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Il Museo Archeologico di Ariano Irpino si trasferisce a Palazzo Forte, in Via D’Afflitto

di , Mercoledì, 17 Ottobre 2018

L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino ha predisposto tutto quanto necessario per il trasferimento del Museo Archeologico (Antiquarium), gestito dalla Soprintendenza Archeologica della Campania, sede di Salerno, attualmente ubicato presso lo storico Palazzo Renzuli, in Via Donato Russo Anzani. 

Palazzo Forte è la prestigiosa  sede che  ospiterà la struttura Ministeriale, edificio storico  del XV secolo restaurato nel 1990, già sede della Sottoprefettura di Ariano fino al 1926, scelta apprezzatissima anche dall’arch.  Francesca Casule, Direttore della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno ed Avellino.

Il Museo Archeologico sarà collocato al secondo livello del prestigioso Palazzo Forte, di proprietà comunale e attuale sede del Museo Civico e della Ceramica.

Tale trasferimento, oltre a rispondere  a quanto stabilito dalla Legge 24 dicembre 2007 n° 244 (Legge Finanziaria 2008),  primaria esigenza del contenimento e razionalizzazione delle spese, si propone di valorizzare l’Antiquarium, nonché di creare una maggiore sinergia tra le istituzioni museali e, di conseguenza, una migliore e più efficace fruizione di esse da parte dei cittadini e dei turisti. 

Ad oggi sono in corso le operazioni di trasferimento che si concluderanno entro la fine del mese.

L'Antiquarium comprende una esposizione  di materiali selezionati e provenienti da alcuni siti archeologici dell'Arianese, zona dell'Irpinia posta all'incrocio di vie naturali di transito dalla pianura campana alla costa adriatica.

I materiali sono stati rinvenuti nell'insediamento preistorico in località La Starza di Ariano Irpino, che, dal V millennio a.C., con brevi soluzioni di continuità, è stato frequentato per tutto l'arco della protostoria fino alle soglie dell'età del Ferro.

Sono presenti anche materiali riferibili all'insediamento sannitico di Casalbore, posto lungo il tratturo Pescasseroli-Candela, nel quale è stato individuato un gruppo di tombe a tumulo del VI sec. a.C. e un complesso sacro in località Macchia Porcara incentrato su un tempio italico databile nel III sec. a. C..

Per il periodo romano e medievale sono illustrati i risultati delle esplorazioni condotte in località S. Eleuterio, dove è stato individuato un centro (vicus) identificato con Aequum Tuticum.



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