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La stessa luce, che metaforicamente ha illuminato il percorso tracciato dalla fondatrice di Special Olympics, Eunice Kennedy Shriver, sarà proiettata il 20 luglio, a distanza di mezzo secolo, in tutto il mondo. L’iniziativa “Light Up for Inclusion” vedrà infatti illuminare di luce rossa, propria del Movimento, simbolo di lotta alla discriminazione ed all’emarginazione, numerosi monumenti, stadi ed edifici storici presenti in ogni parte del globo: dalle cascate del Niagara al London Eye, dall’Empire State Building al Sydney Opera House.
In Italia, tra i diversi, saranno illuminati il Maschio Angioino di Napoli, i Sassi e la Chiesa di San Pietro Caveoso di Matera, la Fontana Luminosa dell’Aquila ed i palazzi di Cà Farsetti e Cà Loredan a Venezia.
Special Olympics è presente anche in Campania con il Direttore Regionale Antonio Emilio Gambacorta. A livello provinciale Avellino è rappresentato dalla dinamica Direttrice LUCIA SCRIMA che aderisce all’iniziativa con i Comuni di Ariano Irpino e Grottaminarda. Oggi infatti nella città del Tricolle grazie alla disponibilità del Sindaco Domenico Gambacorta e dell’Assessore Filomena Gambacorta, saranno illuminati di rosso il Campanile della Basilica Cattedrale in Piazza Duomo ed il Monumento ai Caduti di Piano della Croce.
Grande disponibilità e collaborazione da parte di Angelo Cobino e Virginia Pascucci, rispettivamente Sindaco ed Assessore dell’Amministrazione Comunale di Grottaminarda, che hanno aderito con entusiasmo all’importante iniziativa illuminando di rosso il Palazzo Portoghesi e il Monumento ai Caduti.
L’iniziativa rientra nella celebrazione dei 50 anni del Movimento Special Olympics. Era esattamente il 20 luglio del 1968 quando presso il “Soldier Field” di Chicago un centinaio di atleti con disabilità intellettive, provenienti dal Canada e dagli Stati Uniti e circa mille spettatori, si riunirono per i primi Giochi di Special Olympics.
Ciò che è avvenuto dopo è storia che si racconta, che si vive e che si continuerà a scrivere in futuro con la stessa determinazione nella lotta agli stereotipi ed ai pregiudizi attraverso lo sport, con la stessa luce negli occhi di chi, dentro e fuori il campo di gioco, impara a guardare oltre le apparenze, scoprendo la bellezza dell’essere tutti diversi, ognuno con le proprie potenzialità.
La strada è tracciata, la luce è accesa.