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Innovazione, la Htt conquista il Premio Internazionale Le Fonti

di , Domenica, 30 Novembre 2014

Un viaggio nell’Irpinia più illustre, quella dell’eccellenza nell’imprenditoria, nella produzione, nelle professionalità. Nell’Irpinia che ci piace. Nell’Irpinia in cui crediamo. L’azienda irpina Htt – Centro Affilatura, vincitrice del Premio Internazionale “Le Fonti” 2014 per l’innovazione, è una delle realtà di maggiore rilievo nel panorama mondiale dell’aerospaziale. La società guidata da Capone difatti figura tra le premiate accanto a nomi prestigiosi come Intesa Sanpaolo, Sanofi, Unicredit, Gruppo Bmw, Yves Rocher e Bonelli.

Tra i programmi più importanti della Htt spiccano il Boeing 787, Boeing 777, Atr e Airbus A380. Nuove tecnologie ma anche salvaguardia del Made in Italy. Le nuove frontiere della tecnologia aerospaziale partono da Venticano. Quando l’imprenditoria irpina vanta esempi di eccellenza in tutto il mondo


Competitività, Ricerca e Innovazione. E’ in queste poche parole che è racchiusa la filosofia della Htt, conosciuta anche come Centro Affilatura, guidata da Natalino Capone.

Il lungimirante imprenditore montemilettese negli anni ha dimostrato che un’idea, dedizione e determinazione possono far raggiungere qualsiasi traguardo. E se l’economia arranca la Httt, di cui Capone è amministratore unico, riesce a fronteggiare la crisi e a resistere. 

Difatti l’azienda irpina, localizzata nell’area Industriale di Venticano, è stata di recente insignita del Premio Internazionale Le Fonti per la macro categoria dedicata alle Imprese, come “Impresa d’eccellenza nelle Tecnologie Aerospaziali”. 

Il premio punta a valorizzare le “eccellenze del settore professionale, finanziario ed industriale che hanno reagito in maniera esemplare alla crisi finanziaria”. Tra le società che si sono distinte grazie all'introduzione di aspetti innovativi e all'attenzione posta alla formazione la Htt figura accanto a nomi prestigiosi dell’economia come il gruppo Sanofi, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Gruppo Bmw, Yves Rocher e Studio Bonelli.

L’ambitissimo riconoscimento internazionale, recita la motivazione: “va alle eccellenze italiane e straniere; alle piccole e medie imprese e grandi gruppi che si sono distinti per fatturati in crescita, per attenzione all’ambiente, per aver investito in formazione, e per aver puntato su una forte internalizzazione”. La cerimonia di consegna della IV edizione del Premio Internazionale Le Fonti si è tenuta a fine giugno nella cornice di Palazzo Mezzanotte, sede storica della Borsa Italiana, a Milano. Tale riconoscimento porta un indiscutibile vanto a tutta l’imprenditoria Made in Irpinia, che da sempre manifesta attenzione per l’innovazione e la globalizzazione. 

“Siamo orgogliosi di questo prestigioso riconoscimento – sottolinea l’amministratore unico Capone – siamo tra le imprese che in Italia stanno credendo nell’eccellenza”. “La forza di questa azienda è la squadra – ci tiene a precisare Capone – una squadra di giovani professionisti, capaci e specializzati. Grazie all’esperienza sul campo il mio compito può essere quello di trainare il tutto, ma i veri meriti sono del gruppo”. 

La Htt, acronimo di High Tech Tools, nasce nel   nel 1992  come Unità di  Ricerca  del  Centro Affilatura per la produzione di utensili  speciali e la lavorazione di particolari materiali utilizzati nell'ambito aeronautico. La società irpina, oggi leader nel ramo dell’aerospaziale, ha costruito negli anni un percorso di credibilità che passa principalmente attraverso contenuti altamente tecnici e grandi professionalità. E la sfida delle nuove tecnologie le consente di essere accreditata presso le maggiori realtà nazionali ed internazionali. L’azienda, nata da un’idea artigianale (per questo conserva ancora il suo nome originario, Centro Affilatura) è riuscita ad affermarsi e a sfidare i competitor italiani e stranieri per la sua grande dinamicità imprenditoriale. L’unione di personale specializzato nel ramo meccanico e convertito in quello aerospaziale e il lavoro di giovani di esperienza, rappresentano gli ingrediente vincenti. Un’azienda che crede in un progetto che rappresenta un laboratorio di idee, che si evolve e soprattutto guarda al futuro.

