminazione, da un problema di salute fisica e/o mentale, dalla tossicodipendenza, da pratiche di abuso, di violenza familiare o da precedenti criminali; può inoltre comportare una radicalizzazione o condurre alla violenza. Tale attività, in linea con gli obiettivi comunitari, intende avviare un’analisi e approfondimento delle misure per l’inclusione sociale partendo da una ricognizione delle azioni educative e di accompagnamento alla transizione scuola lavoro realizzate dalle Agenzie formative e dalle istituzioni scolastiche, nei diversi territori compresi sia nell’obiettivo convergenza che competitività che hanno partecipato al programma Pro.P, con particolare riguardo a giovani a rischio di disturbi psichici. Le aree oggetto di indagine saranno quelle delle regioni Puglia, Campania Lazio, Marche, Molise. Si stima di raggiungere un campione rappresentativo di almeno 40 scuole.

Obiettivo della ricognizione è anche l’identificazione di 4 buone pratiche in ambito educativo e formativo da selezionare all’interno delle 5 regioni oggetto dell’indagine per sostenere la partecipazione dei soggetti a rischio di esclusione sociale. Per buone pratiche intendiamo azioni che prevedano misure di accompagnamento all’inse5rimento lavorativo nelle 5 regione oggetto dell’indagine. Ulteriore obiettivo della ricerca è quello di individuare i possibili fattori protettivi per identificare, proporre e sperimentare modelli di intervento preventivo che evitino l’esclusione socio lavorativa dei giovani con disagio psichico.



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