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Medio Evo
prima metà del IV sec. d.c.

  • si hanno notizie di una violenta scossa tellurica che danneggia gravemente Aequum Tuticum. Probabilmente si tratta del violento sisma che nel 346 distrugge il Sannio (in particolare la zona delle Terme di Telese). Secondo diverse testimonianze dell'epoca, tutta l'Italia meridionale viene coinvolta dal sisma e successivamente si impegna nella ricostruzione. La stessa Roma è interessata da scosse per vari giorni. La città di Benevento subirà un altro violento terremoto qualche anno più tardi (375).

giugno 848

  • a questa data risale il primo terremoto di cui si abbia traccia scritta. Il sisma colpisce con effetti distruttivi l'area del Sannio e del Molise occidentale. Isernia, San Vincenzo al Volturno e Telese sono i centri più colpiti (Telese verrà ricostruita in pianura). Un'epigrafe, datata 1736, conservata nella cattedrale di Ariano Irpino, ricorda che la chiesa fu danneggiata nell'858 (data che probabilmente va corretta in 848).

894

  • antichi documenti riportano un violento terremoto che devasta la zona compresa tra il Sannio e l'Apulia (che comprendeva parte della Puglia e parte della Lucania)

25 ottobre 989

  • violento terremoto, che la tradizione e fonti del X e XII secolo associano al passaggio della cometa di Halley. Alcuni documenti citano Ariano e Frigento come i centri maggiormente distrutti.

12 maggio e 11 ottobre 1125

  • due forti terremoti distruggono Benevento e molte città nel circondario tra le quali anche Ariano

1139

  • la cenere proveniente dal Vesuvio copre il suolo per 5 centimetri

1140

  • un terremoto produce una voragine "che inghiottì Ariano". In realtà non esiste prova storica di un terremoto in questo periodo. Alcuni testi parlano di una forte scossa nel 1180, ma nell'area non si registrano movimenti tellurici ad eccezione di quello verificatosi in Calabria nel 1184.

prima metà del XIII secolo

  • in questo periodo Ariano viene devastata da due violenti terremoti (probabilmente nel 1223 quando vengono colpiti diversi centri del Gargano, e nel 1273 quando fu colpita in modo ingente l'area di Potenza; meno probabile il 1231 quando fu distrutta Cassino)

8 settembre e 10 ottobre 1349

  • per forti scosse di terremoto vengono danneggiati molti edifici della città, tra cui il Convento e Chiesa di S.Francesco, riedificati poi nel 1465 dal Conte di Ariano Arrigo (o Inigo) de Guevara. Probabilmente si tratta dello stesso sciame sismico registrato a partire dal 22 gennaio 1349 e che dura fino a ottobre, in gran parte del centro e sud Italia, che si sviluppa su 4 epicentri tra Orvieto, Cassino, L'Aquila e Isernia e provoca non meno di 2500 morti.

XV secolo
5 dicembre 1456

  • La notte del 5 dicembre 1456 (ore 3:00 GMT) muoiono quasi 2000 arianesi a causa di un violentissimo terremoto di intensità uguale o maggiore del IX grado Mercalli (probabilmente il più grave della sua storia), in cui tutti gli edifici vengono distrutti o seriamente danneggiati. Il territorio interessato è vastissimo, da Roma, fino a Lecce e Messina. Sono individuati tre epicentri contemporanei tra cui il primo tra il Sannio e l'Irpinia, nella zona di Paduli, Apice e Ariano, il secondo nel Matese e il terzo in Abruzzo. In totale si contano almeno 12.000 morti, ma in alcuni documenti si parla anche di 70.000. Il terremoto è stato preceduto dall'apparizione della famosa cometa di Halley, segno tradizionalmente infausto per la memorialistica coeva. Segue una forte epidemia di peste che colpisce prevalentemente l'area abruzzese e pugliese. Secondo documentazione dell’epoca, nel 1489 tutta la città si impegna alla ricostruzione del Castello, rinunciando anche al lavoro dei campi pur di dedicare tempo all’estrazione e al trasporto delle pietre.

1493

  • Una epidemia di peste a Napoli ha ripercussioni anche su Ariano e sulla sua economia. Infatti viene proibito ai cittadini residenti in città di recarsi a Napoli, e viceversa a quelli che si trovano già in Napoli di ritornare ad Ariano, ed inoltre viene severamente vietato ai contadini di Ariano di recarsi nelle Puglie per la mietitura.

XVI secolo
17 marzo 1517

  • si verifica un altro disastroso terremoto, con epicentro proprio ad Ariano, che danneggia seriamente la Cattedrale.

1528

  • un’altra epidemia di peste. Le conseguenze sono disastrose e durano molti anni, tanto che nel 1541 il Papa Paolo III esonera la città dal pagamento delle tasse dovute.

