Accesso Utente

di Guido Di Paola

La Programmazione e Pianificazione Provinciale attraverso il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), nelle sue linee di sviluppo ha suddiviso il territorio provinciale in 19  “Sistema città”, tra questi la “Città dell’Arianese” che comprende i comuni di Ariano Irpino, Villanova del B., Zungoli, Savignano, Greci, Montaguto, Montecalvo e Casalbore, con una popolazione di circa 40 mila abitanti.

Il Piano è oramai efficace ed operativo, essendo stato approvato definitivamente con delibera del Commissario Straordinario n. 42 del  25/02/2014 e pubblicato sul BURC n. 17 del 10.03.2014.

Precedentemente la Regione Campania, con la legge regionale n. 13 del 13 ottobre 2008 “Piano Territoriale Regionale” (PTR), ha approvato definitivamente il PTR che disegna il quadro di riferimento unitario per tutti i livelli di pianificazione territoriale e detta le direttrici dello sviluppo regionale. In detto Piano il Sistema Territoriale di Sviluppo (STS) che comprende i comuni facenti parte della Città dell’Arianese, è definito a vocazione “rurale-culturale”, individuando i due assi di sviluppo.

Inoltre, il quadro normativo di riferimento degli Enti Locali e quindi dei comuni,  in continua evoluzione, ma è orientato all’associazionismo ed alla costituzione delle “ Unioni dei Comuni “ con la finalità dichiarata di ottimizzare la gestione dei servizi e di renderla più economica.

Tutta questa premessa per dire che oramai bisogna rompere ogni indugio e dare attuazione a quanto discende dalle leggi e dalla pianificazione sovracomunale, cioè avviare velocemente l’iter per la costituzione della “Città dell’Arianese”, magari dapprima come Unione di Comuni e successivamente arrivare addirittura ad una fusione per dare vita ad una unica vera città.

Questo processo è l’unico che può consentire al Comprensorio Arianese di guardare al futuro con un poco di ottimismo, perché costituisce la base per orientare lo sviluppo dell’area, nel rispetto del Piano regionale, in maniera condivisa tra tutti i comuni della Città dell’Arianese, potendo finalmente concentrare gli investimenti fondamentali e più importanti  nel settore agricolo ed in quello culturale.

Quando si parla di agricoltura non si intende solamente la produzione, ma bisogna pensare all’intera filiera di un prodotto, dalla produzione alla trasformazione, alla promozione ed alla commercializzazione. Così anche per la cultura, non si tratta solo di musei e biblioteche, ma anche di scuole, di formazione, di itinerari  turistici storico-culturali, di eventi e quindi accoglienza, ricettività, servizi. E tutte queste cose, per funzionare hanno bisogno di infrastrutture importanti per la movimentazione delle persone, delle cose e delle idee (strade adeguate, moderne ferrovie, adsl superveloce, centri servizi, campus scolastici,ecc).

Adesso tocca al Sindaco di Ariano Irpino, Mimmo Gambacorta, che nella duplice veste di Sindaco e di Presidente della Provincia, deve avviare e concludere tempestivamente tutte le procedure per la costituzione dell’Unione di Comuni “Città dell’Arianese”, che è il punto di partenza; poi occorre definire i ruoli di ognuno e  prevedere con precisione e puntualità gli interventi coerenti con le peculiarità dei comuni e con la strategia di sviluppo incentrata sul settore agricolo e culturale, come innanzi detto.

Solo così, in questo difficile momento, quest’area potrà cogliere la sua grande opportunità, se farà prevalere, una volta tanto, l’interesse generale senza dividersi troppo sulle appartenenze politiche e sulla brama di gestione.

L’urgenza è dettata dal nuovo Programma Operativo Regionale 2014/2020, che è in dirittura di arrivo e nel 2015 ci saranno i primi bandi per l’accesso ai Fondi Strutturali Europei. Non si devono ripetere gli errori del passato, con enormi sperperi per opere perfettamente inutili e spesso incompiute. Questa è un’occasione da non perdere!

Adesso l’impegno deve essere tutto per il Nord Est di Ariano; la preconizzata Città dell’Ufita con Ariano capofila è un’ ipotesi definitivamente tramontata. Se la Città dell’Ufita ci sarà, Ariano non ne farà parte, è fuori.






Articoli Correlati