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Lo Conte: "A proposito di stile “Incompiuto” ad Ariano Irpino"

di , Mercoledì, 06 Febbraio 2013

da Lorenzo Lo Conte riceviamo e pubblichiamo:

Ho resistito per diversi mesi a non tornare a dibattere sui temi che riguardano l’amministrazione della nostra Città di Ariano, sostenuto in questo proposito dall’aver verificato in prima persona la natura dei problemi, quali  le cause all’origine del male e quale la soluzione.

Nel leggere però,  stamani, sul Corriere dell’Irpinia  l’accorato appello del nostro stimato concittadino Luigi Melito, l’ennesimo appello, non ho saputo resistere e quindi  non voglio esimermi dal ricordare vivamente a Cittadinanza Attiva, come a tutti i concittadini di Ariano,  quale sia stata la diagnosi del problema che affligge tutta Ariano Irpino (le opere incompiute ne rappresentano una parte sola) accuratamente fatta sia dal sottoscritto in qualità di Assessore all’Urbanistica sia dall’Ing. Liliana Monaco in qualità di Assessore ai Lavori Pubblici 

 Una diagnosi fondata su un’analisi svolta per diversi mesi dall’interno stesso della nostra Amministrazione Comunale e da persone ( chi non mi considerasse tale perdoni allora la mia immodestia)  non solo al di sopra delle parti ma con al proprio attivo certificate esperienze professionali “di lungo corso” sia in campo privato sia in quello pubblico.

La diagnosi  venne  “recapitata”, a mezzo stampa, tv e web,  a tutti gli Arianesi, come era giusto che dei politici veri avessero fatto, con accurata descrizione della malattia. Gli articoli ed i resoconti apparsi a più riprese  sui giornali e commentati  dalle televisioni e da internet fotografarono le cause del dissesto della Città e del Territorio sia dal punto di vista Urbanistico che dal punto di vista delle Opere Pubbliche.

 Invito, allora, a rileggere i resoconti apparsi sulla stampa nei mesi in cui l’Assessore ai Lavori Pubblici Liliana Monaco e l’Assessore all’Urbanistica Lorenzo Lo Conte, il sottoscritto,  li hanno pubblicati, con dovizia di particolari. Come invito a rileggere le motivazioni per le quali il sottoscritto abbandonò la seduta di Giunta rifiutandosi di partecipare all’approvazione del  Bilancio Preventivo 2012 che anziché investire in Urbanistica andava ad investire, come poi ha fatto, in spettacoli e concerti (e non mi riferisco ai concerti in Cattedrale). Non posso non ricordare che il Sindaco e tutta la Giunta si rifiutarono di destinare in bilancio i fondi per i Piani Urbanistici che era mia precisa intenzione attuare in quanto indispensabili e  per essermi impegnato in tal senso già in occasione dell’approvazione degli Atti di Programmazione, sempre da me presentati.  Non posso non ricordare che il Sindaco e la Giunta si rifiutarono di destinare i fondi necessari per svolgere azioni importanti a favore dell’Agricoltura e come, allo stesso modo, si rifiutarono di destinare una pur minima miseria necessaria a modernizzare (o meglio fare daccapo) un sistema informativo comunale al tempo, come ancora attualmente, da preistoria.  Il Sindaco e tutta la Giunta vollero invece fermamente destinare  il doppio di quello che sarebbe servito per  realizzare tutte le  cose che ho appena detto, a spettacoli e concerti: ben 180.000,00 euro stanziati in bilancio per festeggiamenti, manifestazioni, cantanti, concertini, contributi a questo ed a quello, liberi artisti, clienti vari e, per chiudere in bellezza….., botti e fuochi d’artificio.  Tutto per accontentare l’Assessore ai Concerti, come scrissi all’epoca, ed altri Assessori che durante l’Estate ed a Natale ci tenevano a “fare bella figura”  (con  l’IMU pagata dai cittadini).

Il tutto, il mio rammarico è ancora forte, fra l’indifferenza di tutta la maggioranza della quale mi trovavo a far parte e con la complicità, soprattutto,  di quei Giovani Consiglieri  che per la loro età avrebbero dovuto esprimere, a mio modesto avviso, un minimo di orgoglio personale a fare da argine ad una condotta amministrativa di “scarsa” qualità.

La soluzione del problema  per me è stata subito chiarissima: al primo “giro” utile gli attuali amministratori comunali , responsabili di questo andazzo (e chi sennò?) tutti a casa. Come si fa nelle aziende serie. Non c’è alcuna speranza che la malattia si possa vincere diversamente. Gli “esperimenti”, se proprio vogliono farli,  è meglio limitarli solo ai topi, per quanto “umanizzati”. I cittadini arianesi, ma non solo arianesi,  meritano più rispetto.

Mi auguro che il concittadino Luigi Melito e Cittadinanza Attiva riescano ad ottenere (ma non ci credo)  la convocazione del Consiglio Comunale “Aperto” per chiedere al Sindaco ed alla sua “squadra” , per l’ennesima volta,  di cambiare “stile” abbandonando quello  “’incompiuto”  per adottarne uno più attuale. Io  sono convinto, però, che per cambiare uno stile architettonico bisogna evidentemente cambiare tutta la “scuola” che quel pensiero ha studiato ed applicato da sempre e con tanta visibile costanza ed accanimento.

 


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