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Vorrei sapessi che... i consigli dell'esperto (6.a puntata)

di , Lunedì, 11 Novembre 2019

“Vorrei sapessi che… I consigli dell’esperto”. Eccomi  qui ancora una volta per un nuovo tema da trattare. Di cosa vogliamo parlare oggi? Ci ho riflettuto un po’ e alla fine ho pensato di parlarvi di scuola. La scuola tra passato e presente .. E chi è l’esperto che ce ne parlerà? Ho intervistato per voi la dott.ssa Elvira Cappuccio pedagogista ed insegnante di Filosofia.

 

Dottoressa Cappuccio quali sono le finalità educative della scuola nella complessa società di oggi?

“La finalità principale  è promuovere il pieno sviluppo della persona umana, formare a livello critico e culturale il futuro cittadino. Garantire a ciascuno pari opportunità per raggiungere elevati livelli culturali che siano soprattutto adeguati all’ inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro. Oltre  al  concorrere alla costruzione del senso di cittadinanza nazionale ed europea mediante la diffusione dei valori civili come la dignità umana della persona, la convivenza democratica, la responsabilità e l’apertura al cambiamento che permettano ai giovani di accogliere e di vivere positivamente la prospettiva di una società interculturale. Ricordiamo che la scuola resta una delle più importanti agenzie educative”.

 

Cosa è cambiato nell’ universo scuola e come si è ristrutturato il rapporto docente – alunno?

“È cambiata la scuola, il ruolo dei docenti e anche degli studenti in classe insieme alle varie dinamiche comunicative con la famiglia. Basti pensare che oggi nelle aule siamo passati dalla lavagna con i gessetti alla LIM, dalle enciclopedie cartacee a internet, dal registro cartaceo dei docenti al registro elettronico ma si potrebbe aggiungere tant’ altro. Di tecnologia oggi  ce n’è tanta però ricordiamoci che la “sola tecnologia da sola non basta per fare scuola”. La scuola del passato è stata fondata sull’ascolto, sull’autorità dell’ insegnante e del libro e sull’ apprendimento meccanico; la scuola di oggi è basata sul fare , sull’attività, sulla collaborazione e cooperazione insegnanti – alunni e alunni – alunni, sul confronto e sullo sviluppo del senso critico. È doveroso ricordare che l’ educazione dei giovani  di “ieri” era rigida e chiusa ma sicuramente rapportata ad oggi molto più efficace. In questo ci possono essere di aiuto  i racconti dei nostri genitori. La scuola di oggi è ben diversa come anche l’ educazione che i ragazzi ricevono “oggi” a casa. Il ruolo dell’ insegnante è stato indebolito e svuotato delle peculiarità proprie del ruolo di  formatore ed educatore. Le nuove generazioni non  riconoscono e non danno valenza alla figura dell’ insegnante supportati in questo e sempre più spesso dalle proprie famiglie che contribuiscono a indebolire la figura dell’ insegnante e delle regole di comportamento da tenersi nell’ ambito scolastico. In aggiunta esiste una reale difficoltà di comunicazione tra il corpo docente e le famiglie che complica ulteriormente il quadro della situazione esistente determinando l’ attuale situazione di difficoltà, sfocando così in una vera e propria “ emergenza educativa”.

Alla luce di quanto detto fin ora ci sono dei margini d’ intervento per invertire l’ attuale situazione che si è determinata?

“I docenti sono sempre impegnati nella ricerca del dialogo continuo e delle buone prassi metodologiche ed educative ciò nonostante per superare le attuali difficoltà occorre la collaborazione attiva e propositiva delle famiglie e degli alunni determinando in questo una presa di responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti. Questa è l’ unica strada percorribile al fine di riportare questa emergenza problematica nel giusto alveo della normalità”.

 

Grazie mille alla dottoressa Elvira Cappuccio per averci aiutato a comprendere meglio l’evoluzione del mondo scolastico. Vi ringrazio per la lettura e vi do appuntamento alla prossima settimana con “Vorrei sapessi che… i consigli dell’esperto”.



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