Un’impresa capace di rinnovarsi al meglio investendo su macchinari sempre più complessi e sofisticati, su personale specializzato e sui nuovi materiali che garantiscono un’affidabilità e una durata superiori rispetto al passato. 

L’ausilio dei nuovi materiali come le fibre di carbonio (che hanno un peso minore e riducono i costi ma permettono anche di pensare all’ambiente), e al contempo l’attenzione per la tradizione, rendono la produzione della Htt altamente competitiva a livello mondiale. 

Tutte queste caratteristiche sono garanzie di qualità e affidabilità che la concorrenza, in tanti anni, non è ancora riuscita a raggiungere. Non è un caso che l’azienda irpina collabori da anni con colossi dell’economia come Fiat, Bosch, Adler, e sia il primo fornitore del Gruppo Finmeccanica. 

Lo spirito che caratterizza questa azienda, e che in un certo senso rappresenta anche la sua mission, è quello di condividere con umiltà le capacità imprenditoriali e l’esperienza del suo ideatore favorendo la crescita e la formazione delle nuove generazioni. Del team infatti, da alcuni anni, fanno parte anche i due figli, che collaborano attivamente alla gestione e alla crescita della stessa. Proprio sulla qualità della ricerca e del personale si sofferma Angelo Capone, secondogenito del fondatore dell’azienda: “Questo premio è l’ulteriore conferma che abbiamo intrapreso un percorso giusto, incentrato verso la massima qualità del prodotto – commenta - e ci incoraggia a proseguire in questa direzione. Abbiamo sempre sostenuto che occorre puntare sul merito e sulla capacità di saper fare squadra, di puntare sui giovani”. 

“Come obiettivo futuro – continua il giovane ingegnere - ci proponiamo di investire ancora in Ricerca, che da sempre contraddistingue la politica della Htt, e di essere competitivi sul mercato; abbiamo grandi potenzialità di crescita, in termini di qualità più che di numero”.

“L’intenzione è di allargare il successo in molti altri paesi. La nostra attenzione è rivolta ai nuovi competitor, in maniera particolare al mercato arabo e americano”, sottolinea ancora.

Fiore all’occhiello dei programmi della Htt sono senza dubbio il Boeing 787, il Boeing 777, l’Atr, e l’Airbus A380. Già, perché questi jet supertecnologici che attraversano i continenti, prima dell’assemblaggio finale sono frutto di una catena di montaggio mondiale di tutti i componenti, che vede impegnate su commissione diverse nazioni e diverse aziende. Si tratta pertanto di una collaborazione a distanza, di una sinergia, di un rapporto di partnership di grande importanza. 

Gli aerei in questione rappresentano la nuova frontiera delle tecnologie all’avanguardia nel campo dell’aeronautica. Il Boeing 787 Dreamliner, per esempio, utilizzato come aereo di linea, rappresenta attualmente il programma più avanzato nel campo dell’aviazione civile e l’Airbus A380, conosciuto come “Il gigante del cielo” (ha due ponti ed è l'aereo passeggeri più grande del mondo, in grado di trasportare dalle 525 alle 853 persone) è considerato la vera scommessa del settore. 

“Costruire queste parti oggi è diventato un vero atto di responsabilità più che un business. Garantire la sicurezza del prodotto vuol dire garantire la sicurezza di milioni di passeggeri”, ci tiene a precisare Capone. Sempre sul fronte ricerca proprio in questi giorni la Htt ha consegnato altri due brevetti. “Il progetto che abbiamo messo a punto riguarda la lavorazione del carbonio. Questo sistema cerca di ridurre i tempi incrementando la qualità”, conclude Angelo Capone. Punti di forza della società venticanese inoltre l’attenzione e la salvaguardia del Made in Italy. Questa filosofia ha portato a realizzare prodotti unici e risultati incredibili che testimoniano l’eccellenza della produzione della Htt e la sua capacità di crescere e svilupparsi rispondendo alle necessità e alle esigenze del mercato. Tradizione e innovazione quindi il segreto di una grande realtà Made in Irpinia che non ha paura della globalizzazione.

 

Immagine di Cittadiariano.it

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Articolo pubblicato sul numero Agosto/Settembre 2014 del periodico XD Magazine.


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