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Il gol di Guardabascio stende il S.Agnello. Ariano salvo, ora progettiamo il futuro.

Lavoro duro. Un gruppo forte. Un allenatore capace. Questi i tre ingredienti per una salvezza che ad un certo punto della stagione sembrava impossibile. La squadra è rimasta unita nonostante le numerose difficoltà. Gli sforzi sono stati premiati. Grandissimo è stato il contributo degli arianesi puro sangue della squadra: il capitano Mario Grasso, ma anche Roberto Santosuosso, Raffaele Spaccamiglio, Gianluca e Pino Guardabascio. Più moltissimi giovani pieni di talento e volontà. Stagione complicata. I lavori al Renzulli che, come nella migliore tradizione arianese, non finiscono mai. Gli infortuni e le squalifiche (come sottolineato anche dal recente comunicato stampa della società). Il cambio in panchina per dare una svolta al campionato. Tutto sembrava difficile, ma lo sprint finale ha dato ragione agli ufitani. Ieri serviva la vittoria per essere salvi senza l’assillo di dover conoscere il risultato della sfida tra Calpazio e Palmese. Il gol di Pino Guardabascio ha chiuso ogni discorso e messo da parte ogni paura. La Vis Ariano ci sarà ancora.

In una recente intervista il presidente Michele Zullo ha annunciato che provvederà a programmare la prossima stagione e che la società otterrà per i prossimi tre anni la gestione del “Renzulli”. Sarebbe sicuramente una gran cosa. Quest’anno è stata davvero una tristezza vedere partite senza pubblico o con il pubblico di casa assiepato nello scomodo settore ospiti. Ariano merita di più. Una piazza che ha visto dieci anni di Serie D (sei consecutivi prima e altri quattro consecutivi nei tempi più recenti) non può essere così trascurata. Chiaro che la politica ha altre priorità, ma dalla politica negli ultimi anni ci sono state solo promesse sempre disattese. Dal 2006 e dalla vicenda del titolo sportivo dello storico US Ariano le amministrazioni sono state assenti e negligenti sul tema. Il calcio non è il pane della società, ma se lo seguono in tanti e se è una valvola di sfogo per molti, anche ad Ariano, bisogna assecondarlo. Bisogna uscire dalla retorica e dalla superficialità. Anche il calcio arianese ha bisogno del giusto spazio che merita. Il Renzulli così non si può vedere. Il resto, poi, dovrà farlo la società. Campagna acquisti adeguata ed ambiziosa. Non conosciamo la forza economica del club, ma ci auguriamo che da sola o con l’ausilio di nuovi investitori si possa ricostruire quel progetto che tanto successo ha dato in passato.

Il ripescaggio ha richiesto sforzi economici ed era naturale aspettarsi qualche difficoltà. Sia per fondi inevitabilmente venuti meno per la campagna acquisti, sia per l’impatto con una categoria che mancava da troppo tempo. Anzi, la Vis, che trae le sue origini dal vecchio Cardito, era all’esordio assoluto. Per questo i ragazzi, il tecnico e la società vanno solo omaggiati. Nella speranza di un futuro ancora migliore, l’Ariano c’è. Sosteniamolo.



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