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Ariano, libri trafugati: parla Ortensio Zecchino

di , Mercoledì, 06 Aprile 2022

“Sono indagato per reati gravissimi, mai commessi. Questa vicenda mi ha sottratto tempo prezioso”. Non solo. “Vivere con questa ipotetica spada di Damocle, per quanto si possa rimanere tranquilli, perché l’equilibrio psichico ancora conforta, non è affatto piacevole”. 
L’ex ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica, Ortensio Zecchino, durante la conferenza stampa di presentazione del suo libro  "Storie di manoscritti, libri e biblioteche”, ha parlato della vicenda che lo vede imputato.
Nessuna intenzione di “duellare” con la Procura della Repubblica di Benevento, ma solo occasione per chiarire e spiegare la sua posizione, dopo la conferenza tenuta dal Procuratore Policastro e dai Carabinieri tutela patrimonio culturale di Roma in occasione della riconsegna di 260 manoscritti del patrimonio librario arianese. 
Proprio quella conferenza, secondo il presidente del Centro di Ricerche Biogem di Ariano, ha consegnato una visione distorta della realtà: “Non ci sto a questa lettura fornita durante la conferenza stampa della Procura di Benevento, dove da una parte ci sono gli stupratori della cultura, i violentatori e gli scippatori, dall’altra c’è chi restituisce alla comunità un patrimonio di storia e di memoria. Tutto questo è una balla e, per quanto mi riguarda, di questo processo non so nulla, non so come è nato, perché la denuncia è secretata, so soltanto che sono imputato di riciclaggio e ricettazione per libri miei e per pochi altri che ho acquistato”. 
Ormai tre anni fa ha, Ortensio Zecchino ha depositato una dettagliata memoria, ma non è mai stato ascoltato dai giudici. 
L’accusa mossa nei suoi riguardi è di riciclaggio e ricettazione. “Mi sarei aspettato, che dovessero partire innanzitutto da un serio interrogatorio dell’indagato”. E invece da tre anni resta all’oscuro di tutto. Non ha mai avuto modo di leggere la denuncia, mai un atto dell’inchiesta che ha avuto inizio l’11 aprile del 2019, quando le forze dell’ordine con un blitz nelle abitazioni del presidente Zecchino di Ariano e Roma, sequestrarono più di venti volumi oggetto dei suoi studi e ancora non restituiti.