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Arena Mennea, un gigante d’argilla che (forse) è meglio chiudere

di , Sabato, 22 Maggio 2021

“Lei è troppo per me” è una commedia sentimentale del 2010 dove il protagonista, un ragazzo timido e goffo, si innamora di una ragazza bellissima ed altolocata. Alla fine, dopo qualche peripezia, c’è il classico happy ending delle pellicole americane di questo tipo. Un lieto fine che sembra lontanissimo nella storia, piuttosto complicata, tra Ariano Irpino e l’Arena Mennea. L’impianto sportivo di località Cannelle è stato inaugurato nell’ottobre 2016 e doveva essere “la casa dello sport arianese”. Dopo quasi 5 anni si può tranquillamente affermare che l’Arena Mennea è un luogo in cerca d’autore.

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Problemi, tanti. Gente che la frequenta poca, pochissima. Il terreno è stato soggetto a semina nella giornata di venerdì 21 maggio 2021 (meglio specificare bene perché non si sa mai). Ora non resta che aspettare che l’erba cresca, si rafforzi e sperare che il campo da gioco torna di nuovo inutilizzabile. Quando? Forse tra 1 mese, forse tra 3, forse di più. Non si possono prevedere con certezza gli effetti dell’intervento compiuto, troppe le variabili in gioco. Nel frattempo si può usufruire della pista (ottima peraltro), per camminare o correre. Pochino per la “casa dello sport arianese”. Affinché la semina vada a buon fine ci sarà anche di quotidiane e abbondanti innaffiate, confidando che l’impianto di irrigazione non faccia troppi capricci. La gestione dell’Arena Mennea è affidata da qualche mese e fino al mese di novembre allo Sporting Ariano di  Fabio Senape. Una soluzione che chiaramente non può essere definitiva. Con l’aiuto degli operatori del comune si cerca di mantenere in vita la struttura più grande e imponente della città del Tricolle.

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La domanda sorge più che spontanea: in queste condizioni a cosa serve l’Arena Mennea? Come detto il terreno da gioco è inutilizzabile per un po’ (o per tanto chi può saperlo) e la pista non si presta a molte interpretazioni. Il tutto condito dal poco interesse (eufemismo) delle istituzioni e di chi dovrebbe avere molto a cuore le sorti della “casa dello sport arianese”. A questo punto una soluzione, drastica, potrebbe essere la chiusura di una struttura che oggi come oggi è destinata alla fatiscenza. I sorrisi dell’inaugurazione, le speranze, le buone intenzioni. Tutto spazzato via nello spazio di un lustro. E che non si dia la colpa al Covid. Sarebbe troppo facile e offensivo per chi crede ancora che lo sport può essere una risorsa per Ariano.

P.s. andate a farvi una passeggiata all’Arena Mennea, così vi renderete conto di persona della situazione. Fate finta di non guardare le condizioni dell’adiacente campo da calcetto, altrimenti vi sentirete ancora peggio.