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Un arbitro bisaccese protagonista al Campionato Europeo di Calcio non vedenti

di , Lunedì, 08 Luglio 2013

Stefano Solazzo, bisaccese, è il primo irpino a ricoprire il ruolo di arbitro internazionale della Fispic (Federazione Italiana Sport Paralimpici per ipovedenti e ciechi) e dell’IBSI (International Blind Sports Federation) per il Calcio a 5 cat. B1 e B2 - B3. Già impegnato da quattro anni come arbitro nazionale avendo diretto le gare più importanti e decisive del Campionato Italiano, l’esperienza internazionale resta un traguardo importante per il giovane di Bisaccia ripreso durante le gare dalle telecamere di RaiSport2 oltre alle tanti emittenti internazionali e locali. «Curiosità e passione – afferma Solazzo - mi hanno avvicinato agli sport per diversamente abili tanto da sostenere il corso per diventare arbitro Fispic. Un percorso che ha dato anche completezza al mio corso di studi, visto che laureato in Scienze delle attività motorie e sportive, sto affrontando la specializzazione in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate. Sono stato selezionato tra gli arbitri Fispic italiani e così sono arrivato all’Euroblind 2013. E’ stata la mia prima esperienza in una competizione internazionale e ne sono molto contento e orgoglioso. Ringrazio anche per questo i tanti amici bisaccesi e non solo che mi hanno sostenuto durante questo impegno. Spero che questa non resti la prima e unica occasione di arbitrare a livello internazionale. Del resto è stata, come sempre, una importante esperienza sul profilo umano. Resto in attesa della prossima occasione per arbitrare un incontro internazionale e di sapere dove si svolgerà la prossima edizione del prossimo europeo. Infatti, da Oporto nel 1999 è partita questa importante manifestazione, per poi proseguire con Parigi, Manchester in Inghilterra, Malaga in Spagna, Atene, Nantes in Francia e Aksaray in Turchia». A pochi giorni dalla chiusura del 9° Campionato Europeo di Calcio per non vedenti “IBSA European Football B1 Championships Blind 2013” che si svolto a Loano dal 12 al 23 giugno 2013 oltre a registrarsi un positivo bilancio Stefano Solazzo si è fatto apprezzare molto tanto da essere designato ad arbitrare la finale Spagna-Francia che ha visto l’assegnazione del titolo agli spagnoli detentori di sette titoli su nove. «Delusione per la Nazionale italiana – afferma Stefano – che si è dovuta accontentare del sesto posto su 8 partecipanti. Infatti, le delegazioni sono state: Francia, Grecia, Russia, Spagna, Italia, Germania, Gran Bretagna e Turchia. Molto nutrita anche la pattuglia dei partner del campionato, come la Fondazione Milan e la Panathlon International che ha presentato all’inizio dell’appuntamento di Loano un nuovo pallone per il calcio non vedenti». Il calcio a 5 categoria B1 è il calcio per atleti con disabilità visive totali, ciechi assoluti e si gioca secondo le regole IBSA, International Blind Sports Federation (IBSA), fondata nel 1981 a Parigi. E' l'ente che gestisce tutte le discipline sportive praticate dai non vedenti ciechi assoluti e ipovedenti. Il calcio a 5 cat. B1 è disciplina paralimpica. Ogni squadra è formata da cinque giocatori: quattro giocatori più il portiere vedente. I giocatori da regolamento devono essere bendati onde evitare l'eventuale percezione delle luci e delle ombre, uniformando pertanto la cecità assoluta. Le competizioni si svolgono in un campo di calcio a 5 della misura standard internazionale avente dimensione 40x20 metri. Le diversità che individuano il calcio a 5 per non vedenti cat. B1 sono: due barriere sui lati lunghi del campo alte circa 1 metro che delimitano ed impediscono l'uscita della palla dal rettangolo di gioco, costituendo anche una guida sulla fascia durante il gioco. Pertanto la palla può solo uscire dal fondo campo. Il portiere ha un'area limitata dalla quale non può uscire, larga 2 metri e lunga 5 metri. Il gioco è possibile attraverso una palla sonora che consente ai giocatori di individuarla e percepirla durante il rotolamento. Il gioco si sviluppa attraverso tre punti di visione: il portiere che gestisce la difesa, l'allenatore a centro campo che coordina la parte centrale del gioco e la guida retroporta che dà le indicazioni all'attacco. Parlando di numeri intorno a questa disciplina ruotano intorno circa 500 tesserati tra atleti, tecnici, medici, fisioterapisti e accompagnatori.



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