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Bonito, polemiche su scuola in appartamento privato

di , Mercoledì, 09 Settembre 2015

Il sindaco De Pasquale: “Gli alunni non saranno 'deportati' altrove”. Il ds Ianniciello: “Se non ho carte in regola non si parte”

“Non ci sarà nessuna deportazione”. E' perentorio il sindaco di Bonito, Pino De Pasquale, e glissa ogni polemica innescata ad arte negli ultimi giorni sul trasferimento delle attività didattiche dal plesso scolastico a una struttura privata. La campanella suonerà nel nuovo stabile individuato dall'amministrazione comunale. La vecchia scuola al centro del paese in questi mesi sarà finalmente ristrutturata e messa a norma grazie ai fondi ottenuti dall'accelerazione della spesa. Già lo scorso anno le lezioni a Bonito erano slittate di qualche giorno sempre in seguito a una serie di lavori di adeguamento e somma urgenza per consentire la ripresa regolare delle attività. Quest'anno la situazione è mutata notevolmente e le lezioni riprenderanno in un edificio diverso affittato all'occorrenza dall'amministrazione locale per consentire lo svolgimento regolare di ogni attività didattica. “Non ci sarà nessun trasferimento di nessun alunno in nessun'altra scuola del circondario- ha aggiunto ancora il primo cittadino De Pasquale replicando al vespaio polemico sollevato da un eccesso di preoccupazioni logistiche da parte di alcuni genitori-. Sono false e tendenziose le voci che circolano. La struttura è a norma, e in questi giorni sarà dotata di tutte le suppellettili necessarie e di ogni certificazione da parte dei Vigili del Fuoco. Con questo voglio tranquillizzare le famiglie degli studenti e invitarle a un confronto sereno con noi amministratori”.

I 230 alunni, dalla scuola dell'infanzia alla primaria, non subiranno dunque nessuno spostamento di sede se non quello dallo stabile in fase di riqualificazione all'appartamento adeguato nel frattempo alle esigenze degli inquilini che lo abiteranno per i prossimi nove mesi. E' stata comunque una corsa contro il tempo per consentire al proprietario di rispettare la normativa in materia di edilizia scolastica e per rendere confortevole la struttura convertita in plesso scolastico. “Sono il primo ad avere a cuore la sicurezza dei bambini- conclude De Pasquale-, e fino a quando non avrò tra le mani tutta la documentazione che autorizza l'avvio delle lezioni nella sede prescelta è ovvio che a quel punto sarò costretto a rimandare l'apertura dell'anno scolastico. Allo stato però non ci dovrebbero essere altri intoppi”.

Diversa l'opinione a riguardo della dirigente scolastica Maria Iride Ianniciello che taglia corto: “Se le carte non sono in regola non autorizzo avvio delle lezioni”. Una situazione paradossale insomma a pochi giorni dalla apertura dell'anno scolastico.



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