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In un modo o nell'altro questa stagione della Vis Ariano Accadia passerà alla storia del calcio arianese. Questo è poco, ma pià che sicuro. Domenica 7 novembre 2021, i (pochi) spettatori giunti al Silvio Renzulli per assistere al match del campionato d'Eccellenza contro la Virtus Avellino hanno visto una partita assolutamente surreale. Al sabato sui nostri canali è apparso il presidente Michele De Rosa, che ha cercato di chiarire i motivi del drammatico momento vissuto dal calcio arianese. Venerdì 5 novembre si è chiuso il calciomercato, quindi almento fino a dicembre bisogna fare con questi.

Pronti via e gli ospiti sono avanti di 3 gol. Le terza segnatura era ad annullare, per una palese irregolarità commessa dagli attaccanti della Virtus Avellino. A questo punto l'arbitro, di cui non scriviamo il nome per non fargli altro torto, espelle Armando Grasso per proteste. Non contento il direttore di gara caccia anche Roberto Santosuosso (oltre al danno la beffa, visto che nel prossimo turno c'è il derby con il Grotta). La partita vera finisce qui. I giocatori abbandonano temporaneamente il campo in segno di protesta. Minuti interminabili, senza che i dirigenti della Vis Ariano Accadia (il presidente De Rosa è stato assente) intervenissero in qualche modo. Dopo una ventina di minuti la "partita" è ricominciata ed è finita sul 5-1 per la Virtus Avellino in un clima inverosimile. Gli unici innocenti di questa situazione sono mister Natale e i giocatori, per il resto tutti sul banco degli imputati. Tutti: tifosi da tastiera, dirigenti, istituzioni. 

Chi vi scrive 72 ore fa aveva lanciato, tramite i canali di Città di Ariano, un SOS per il calcio arianese. Chi vi scrive frequenta da più di 30 anni il Renzulli e non aveva mai assistito a scene simili a quelle di domenica 7 novembre 2021. Una domenica molto più maledetta di quelle narrate del celebre film di Oliver Stone con Al Pacino. Chi vi scrive invita nuovamente chiunque voglia e ha voluto bene al pallone arianese a fare qualcosa di concreto. Il tempo è finito. GAME OVER.