Tagli di nuovi posti letto, altre penalizzazioni sui servizi. Non ci sarebbe nulla da dire in un sistema funzionante ed efficiente. Non è però il caso dei presidi ospedalieri irpini. Su questo oggi il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ad Avellino proverà a dare delle risposte. Un sistema sanitario in difficoltà come dimostrano la carenza di personale e la lunghezza incredibile e allo stesso tempo preoccupante delle liste d’attesa. Pazienti che denunciano ben sedici mesi di tempo che sono passati dalla loro richiesta di una visita cardiologica o quattordici per un consulto in ortopedia o ancora sei per una Tac. Situazione inaccettabile, eppure si taglia ancora.
Si doveva offrire una soluzione e un miglioramento, per garantire la certezza di una sanità efficiente ai cittadini, ma a oggi i vecchi problemi sono ancora evidenti. Il governatore De Luca sarà ospite nella sala conferenze dell’Hotel de la Ville di Avellno nel pomeriggio per analizzare queste problematiche e per dare risposte alla comunità.
Una comunità che fa i conti con ospedali che non sono affatto nelle migliori condizioni. Come il Moscati di Avellino, che spesso fa i conti con le macchine per le radioterapie che sono imballate e con un personale che necessita di almeno 30 medici ulteriori. E che dire del Sant’Ottone Frangipane di Ariano in cui si sono toccate “vette” di 220 giorni di attesa per un esame doppler agli arti inferiori? O del Landolfi di Solofra e dei suoi specialisti ambulatoriali spesso dirottati sull’attività ospedaliera per via della carenza di personale?
La situazione è, dunque, abbastanza chiara così. Servirà un piano sanitario serio, che vada oltre gli annunci da campagna elettorale e che affronti la realtà in tutta la sua drammaticità. Dal capoluogo iprino dovranno arrivare le prime risposte.