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A proposito di “commercio ad Ariano Irpino”

di , Venerdì, 30 Agosto 2013

Pubblichiamo una nota di Lorenzo Lo Conte, Consigliere della Soc. Cooperativa Consortile IRPINIACOM

Su un noto quotidiano locale leggevo ieri – 29 agosto - la notizia, in grande evidenza, che l’assessore al commercio di Grottaminarda ha pianificato un allargamento del mercato settimanale del lunedi,  aumentando gli spazi ed il numero dei posteggi per gli operatori.

Ottimo, riflettevo, per la città di Grottaminarda e buon intuito da parte dell’assessore e dell’Amministrazione Comunale di Grottaminarda.

Mio malgrado il pensiero “scivolava” su ciò che invece il nostro assessore al commercio e la nostra Amministrazione sta “pianificando” sullo stesso tema per la Città di Ariano.

Magari qualcosa sarà stata realizzata, pensavo, e  mi sforzavo cercando di fare mente locale, ma inutilmente!

Quando attraversando contrada Martiri, all’altezza della Rotonda ed attorno ad essa….ecco un’opera, lì davanti a me, senza dubbio attribuibile a questa Amministrazione ed alla precedente (stando alle vivaci testimonianze dei commercianti arianesi), quella dell’allora Sindaco Domenico Gambacorta:  i “Mercati Generali”.

Pur non previsti né nel PUC (l’ho letto), né negli Atti di Programmazione (li preparai io) né nel Piano del Commercio (l’ho letto) ecco lì invece una serie di “posteggi” riservati alle varietà “fichi d’india” (è l’ultima novità), di “posteggi” riservati a “pesche ed albicocche” e perfino, a parte, i posteggi riservati alla frutta “esotica”: banane, kiwi, cocco, ecc. ecc. ma rigorosamente di produzione locale (eh si, perché pare che i prodotti che alcuni ambulanti possono vendere devono essere solo di produzione propria…).

Un’opera, questi Mercati Generali, senz’altro meritoria, devo riconoscere, realizzata con grande ostinazione e caparbietà da parte delle due ultime nostre Amministrazioni (del resto composte entrambe in gran parte dalle stesse persone) che vincevano nettamente sulla distanza, dopo anni di battaglia, contro i commercianti di Ariano  che, muniti di regolare autorizzazione amministrativa, sanitaria, fiscale, ecc. ecc.,  osavano “pretendere” il rispetto della legge.
Sindaco ed Assessori  vincevano non solo contro i commercianti di Ariano ma anche contro varie associazioni di categoria e contro il consorzio IRPINIACOM che, anch’essi, avevano osato “sfidare” il “potere costituito” (Sindaco, Assessore al Commercio, Assessore delegato alla Polizia Municipale).

Di conseguenza nonostante proteste e denunce ecco il Commercio ABUSIVO ed ILLEGALE: ed ecco una cosa che hanno realizzato per Ariano Irpino i nostri Amministratori; prendendo per….i fondelli i tantissimi commercianti a posto fisso e facendo diventare delle aree di Ariano Irpino sulle quali è vietato il commercio ambulante….un Mercato Generale Abusivo!

(Domani devo evitare di comprare il giornale o ascoltare Canale 58, per stare tranquillo e non agitarmi).

Non sto qui a dilungarmi sulle cento e più denunce scritte fatte dal sottoscritto in qualità di allora Presidente del Consorzio Irpiniacom; sulle richieste scritte di spiegazioni al Sindaco, agli Assessori ed ai responsabili della Polizia Municipale  fatte dal sottoscritto in veste di Assessore all’Urbanistica.  Fatto sta che non sono servite ad evitare l’abusivismo quotidiano ed ininterrotto.

