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E’ una delle squadre più forti del girone. Se è la più forte è da vedere. Di certo è quella con la maggiore storia dell’intero raggruppamento. Stiamo parlando della prossima avversaria, durissima, della Vis Ariano: la Nocerina.

I rapporti con la piazza arianese. Premessa fondamentale: non esiste una vera e propria rivalità. La Nocerina ha familiarizzato negli anni con categorie superiori, acuendo ben altre rivalità. Gli incroci, rarissimi, con Ariano risalgono a sporadici campionati di Promozione verso la fine degli anni Ottanta ed Eccellenza nei primi anni Novanta. In quelle occasioni non si è trattato di incontri amichevoli. Testimonianze di vecchi tifosi parlano di momenti di tensione in quelle rare volte che le tifoserie si sono incrociate. Ma chiariamo ancora una volta: non esiste in realtà una rivalità vera e propria.

La storia. Quanto al lato sportivo, che è quello che interessa di più, la Nocerina ha una storia eccezionale per il panorama calcistico del girone B. Anzitutto va detto che ha origini più antiche perfino della Salernitana, squadra del comune capoluogo della provincia di cui Nocera Inferiore fa parte. Nasce nel 1910. Dopo diversi anni in categorie minori a carattere regionale, la formazione rossonera inizia a scrivere la storia del calcio campano subito dopo la guerra. Nel 1945/46 gioca in Serie C e l’anno dopo riesce a compiere il salto di categoria battendo nello spareggio-promozione il Monopoli. La prima esperienza in Serie B dura solo un anno e si conclude con la retrocessione nel 1947/48. Dopo la retrocessione dalla Serie C alla IV Serie (vecchio nome della Serie D) nel 1949/50, inanella una serie di campionati tra la IV Serie e i campionati regionali, fino a stabilizzarsi in Serie D nel 1961/62, quando vince lo spareggio-promozione contro il Sant’Elpidio e sale in D dove resta fino al 1972/73. In quest’ultima stagione la Nocerina riesce a ritrovare la promozione in Serie C vincendo il suo girone. Varie stagioni in C, fino alla vittoria dello spareggio-promozione del 1977/78 contro il Catania, che vale lo storico ritorno in Serie B. Anche stavolta, però, la permanenza nella seconda categoria del calcio italiano dura solo un anno: si torna immediatamente in Serie C1, la nuova categoria dopo la riforma della terza serie. Gli anni Ottanta sono molto difficili. Tra il 1982/83 e il 1987/88 la Nocerina alterna continuamente retrocessioni in Serie C2 e promozioni in Serie C1. Nel 1987/88 perde lo spareggio-salvezza contro il Catania e retrocede ancora in C2, ma fallisce e non riesce ad iscriversi al campionato. E’ la fine della prima parte della grande storia del calcio nocerino.

Ma si riparte immediatamente. Una nuova società viene costituita e acquista il titolo del Nocera Superiore, che riparte dalla Promozione (equivalente dell’attuale Eccellenza). Viene immediatamente vinto il campionato del 1988/89, in cui arriva subito la promozione in Interregionale (Serie D). Dopo due stagioni, però, si torna a familiarizzare col calcio regionale. Nel 1991/92 la Nocerina è di nuovo in Eccellenza e nel 1992/93 ritrova la promozione in Serie D dopo la vittoria nello spareggio contro la rivale storica dell’Ariano, ossia il Grotta. Nel 1993/94 la Nocerina va vicinissima al ritorno tra i professionisti, ma arriva solo seconda nel suo girone di Serie D: il ritorno in C2, però, arriva attraverso il ripescaggio. L’anno seguente viene invece vinto il girone di C2: la Nocerina è in C1. Seguono tantissime stagioni in Serie C1, in molte delle quali si gioca la promozione ai play off oppure si gioca la salvezza ai play out. Nel 1995/96 la corsa alla B si ferma in semifinale play off contro l’Ascoli; l’anno dopo invece si rischia la retrocessione, ma la salvezza arriva con la vittoria nel play out contro il Sora. Tutta un’altra musica nel 1997/98, quando la Nocerina sfiora la promozione in B, vincendo la semifinale play off contro il Gualdo, ma perdendo ai supplementari la finale contro la Ternana. Il periodo d’oro sembra chiudersi nel 2000/01 quando la perde il play out contro la Viterbese e retrocede, ma in estate arriva il ripescaggio. Nulla si può, invece, l’anno dopo, quando nei play out la Nocerina viene ancora sconfitta, stavolta dal Benevento.

Il primo anno in C2, nel 2002/03, è positivo, ma la corsa alla promozione si ferma in semifinale play off contro il Catanzaro. Nel 2004/05 la vittoria del play out contro il Morro d’Oro evita, invece, una clamorosa retrocessione; retrocessione che arriva due anni dopo, quando la Nocerina cade nel play out contro il Melfi. La permanenza in D dura due anni: nel primo (2007/08) i rossoneri perdono nei play off contro il Siracusa; l’anno dopo chiudono secondi nel girone, vincono i play off superando Ischia e Pianura e superano le varie fasi dei play off nazionali superando Salò e Gavorrano nella prima fase, Sapri in semifinale e Vico Equense in finale. Vittoria dei play off che vale il ripescaggio in Serie C2. Il ritorno in C2 non è entusiasmante sul campo, ma nell’estate 2010 arriva il ripescaggio in C1. Qui la Nocerina domina: vince il suo girone e torna dopo tantissimi anni in Serie B. Come, però, vuole la storia del club, la Serie B dura ancora una volta solo un anno, con la retrocessione in C1. Nel 2012/13 i rossoneri provano immediatamente a tornare tra i cadetti, ma perdono la semifinale play off contro il Latina. E si arriva, infine, alla stranissima stagione passata. Con la riforma della Lega Pro, il campionato non prevede retrocessioni, ma le note vicende legate al derby contro la Salernitana, portano all’esclusione del club dai campionati. La sanzione è pesante: si riparte dall’Eccellenza. Si azzera tutto per un nuovo grande inizio.

Dopo una storia del genere si può solo avere rispetto per il nostro prossimo avversario. Noi però andremo a Nocera a giocarcela. Come è giusto che sia. Obbligatorio provarci, nonostante le difficoltà ambientali e tecniche che riserva questo match, ma, almeno, dopo questa gara il calendario, finalmente, dovrebbe darci una mano. 



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