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Caserma carabinieri, domani la manifestazione. L'avv. Carchia: "ecco la storia"

di , Sabato, 22 Febbraio 2014

Sono giorni che circolano le più svariate notizie sulla soppressione della Compagnia dei Carabinieri della Città. E’ necessario dunque spiegare il problema e la possibile soluzione di esso.

La Compagnia dei Carabinieri con la relativa Stazione è allocata da sempre in un edificio di proprietà dell’Ente Provincia al quale il Ministero della Difesa corrisponde un lauto canone di locazione.

Nell’anno 2003 l’Ente commissionava, per ragioni che sono a me ancora ignote, una perizia  ai dei docenti universitari  per conoscere la staticità dell’edificio. I predetti professionisti concludevano il loro il lavoro affermando che l’immobile in questione era non pericolante, ma pericoloso.

L’Arma ha fino ad oggi, nonostante svariati solleciti per mettere in sicurezza lo stabile, continuato ad occupare l’edificio. I nuovi Comandanti, a fronte dell’inerzia dell’Ente proprietario, hanno ritenuto di dover rimuovere il rischio di occupare un edificio qualificato pericoloso. Sicchè, in assenza di un’adeguata sistemazione sul tricolle, troverà quindi la propria collocazione nei locali già occupati dalla Compagnia di Mirabella Eclano. Il trasferimento, mi hanno riferito i vertici dell’Arma che ho incontrato e sentito più volte in questi giorni, dovrebbe iniziare già il prossimo mercoledì.

Il Comandante della Compagnia ha cercato una soluzione che possa scongiurare alla Città la perdita di questo importante Ufficio. Ha individuato dei locali idonei all’interno del Palazzo degli Uffici ed, in particolare, quelli che hanno l’accesso in Via Marconi. Sono quelli (per intenderci) già occupati, prima della soppressione del Tribunale, dagli ufficiali giudiziari.

I problemi però sono due: uno è la concessione a titolo gratuito almeno sino a che non si possa, seguendo tutte le procedure previste dalla legge, arrivare al contratto di locazione definitivo; l’altro invece è l’ampliamento della superficie che deve essere concessa.

Il primo problema deve essere celermente risolto dal Responsabile dell’area finanziaria, l’altro invece dal Dirigente dell’ufficio tecnico del Comune. Quanto a quest’ultimo ho proposto all’arch. Giancarlo Corsano (responsabile dell’ ufficio), di trasferire immediatamente l’Ufficio del Giudice di Pace nei locali del Tribunale e trovare così posto agli uffici comunali già dislocati nel Palazzo degli Uffici.

Per il ricovero dell’autovetture di servizio (ben 12) può essere concessa la corte del Tribunale pure di proprietà del Comune. Detto questo, è evidente che la responsabilità è oggi tutta nelle mani dei dirigenti del Comune e non del Commissario Prefettizio. Il Partito Democratico confida che i due dirigenti comunali interessati alla questione vogliano agire con la dovuta tempestività e non consentire alla Città di subire l’ennesimo scempio.

I carabinieri non devono, dico non devono, lasciare il Tricolle. Chiunque è in grado di comprendere che, con l’unificazione delle forze di polizia che dovrebbe avvenire da qui a breve, i carabinieri non torneranno mai più nella nostra Città.  Tutti ci diranno che è sufficiente a garantire la sicurezza la presenza del Commissariato di Polizia.

L’Arma dovrà peraltro corrispondere ai militari che dovranno svolgere le loro funzioni nella caserma di Mirabella Eclano un ‘indennità aggiuntiva mensile. E’ chiaro a tutti che, onde evitare uno sperpero di risorse  economiche troverà più conveniente modificare la circoscrizione territoriale della Compagnia di Mirabella Eclano ed estendere la sua competenza anche al nostro territorio. Questa nefasta e reale evenienza farà si anche che altre 48  famiglie (tanti sono i militari della Compagnia di Ariano Irpino) non alimenteranno più la nostra già precaria economia.

A quanto detto si aggiunge un ulteriore considerazione. Siamo l’estrema periferia della provincia di Avellino e peraltro siamo al confine con la Regione Puglia dove la criminalità organizzata è viva e vegeta:  ricordiamoci le numerose rapine a mano armata consumate da malviventi di Cerignola in un passato recente nei paesi limitrofi ad Ariano Irpino. Il vasto territorio della nostra città non potrà essere dunque adeguatamente sorvegliato dal Commissariato che ha a disposizione soltanto 23 uomini effettivi ed altri sette assegnati per un tempo limitato.  

Sono queste le ragioni che hanno indotto il Circolo del Partito Democratico della Città ad organizzare per domenica mattina alle ore 11,30 una manifestazione in Piazza Garibaldi per sensibilizzare i dirigenti dell’Ufficio Tecnico  e della Area Finanziaria che ancora stanno esitando a dare adeguate risposte. 



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