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Botta e risposta tra Castagnozzi e Maraia

di , Giovedì, 06 Febbraio 2014

Continua il botta e risposta, a suon di comunicati, tra Lello Castagnozzi (Promotore Comitato per le primarie di centro sinistra per la scelta del candidato sindaco di Ariano Irpino), e Giovanni Maraia di Ariano in Movimento:

Egregio professore Maraia,

capisco che quando si è a corto di argomenti politici è facile cadere nell’insulto e usare lo stiletto dell’offesa adducendo a motivazione di posizioni politiche contraddittorie difficilmente contestabili, l’ambizione e la frustrazione del sottoscritto. Fino a prova contraria non mi sono candidato a Sindaco né ho espresso la volontà di partecipare da protagonista alle primarie quindi, può tranquillamente mettere da parte la sua “ferva elettorale”??, refuso, neologismo, arcaica licenza poetica o congiuntivo sospeso? La sua allusione è quanto meno misera e priva di argomentazioni. Se avesse avuto l’accortezza di leggere bene la firma in calce al mio comunicato, si sarebbe accorto che non ho usato sigle di partiti ma solo quella di un comitato di cui, insieme ad altre persone, mi ritengo semplice promotore. Riguardo all’opinione del segretario del PD è appunto un’opinione e non certamente il vangelo e poi, dovrebbe sapere che lo stesso è stato sconfessato quasi unanimemente dal suo direttivo. Riguardo al suo invito a dirigere le mie critiche verso la parte avversa, cita Ciasullo se non erro, devo constatare che è alquanto distratto perché, sia in occasione della presentazione del programmucolo dei popolari che in occasione della visita di Caldoro ad Ariano, sono stato uno dei pochi - l’altro è stato lei - a criticare il pacchetto di pseudo magiche proposte dei Popolari per lo sviluppo di Ariano.

La mia era e resta una semplice iniziativa politica in un’area in cui mi riconosco per radici e matrice culturale e non era mia intenzione sconvolgere l’orticello di chicchessia, con una proposta e una richiesta di attuazione di semplici regole democratiche. Quanto diverso ritiene il suo metodo di scelta rispetto a quello di Zecchino che lei cita ampiamente? Nella coalizione che andrete a formare presenterete dei curriculum vitae o vi atterrete, per la scelta del candidato, alla storia politica di ognuno di voi e, in tutto questo, quanto conterà l’elettore o il simpatizzante di centro sinistra? Glielo dico io: nulla come il due di picche a briscola. Conosce meglio di me i meccanismi che regnano sovrani all’interno delle sezioni dei partiti e sa perfettamente che il germe della mala politica e il falso antidoto dell’antipolitica si nutrono di queste ambiguità. Concludo dicendole che la scelta attraverso le primarie non era solamente la selezione di un nome ma, necessariamente, doveva rappresentare un processo programmatico, un innesto di idee nuove, di proposte concrete che, probabilmente, la politica ufficiale di questa Città non riesce più ad esprimere da anni perché arroccata sulle solite posizioni che non a caso risultano sempre perdenti. Riguardo all’assalto del “Palazzo d’inverno”, come lei definisce il PD arianese, mi permetto di ricordarle che la cultura di sinistra prospera e diventa produttiva tanto quanto è più grande la capacità critica dei suoi elettori o simpatizzanti verso la classe dirigente di questo o quel partito o movimento.

Con rispetto
Lello Castagnozzi



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