STRADA TRE TORRI-MANNA-CAMPOREALE-FAETO - 1° LOTTO FUNZIONALE
I Gruppi: Comitato Coordinamento Strada Tre Torri-Manna-Camporeale, Fratelli d’Italia, Patto Civico, Moderati per Ariano, Azione, Liberi e Forti e Orizzonti Popolari hanno trasmesso al Presidente Amministrazione Provincia di Avellino, al Presidente Giunta Regione Campania, all’Assessore al Governo del Territorio della Regione Campania, al Presidente IV Commissione Consiglio Regione Campania, al Direttore Generale Regione Campania, al Dirigente Regione Campania, al Sindaco del Comune di Ariano Irpino, ai Parlamentari Nazionali della Provincia di Avellino, ai Consiglieri Regionali della Provincia di Avellino, alla Società ANAS SpA ,al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un ampio e articolato documento riguardo la “Richiesta riprogrammazione risorse residue disponibili: intervento infrastrutturale Denominato “Strada Manna- Camporeale-Faeto 1° lotto funzionale .Trasmissione schede interventi” formulata da non ben definiti “REFERENTI” della Provincia di Avellino e del Comune di Ariano Irpino. I non ben definiti “REFERENTI” della Provincia di Avellino e del Comune di Ariano Irpino, si sono riuniti il 2-7-2025 presso la Provincia di Avellino, determinando, velatamente, la richiesta, da parte della Provincia di Avellino, alla Regione Campania, della devoluzione delle somme residue pari a 23,771 milioni di Euro e nella disponibilità della Provincia di Avellino, appositamente assegnate per la realizzazione dell’intervento della Strada Tre Torri-Manna-Camporeale (1°lotto) in favore del Ripristino della Strada Provinciale 236, interessata da un movimento franoso, per 3,744 milioni di Euro, per il Ripristino della Strada Comunale Creta per 3,500 milioni di Euro e per il Riammagliamento Cardito per 16,527 milioni di Euro. Gli interventi, da quanto si legge, riguardano ripristino di viabilità esistenti di scarsa importanza strategica e di sviluppo e non è vero che risolvono “alcuni nodi strategici di mobilità provinciale” come viene, impropriamente e inesattamente, affermato dalla Provincia di Avellino nella nota allegata che, comunque, per quanto ci riguarda, devono essere realizzati con altre e apposite fonti di finanziamento ad evitare distrazione di fondi. Gli interventi di ripristino lungo la Strada Provinciale 236 e della Strada Creta devono essere eseguiti con fondi PROVINCIALI, l’intervento di Riammagliamento deve essere eseguito con appositi fondi STATALI previo ridimensionamento della spesa trattandosi di strada di categoria “F” ovvero Comunale. E’ evidente lo scippo che viene consumato che non consentirà mai più la realizzazione della strada Tre Torri-Manna- Svincolo Cardito (1° lotto), che rappresenta solo una minima parte della Strada Tre Torri-Manna-Camporeale-Faeto- Termoli ovvero strada di collegamento Tirreno-Adriatico detta anche “STRADA DEI DUE MARI”. Quanto espresso dai non ben definiti “REFERENTI” del Comune di Ariano Irpino e della Provincia di Avellino, non rispecchia la volontà espressa nelle sedute di Consiglio Comunale di Ariano Irpino e non rispetta il proposito degli oltre 3000 cittadini di Ariano Irpino che hanno sottoscritto una PETIZIONE, al Sindaco del Comune di Ariano Irpino, affinchè si attivasse per la Ripresa dei Lavori della Strada “Tre Torri-Manna-Svincolo Cardito. La Provincia di Avellino, dalla data di affidamento lavori (sono trascorsi oltre 5 anni), dichiara, oggi, “di aver valutato lo stato di fatto dell’opera e di aver desunto la non fattibilità dell’intervento in oggetto sia per l’attuale dotazione finanziaria sia per l’obbligo di rendicontazione entro il 31 dicembre 2025”. La Provincia di Avellino ha fatto poco o nulla per ricercare l’ulteriore finanziamento occorrente per la realizzazione dell’opera a causa della lievitazione dei prezzi e dei ritardi nell’acquisizione delle autorizzazioni che, già, da cinque anni sono, tutte, state rilasciate, e di conseguenza sono stati avviati i lavori. La stessa Provincia di Avellino ha fatto poco o nulla, per evitare il contenzioso, iniziato da oltre 3 anni, con l’impresa appaltatrice dei lavori, che non consente e ostacola la ripresa dei lavori iniziati e successivamente sospesi. Nel giudizio finale, tra le parti, si prefigura una netta prevalenza delle ragioni a favore dell’Impresa Esecutrice che richiede un cospicuo risarcimento per danni e ritardi (fonti non ufficiali parlano di circa 1,5 milioni di Euro). La incapacità della Provincia di Avellino non giustifica, minimamente, la richiesta di devoluzione delle somme disponibili per la Strada -Tre Torri-Manna-Cardito-Camporeale- (1°lotto) a favore di altri interventi nè giustifica che essa debba essere soggetto attuatore degli interventi che si intendono realizzare a meno che non sia anche soggetto finanziatore. Nulla di più assurdo poteva essere messo in atto, per liberarsi di una patata bollente e però, contestualmente, l’iniziativa consente di chiudere tacitamente tutte le questioni irrisolte e l’individuazione delle relative responsabilità, che, ad oggi, non sono ancora chiarite e accertate. La maldestra operazione del solo immaginare che l’utilizzo del consistente residuo finanziamento disponibile, possa essere utilizzato per altre finalità, potrebbe determinare lesione all’interesse pubblico finanziario ovvero DANNO ERARIALE, anche in considerazione che il finanziamento, in parte, è già, stato speso per opere e varie attività connesse alla realizzazione della strada in questione, e quindi, senza ancora una definizione, e, in verità, pensiamo che potrebbero essere coinvolte tutte le parti che richiedono e si attivano per la procedura di deviare i fondi destinati all’opera Strada “Tre Torri-Manna-Camporeale (1° lotto) su altre iniziative meno rilevanti rispetto all’opera finanziata . Siamo a conoscenza che, della questione, è stata investita la Corte dei Conti di Napoli con una richiesta di accertamento degli atti eseguiti dalla Provincia di Avellino e delle relative responsabilità per distrazione di fondi, con una prima trasmissione indirizzata al Presidente della Procura Regionale, Corte dei Conti Napoli, e una successiva recente integrazione. Qualora non si torni indietro nella azione intrapresa potremmo attivarci presso gli Enti preposti per il rispetto del volere della Città