31 luglio 1561

  • un disastroso terremoto, che si ripeterà il 19 agosto, danneggia Ariano, Calitri ed Avellino

XVII secolo
7 dicembre 1626

  • inizia una serie di scorre telluriche che dura quasi tre mesi. Per questo terremoto Fabio Barberio compone due opere, vantandosi di conoscerne la causa associando le scosse alle eruzioni del Vesuvio. In quel periodo infatti il Vesuvio è molto attivo, ne sono prova la pioggia di cenere che nel 1631 si spinge fino alla costa adriatica, ed altre che avverranno nel 1637, 1737, 1789 e nel 1872.

5 giugno 1688

  • Alle 15:30 GMT un altro violento terremoto con epicentro nel Benventano, intorno a Cerreto Sannita, danneggia gravemente anche la Cattedrale di Ariano


8 settembre 1694

  • Alle 11:40 GMT un altro violento terremoto sconvolge una vasta area comprendente Irpinia e Basilicata. Fonti ufficiali parlano di 4820 morti.

XVIII secolo
14 marzo 1702

  • Alle 16:55 GMT un violento terremoto, con epicentro nel Beneventano, distrugge il Sannio e l'Irpinia. A Benevento si contano 150 dei circa 400 morti. Gli abitanti delle terre di Apice, Mirabella e Ariano vengono esentati per tre anni dalla corresponsione della metà dei pagamenti fiscali o di qualsiasi altro genere dovuti a governo o baroni (che detengono feudi).


29 novembre 1732

  • Alle 7:40 GMT avviene il terremoto più terribile in questo periodo. Le scosse si ripetono sino all’inizio dell’anno successivo. I poveri cittadini malamente ricoverati sotto le tende sullo spianato del Castello soffrono patimenti indescrivibili per la neve copiosa, per la mancanza di fuoco e viveri. Ariano Irpino è in gran parte rasa al suolo: gli edifici rimasti in piedi sono così danneggiati da essere considerati inabitabili. Le 48 chiese del paese sono crollate o dichiarate inagibili.

1794

  • altro violento terremoto

XIX secolo
26 luglio 1805

  • Alle 21:00 GMT un violentissimo terremoto, con epicentro nel Matese, provoca 5573 morti in un'area compresa tra il Molise, il Sannio e l'Irpinia.

9 aprile 1853

  • Alle 12:45 GMT si verifica altro violento terremoto con epicentro in Irpinia. Il centro più colpito è Caposele, con 12 morti.

16 dicembre 1857

  • Alle 21:15 GMT un violento terremoto colpisce principalmente la zona compresa tra Potenza e Salerno e provoca circa 11.000 morti. Fonti ufficiose parlano di 19.000 morti.

10 agosto 1893

  • Alle 20:52 GMT ancora danni e lutti ad ariano e in altre città dell'Irpinia a causa di un violento terremoto che colpisce principalmente alcuni centri del Gargano.

XX secolo
26 novembre 1905

  • inizia una serie di scosse telluriche che si ripresentano quasi ogni anno per 25 anni

6 giugno 1910

  • alle 2:04 GMT una forte scossa interessa tutta l'Irpinia e la Basilicata. Il comune più colpito è Calitri dove si contano 40 morti.

23 luglio 1930

  • Alle ore 0:08 GMT il più violento terremoto della serie iniziata nel 1905, rade al suolo Villanova ed Aquilonia e danneggia seriamente Ariano provocando nella provincia di Avellino 1052 morti ed altri 400 nelle provincie di Potenza, Foggia e Benevento. Ad Ariano la percentuale delle case lesionate è del 66%; si registrano crolli nel palazzo del municipio, nell'episcopio, nel seminario, nella caserma dei carabinieri, nelle carceri; crollano le chiese di San Bartolomeo, di Santa Maria del Carmine, del Calvario; tutte le altre chiese riportano gravi lesioni. Molti abitanti si salvano perché si trovano a dormire in campagna per la trebbiatura del grano. Solo in questa occasione il Governo e la società si accorgono dell’arretratezza di alcune zone dell’Irpinia prive di strade e di strutture; la mancanza di strade determina infatti un ritardo nei soccorsi. Reparti dell’esercito accorrono, e quando giungono nei paesi disastrati si accorgono di non disporre di pale e picconi per rimuovere le macerie. Ma la ricostruzione è rapida ed efficiente.

21 agosto 1962

  • Due violentissime scosse avvengono a 10 minuti di distanza (18:09 e 18:19 GMT) e provocano 17 morti. L'epicentro è tra Ariano e Melito, quest'ultima viene completamente distrutta e verrà ricostruita interamente in altra località. Si verificano danni anche a Grottaminarda, Bonito, San Giorgio la Molara e Sant'Arcangelo Trimonte.

23 novembre 1980

  • Magnitudo 6,5 Richter. Alle 18:34 GMT, l'ultimo grande terremoto provoca circa tremila vittime (numero ufficiale confermato dal Ministero dell'Interno è di 2914), ottomila feriti e 250.000 senzatetto, in Irpinia e Basilicata ma questa volta risparmia Ariano provocando soltanto danni a strutture fatiscenti, non a norme antisismiche, e ad alcuni monumenti (Chiesa di San Francesco e il Campanile della Cattedrale).