Riceviamo e volentieri pubblichiamo, questo racconto del sig. Arrigo Bonanno un nostro lettore con Ariano nel cuore anche a distanza di 50anni :-)

E' da tanto tempo che penso di pubblicare la mia "avventura" su questo portale. Spero che riesca a strapparvi un sorriso.

Il 30 agosto del 2014 mi trovavo in Puglia, in vacanza, a soli 105 km da Ariano Irpino. Sono nato qui da voi nel 1960 ma sono andato via nel 1963. Tempo indietro avevo visto un mio certificato di nascita nel quale era scritto il nome della via e il numero civico. Non ho saputo resistere, sono partito alla scoperta del luogo dove per me tutto è incominciato.

Arrivato in piazza ho chiesto a dei passanti via Passeri dov'era in quanto non era segnato in alcuna cartina. I giovani di un bar, gentilissimi, hanno cercato su internet in quanto non avevano mai sentito questa via, ma niente. Mi rivolgo ad un altro bar con una persona della mia stessa età (circa), il quale mi diceva che aveva già sentito questa via Passeri ma non sapeva dov'era. Alla fine è riuscito ad individuare la zona.

Una volta arrivato in zona trovo degli anziani, chiedo a loro. Ed una persona mi indica la via e grazie anche alle indicazioni telefoniche di mia sorella che si ricordava il cognome del proprietario del piccolo appartamento dove sono nato, riesco ad individuare la casa. Suono e con grande faccia tosta chiedo se si ricordavano della mia famiglia. Sì !!! Si ricordavano!!!

Così con molta gentilezza ed ospitalità mi portarono nella stanza dove sono nato. Una grandissima emozione per me vederla. Ma ho visto che è stato emozionante anche per i proprietari della casa tornare indietro nel tempo di 50 anni. La cosa strana comunque è stata la sensazione che la città di Ariano Irpino mi appartenesse ed io di fare parte della città.

Volevo visitarla bene ma purtroppo un brutto nubifragio venne a rompere le scatole, così rimanemmo bloccati dentro la Cattedrale e si fece troppo tardi. Spero di ritornarci per visitarla come si deve.

Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato a trovare una grande emozione.

foto di Arrigo Bonanno