Una riflessione sul Mercato Settimanale, argomento che ha “ispirato” questo intervento:  dicono gli Amministratori di Grottaminarda che per loro il mercato settimanale “è un punto di riferimento fondamentale per la Città” ed ancora “una fonte di reddito, di sviluppo e di movimentazione dell’economia locale che ogni lunedì viene rivitalizzata da nuova linfa” ed ancora che “giungono avventori (intendesi clienti) non solo dall’Irpinia ma anche dalla Puglia e dal Lazio”.  Ben detto.  Parole semplici, logiche, elementari.

Ma gli amministratori di Ariano non parlano mai con i loro colleghi di Grottaminarda in maniera da scambiarsi le idee ed apprendere l’uno dall’altro? Eppure pare (anzi è certo) che un qualche “scambio” Ariano/Grotta pure ci sia stato, ultimamente.  Ma evidentemente non ha riguardato il commercio (almeno non il “commercio” del quale parliamo qui).

Evidentemente non solo i nostri amministratori non fanno tesoro delle esperienze positive dei comuni vicini (potrebbero almeno copiarle…)  ma nemmeno fanno tesoro, danno retta o ascoltano i propri cittadini che (ahinoi invano) tentano a più riprese di “svegliarli” con proposte e progetti tempestivi e concreti.
Né, aggiungerei, danno alcun peso né si preoccupano delle proteste e lamentele di commercianti ed artigiani che a stento riescono a non chiudere le proprie attività.
 
Risale alla data del 4 ottobre 2010 la richiesta di istituzione del mercato settimanale da svolgersi la domenica nel Rione Cardito (fermo restando il Mercoledì nel centro storico). Richiesta consegnata al Sindaco  ed a tutti gli assessori e sottoscritta dalla “Parrocchia “Madonna di Fatima”, dall’Associazione di Categoria CIDEC, dall’Associazione no profit “Un Angelo per la Vita”, dal Consorzio Irpiniacom, dal Comitato di Tutela del Territorio e corredato da 5000 firme di altrettanti arianesi. Un progetto che evidenziava (ben più, quindi, di due semplici,  logici ed elementari concetti) l’”Aspetto Commerciale e Produttivo”, l’”Aspetto Sociale”, l’”Aspetto Logistico” e gli “Aspetti Negativi” (nessuno) relativi alla istituzione del nuovo mercato settimanale.
Abbiamo, noi firmatari, avuto l’onore di una risposta dal Sindaco, dall’Assessore D’Amato o da qualche altro Assessore??? Macchè! Mi addolora dirlo ma…mutismo totale. Questo si chiama forse prodigarsi per lo sviluppo di una Città? Dobbiamo allora sperare che siano i nostri amici di Grottaminarda che riescano a far intendere certi concetti elementari ed “ispirare” i nostri assessori meglio di quanto siamo riusciti a fare noi cittadini, commercianti ed artigiani arianesi.

Né, mi risulta,  la situazione è florida per il nostro Mercato Settimanale del mercoledì nel centro storico: abbandonato a se stesso! Ogni tanto viene fuori un assessore che a chiacchiere dice che va spostato, ora di qua ora di là, ma le chiacchiere restano tali. Anziché le chiacchiere occorreva ed occorre con sempre maggiore urgenza progettare una soluzione che lo faccia rinascere ed attuarla subito, perché non si può rimandare in eterno.

Ma la soluzione adatta, forse, a tutti questi problemi e non solo a questi, è quella che leggevo sempre ieri su “Italia Oggi” (nemmeno questo giornale devo comprare più, sempre per non agitarmi): “a Riccione Imprenditori ed Artigiani vogliono prendere in mano la politica” per “iniziare finalmente un capitolo nuovo che metta al centro la loro Città, la città che lavora”.
 Gli operatori dei comuni della fascia costiera del Riminese starebbero per copiare i loro colleghi di Riccione.  E noi commercianti, artigiani ed imprenditori di Ariano cosa aspettiamo ???  Almeno noi saremo pur capaci di copiare, spero.

Lorenzo LO CONTE



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