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Conto alla rovescia per la beatificazione di Luigi Novarese: sabato 11 maggio la celebrazione

di , Martedì, 07 Maggio 2013

La città del Tricolle è nel pieno del conto alla rovescia per il grande evento di spiritualità che si appresta a vivere insieme alla comunità dei Silenziosi Operai della Croce di Valleluogo. Sabato 11 maggio, a Roma, presso la basilica di San Paolo Fuori Le Mura, sarà beatificato monsignor Luigi Novarese, fondatore dei Silenziosi Operai della Croce, che ha scelto Valleluogo per edificare la casa madre della sua associazione. La cerimonia sarà presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone. Le spoglie del beato, dopo l’iter burocratico vaticano, saranno trasportate ad Ariano Irpino.

novarese

Luigi Novarese è conosciuto come l’apostolo dei malati per aver offerto una nuova visione e un nuovo ruolo dei disabili nella società: non più soggetti passivi, persone in grado di suscitare soltanto compassione ma apostoli di carità, evangelizzatori, in una parola soggetti attivi al servizio del prossimo pur nella condizione di sofferenza. Novarese ha dimostrato l’efficacia della motivazione religiosa sia nel processo di guarigione fisica sia in quello di guarigione spirituale e soprattutto, l’importanza del sostegno della fede nell’accettare e affrontare ogni giorno la sfida della malattia e della disabilità. Le sue associazioni, Centro volontari della sofferenza, Lega sacerdotale mariana, Silenziosi Operai della Croce, che hanno ormai un carattere internazionale comprendono malati, laici, sacerdoti, fratelli e sorelle che vivono la consacrazione a Cristo totalmente dedicati al servizio di chi soffre. Il miracolo che ha spianato il percorso di Novarese verso la beatificazione riguarda la guarigione di Graziella Paderno della diocesi di Vercelli dalla periartrite scapolo-omerale sinistra; dopo diversi passaggi e numerose difficoltà, il 19 dicembre 2011 papa Benedetto ha firmato il decreto in cui si riconosce il miracolo ottenuto per intercessione di Luigi Novarese. Luigi Novarese è nato a Casale Monferrato il 29 luglio 1914. A 17 anni, l’episodio che gli cambiò la vita: fu miracolosamente guarito da una coxite tubercolare. Da qui la decisione di intraprendere un cammino religioso di apostolato tra i disabili. Morì il 20 luglio 1984 a Rocca Priora.



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