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Docufilm al carcere di Ariano per la risocializzazione dei detenuti, Casaburo: "Messaggio di legalità"

di , Mercoledì, 22 Dicembre 2021

Iniziativa lodevole questa mattina al carcere di Ariano Irpino, c'è stata la proiezione del docufilm sulla storia di Gelsomina Verde, vittima di camorra. Obiettivo  la risocializzazione dei detenuti. Regista del docufilm Massimiliano Pacifico, ideatrice dell'iniziativa cinematografica, comprensiva di 8 proiezioni, Michela Notaro che insegna nella Casa circondariale di Ariano e docente dell'Istituto Alberghiero. Presenti Samuele Ciambriello, il garante campano dei detenuti, uno dei protagonisti del film, Davide Iodice, il regista. 
La direttrice Mariarosaria Casaburo ha parlato di "momento di festa, di accoglienza", una trentina i detenuti presenti su 220 che ne accoglie il carcere di Ariano Irpino, prevista una turnazione per la partecipazione a tali iniziative. Sul docufilm Casaburo ha affermato: "È una storia di una vittima di camorra, un modo per riflettere insieme su quelli che sono i danni devastanti che la criminalità organizzata può produrre nelle persone che non fanno parte di queste logiche di vita. È un messaggio di legalità, un bell'esercizio per il carcere di Ariano". 
Il reinserimento dei detenuti prevede una serie di attività, nonostante il Covid. Si è iniziato con l'Istituto Alberghiero, seconda annualità in corso. Casaburo poi va nello specifico: "Abbiamo una lavorazione con tre detenuti assunti da un imprenditore esterno e altre attività come per esempio quelle meno lunghe: corso di giardinaggio con produzione di piccole ghirlande natalizie. Cerchiamo di dare attuazione al mandato costituzionale che prevede la risocializzazione del detenuto". 
Non si può non tracciare un bilancio di fine anno. Traspare la fiducia dalle parole della direttrice nonostante le difficoltà: "Anno faticoso, intenso, di lavoro, con soddisfazioni come quella di essere riusciti a fronteggiare il Covid. Ariano penso vanti un piccolo record visto che nessun detenuto e poliziotto è stato contagiato all'interno dell'Istituto. C'è stata un'opera capillare di prevenzione anche grazie all'Asl. Siamo riusciti a far ripartire una lavorazione, ci sono le attività che abbiamo in cantiere. Tutti i detenuti stanno facendo un corso di pitturazione per imbianchini. Speriamo di poter continuare così e che questo Covid ci dia una tregua".