Non solo grande musica all’Ariano Folkfestival, il festival di world music giunto quest’anno alla sua 29ª edizione. Accanto ai concerti, alle contaminazioni sonore, agli incontri che ogni anno trasformano Ariano Irpino in un crocevia di culture, non mancano le aree collaterali e i grandi appuntamenti. Tra questi, spicca la presenza di Mario Spada, uno dei fotografi più intensi e radicali della scena italiana, definito “il fotografo dell’impossibile” e conosciuto in tutto il mondo anche come fotografo di scena del film Gomorra di Matteo Garrone.
L'AFF Photozone dell’Ariano Folkfestival, area collaterale nata da un gruppo di appassionati e professionisti che raccontano il festival attraverso le immagini, ha l’onore di accogliere quest’anno Mario Spada. Una scelta che non poteva essere più felice: chi meglio del fotografo dell’impossibile per incarnare lo spirito di ricerca, visione e libertà che da sempre anima l’Ariano Folkfestival.
21 agosto – Presentazione di “Spina”
Alle ore 17:30, presso il Museo Civico di Ariano Irpino, Mario Spada presenterà il suo nuovo libro Spina, un’opera che intreccia parola e immagine, memoria e visione. Un racconto che conferma la sua forza di testimone e narratore attraverso la fotografia.
22 e 23 agosto: Invisus. Il volto che non appare
Nei giorni 22 e 23 agosto, Spada realizzerà ritratti fotografici esclusivi nell’ambito delle attività collaterali del festival. Invisus non è un semplice ritratto, ma un’esperienza: nessuna posa, nessuna maschera, solo istinto e luce viva. Ogni volto diventa incontro e rivelazione, un’immagine che racconta ciò che normalmente resta invisibile.
E per prenotare il proprio ritratto è già possibile contattare la pagina ufficiale del festival o telefonare al numero 3803065431.
Due occasioni preziose per entrare in contatto diretto con lo sguardo e la sensibilità di un autore che ha fatto della fotografia un linguaggio umano, poetico e radicale.
Mario Spada nasce a Napoli nel 1971. Inizia nel 1986 come assistente fotografo e nel 1993 comincia a interessarsi alla fotografia di reportage, lavorando principalmente a Napoli come fotografo freelance e stampatore b/n presso l’Archivio storico Parisio. Nel 1998 entra alla scuola di fotografia R. Bauer a Milano e dal 2001 inizia la collaborazione con l’agenzia fotogiornalistica Contrasto che durerà fino al 2004.
La sua è una fotografia che non cerca l’estetica fine a sé stessa, ma scava nei margini, nei territori difficili, nelle periferie urbane, nel mondo ultras, nei combattimenti clandestini di pitbull, fino a entrare in contatto con realtà ostili che pochi riescono a raccontare. Non a caso viene definito “il fotografo dell’impossibile”.
Nel 2001 vince a Savignano sul Rubicone il SiFest -Savignano Immagini Festival- con un reportage sui pitbull da combattimento e il Canon Giovani Fotografi con un lavoro sui Mastiffs, storico gruppo ultras del Napoli, premiato per la sua capacità di entrare in un contesto difficile e diffidente. Proprio questo reportage verrà selezionato e proiettato al festival internazionale di fotogiornalismo Visa pour l’image di Perpignan.
Dal 2003 lavora in Belgio e Olanda per il progetto Eurogeneration sui giovani in Europa, che diventa un libro e una mostra al Palazzo Reale di Milano e alle Scuderie del Quirinale di Roma. Espone anche a New York, con Oxymora.
La consacrazione arriva nel 2007, quando diventa fotografo di scena del film Gomorra di Matteo Garrone. La sua conoscenza di Scampia e delle Vele lo rende una figura indispensabile: Spada non solo fotografa, ma diventa scout e consulente per Garrone. Le sue immagini confluiranno nel volume Gomorra on set.
Negli anni collabora con grandi registi come Mario Martone per film quali Il Giovane favoloso, Capri Revolution, Il Sindaco del Rione Sanità, Qui rido io, Nostalgia e diversi spettacoli teatrali, e con riviste nazionali e internazionali: National Geographic Italia, L’Espresso, Corriere della Sera, Vogue, Vanity Fair, Internazionale, Der Spiegel, Liberation, El Mundo, The Economist e molte altre.
Espone in Italia e all’estero con progetti che vanno da Made in Italy alla collettiva della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo accanto a Nan Goldin, Maurizio Cattelan, Letizia Battaglia, Armin Linke, fino alle mostre del MAXXI e dell’Archivio Alinari.
Negli anni riceve numerosi premi, tra cui il Cliciak – Festival della fotografia di scena di Cesena nel 2009, 2015, 2019 e il premio speciale per i 25 anni del festival nel 2022.
Definito “fotografo degli ambienti ostili”, Spada gira da sempre a bordo della sua Vespa Special 50 del 1977, chiamata Santuzza. La sua è una fotografia che nasce dalla calma, dall’ascolto e dall’osservazione: non forza mai la scena, ma aspetta il momento giusto per cogliere ciò che spesso resta invisibile. E questo è ciò che farà ad Ariano il 22 e 23 agosto quando sarà possbile farsi immortalare da lui.
Il suo percorso testimonia una coerenza rara: non arretra di fronte alle zone grigie della società ma le illumina con uno sguardo che trasforma il reale in racconto. Per questo la sua presenza all’Ariano Folkfestival 2025 rappresenta un evento unico: Ariano diventa crocevia non solo di musiche e culture, ma anche di immagini capaci di raccontare l’Italia e il mondo attraverso gli occhi di uno dei suoi testimoni più attenti e sensibili.