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Vorrei sapessi che... i consigli dell'esperto (8.a puntata)

di , Lunedì, 02 Dicembre 2019

Bentrovati amici con un nuovo appuntamento! VORREI SAPESSI CHE… I CONSIGLI DELL’ESPERTO Oggi ritorna nuovamente a farvi compagnia, parliamo con la dottoressa Annalisa Caggianella. L’argomento? Leggete l’articolo e lasciate un like.

 

Professoressa Caggianella, oggi si sente tanto parlare di influencer e del fascino che essi esercitano sui nostri giovani. Cosa ne pensa?

 

Svolgendo la professione di docente, ho quotidianamente modo di approcciarmi alle nuove generazioni di studenti che, sebbene frequentino la scuola con diligenza, appaiono quasi interamente avviluppati dal mondo delle tecnologie e dei social network. Questi ultimi, ai fini della formazione dell'individuo, stanno provocando un danno enorme ai nostri ragazzi, spingendoli a proiettarsi in un mondo artefatto, legato a falsi modelli da emulare. Sembra assurdo, eppure gli influencer sono in grado di attirare più attenzione di quanta un bravo docente possa far confluire sulla sua lezione in aula. Ma non è solo questo il problema. Il danno maggiore è che ciò provoca un livellamento degli individui, un'omologazione delle conoscenze e un impoverimento dei valori, specialmente nei ragazzi. Tutti sembrano uniformarsi alle nuove mode e ai recenti stereotipi maschili e femminili promossi dal web. Certo, questa è la cultura del bello, della vanità, della ricerca d'approvazione, e potrebbe anche essere un ottimo sfogo alla frenesia quotidiana, ma il suo abuso, come tutte le cose, produce un grave danno”.

 

Cosa la indigna di più?

 

“Mi ha stupito leggere che un libro di una nota tronista ha venduto oltre 100000 copie; che un'università telematica ha istituito un corso di laurea per influencer. Mi ha indignato osservare un noto Book-store e un Apple-store adiacenti. La clientela del secondo era almeno 50 volte superiore a quella del primo”.

 

Che valore ha la scuola di fronte alle nuove professioni digitali?

 

“Se è vero che questi nuovi mestieri sono più remunerativi di qualsiasi altro e che i ragazzi imitano i loro idoli anche per questo, è altrettanto assodato che tra i banchi di scuola si può imparare di più, si può essere formati culturalmente, eticamente, e preparati per la vita. Ad esempio, quando i nostri giovani dovranno affrontare le prove di accesso ai concorsi, a chi chiederanno soccorso, ai Ferragnez? No, sapranno spulciare nel loro bagaglio culturale e trovare la risposta corretta e, se anche questa fosse ignota, potranno ricavarla grazie alla logica, alla deduzione e allo spirito critico che si apprendono solo a scuola sotto la guida degli insegnanti”.

 

Alla luce di questa panoramica, quali le strategie e i propositi per il futuro dei giovani?

 

“Ripeto sempre ai miei ragazzi che noi insegnanti siamo i loro secondi genitori e che, quindi, per svolgere al meglio la nostra funzione educativa, sono proprio le famiglie a dover dare loro l'impronta iniziale. Appunto, solo attraverso un saldo raccordo scuola-famiglia si possono ottenere buoni risultati.

Ci proponiamo, altresì, come docenti, di essere i VERI INFLUENCER, QUELLI DI CULTURA, E DI AVERE QUANTI PIÙ FOLLOWER POSSIBILI, anche attraverso un utilizzo consapevole degli strumenti didattico-multimediali e tecnologici. Vogliamo far capire che il piacere provato per le nuove attrattive sociali è solo frutto dell'appagamento di un desiderio, ma che poi, sempre scontenti, saremo di nuovo alla ricerca costante di bisogni da soddisfare(Leopardi); che i valori concreti della vita sono quelli della casa, della famiglia, dell'amicizia e del lavoro onesto(Verga); che se non prendiamo coscienza dei nostri limiti, ci rovineremo con le nostre mani(Svevo); che se ci uniamo solidalmente, tutti i problemi possono essere affrontati(Leopardi); che anche nelle difficoltà possiamo uscire 'a riveder le stelle'(Dante): basta solo "desiderare", alla lettera 'stare sotto le stelle e aspettare'.

 

Questa è la potenza ermeneutica dei classici e della cultura in generale”.


Arrivederci al prossimo appuntamento con "Vorrei sapessi che...i consigli dell'esperto" e grazie ancora alla dottoressa Annalisa Caggianella. 



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