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Start up: una possibilità per i giovani, una porta sulle opportunità del lavoro in Italia

Martedì, 16 Luglio 2013

START UP, è un termine negli ultimi anni utilizzato tantissimo nel mondo del lavoro. E’ inutile scendere in luoghi comuni, la realtà oggi in Italia sappiamo benissimo qual è, sappiamo le difficoltà da affrontare e la necessità di migliorare, ma bisogna passare oltre. Se davvero si vuole creare qualcosa e credere di nuovo in se stessi, bisogna mettersi in gioco. Le start up non sono altro che l’avvio di una nuova impresa. Per avviare una nuova impresa, è necessario sostenere le prime spese minime e i primi adempimenti procedurali e fiscali, tra cui l’iscrizione al Registro Imprese, e l’apertura della partita iva.

Prima di compiere tali adempimenti, è necessario che il futuro imprenditore valuti con esattezza l’attuabilità delle proprie idee, attraverso un Business Plan, un piano di sviluppo adeguato all’attività da intraprendere ed un calcolo abbastanza attendibile dei costi da sostenere per evitare successivi carichi di spesa. Sappiamo che in altri paesi la burocrazia esistente in Italia non c’è, ma negli ultimi anni molti adempimenti telematici facilitano molto l’avvio delle nuove attività. Il primo passo dell’Italia verso lo snellimento dei procedimenti di start up è stato la possibilità per gli under 35 di costituire società semplificate con un euro di capitale e senza spese onerose dal notaio.

Il passo successivo, una volta decisa l’attività e valutata la fattibilità di un progetto, è l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie per costituire un’impresa (autorizzazioni di PS, rispetto dei requisiti d’igiene e sicurezza, idoneità dell’ambiente di lavoro, eventuali iscrizioni ad Albi, ect.) Quale attività si può avviare in un periodo di crisi? E’ questa la prima domanda che si pongono tutti coloro interessati ad intraprendere un’attività in proprio. Una delle maggiori attività sviluppate negli ultimi anni sono quelle via internet, la cosiddetta “economia digitale”, insomma parte dell’economia oggi si può sviluppare utilizzando bene la Rete, conoscendo per gli scambi l’inglese, e soprattutto evitando sprechi, sì perché la formula migliore per avviare un’attività è evitare spese inutili e ridurre al minimo i costi.

La formula vincente oggi è l’interazione fra i diversi individui, il mettere insieme, l’unire, il saper scambiare quanto più possibili informazioni. L'esempio più conosciuto in Italia è quello di Groupon, il colosso dei coupon scontati lanciato nel novembre 2008 a Chigago da Andrew Mason. Alla fine del 2010 Giulio Limongelli, 30 anni e un curriculum infinito, ha aperto la sede italiana a Milano: da allora ha assunto circa 450 persone. Insomma parola d’ordine : INNOVAZIONE. Quando l’impresa è ancora solo un progetto, e si vuole portare avanti l’idea, esiste il mondo del venture capital, una versione in particolare, la seed capital, in questo settore uno dei maggiori fondi Italiani è Innogest, ma anche Dpixel si occupa di aziende innovative nel campo dell’ICT alla quale è possibile sottoporre il proprio progetto via web. Altri esempi di società orientate al sostegno di progetti legati all’innovazione e alla ricerca sono Principia Sgr, A.M.E. Ventures, 360° Capital Partners e PmiEquity. Se l'idea del progetto è davvero importante, potrebbe interessare anche ai cosiddetti business angel, in genere ex imprenditori o manager in possibilità di investire in idee di successo( ad esempio, Italian Angels for Growth). Esistono addirittura i super angels, essi raccolgono fondi da investire e non chiedono neppure un posto nel cda, richiedono solo una quota di capitale minore.

In Europa sono rappresentati da Connect Ventures. Esistono anche molti finanziamenti pubblici dedicati all’avvio delle imprese, per esempio Invitalia, l'Agenzia Nazionale per l'Attrazione d'Investimenti e lo Sviluppo d'Impresa, e Start it up di Unioncamere, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, rivolta a giovani immigrati. Ovviamente spesso ci sono importanti possibilità di progettualità anche a fondo perduto in Italia, finanziati dalle Regioni, dalla Comunità Europea. Le soluzioni per avviare un’attività indipendente sono varie e le idee di chi vuole incamminarsi per un tale progetto devono essere di sicuro all’avanguardia e innovative. L’agricoltura, come anche l’allevamento ,spesso sottovalutati offrono diverse risorse da cui attingere per sviluppare un’idea d’impresa, basti pensare ai beni primari utilizzati in cucina di cui c’è necessita e vanno reperiti altrove, oppure la forte richiesta delle city farm, o fattorie didattiche. Oltre a quelle aziende lanciate a creare nuove attività e a reinventare le possibilità dell’economia, esistono ancora attività di scarso utilizzo seppur la domanda è in continuo aumento, si pensi alla produzione dei pellets, dove la domanda è in forte crescita; alle attività di formazione, indispensabile secondo le leggi vigenti in molti settori; all’organizzazione di matrimoni, su cui si basa un’importante economia;alle agenzie di pompe funebri; ai servizi alla terza età; al commercio e produzione di prodotti tipici anche biologici, al commercio on-line, allo sviluppo di nuove alternative turistiche, ect. Con impegno maggiore anche noi possiamo cambiare il nostro futuro in Italia.



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