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Mirabella Eclano Scontro auto-moto, muore un centauro di Montefusco

di , Venerdì, 07 Agosto 2015

Gianluca Ciampi è deceduto in ambulanza allo svincolo di Castel del Lago

Mirabella Eclano- L'ebbrezza della velocità si è disintegrata in una sera di mezza estate sulla statale delle Puglie al Passo di Mirabella. Un attimo e per Gianluca Ciampi, centauro trentottenne di Montefusco, è la fine. Il giovane, nato in Lombardia ma residente nel borgo del medio Calore, sposato e padre di due bambine, era a bordo di una moto Aprilia quando è stato coinvolto in uno schianto latero-frontale con una Fiat Marea.

Un impatto devastante, e fatale. Forse una manovra azzardata e lo zampino diabolico del destino ha falciato un'altra vita su una lingua d'asfalto già tristemente nota per sciagure stradali.

Mancavano pochi minuti alle venti, la via principale che taglia in due la maggiore frazione eclanese a quell'ora è assai trafficata quando si è verificato il sinistro costato poi la vita a Gianluca a pochi metri dall'ingresso dell'area archeologica di Aeclanum. Gianluca a bordo del suo bolide tornando verso casa, evidentemente tenta un sorpasso micidiale, forse. La dinamica è ancora tutta da chiarire. La moto scivola sull'asfalto, la Marea ha le portiere laterali sinistre accartocciate. Sulle prime non sembra nemmeno così grave.

Sull'asfalto però c'è il corpo del giovane motociclista, intorno alcuni rottami dei due mezzi incidentati e una enorme chiazza di gasolio. L'urto è comunque violento e non dà scampo al giovane coinvolto: segue un tonfo e le urla disperate di chi ha assistito ai terribili e agghiaccianti fotogrammi dello scontro. Scattano subito le chiamate affannose degli automobilisti in transito, primi testimoni della disgrazia, ai soccorsi e alle forze dell'ordine. E' una corsa contro il tempo.

In pochi minuti è il caos totale lungo la statale. Sul posto arrivano i Vigili del Fuoco dal vicino distaccamento di Grottaminarda, i Carabinieri della locale Compagnia e le ambulanze del 118.

Si forma l'inevitabile coda di automobilisti curiosi, e così i capannelli di persone accorse sul posto. Prima gli automobilisti poi il personale del 118 pensano solo a prestare aiuto alle persone coinvolte nell'impatto stradale. Le condizioni del centauro 38enne di Montefusco sono apparse subito le più critiche e gravi. Scatta allora la folle corsa per la salvezza verso l'ospedale Rummo di Benevento, quello più vicino e meglio attrezzato per questo genere di emergenze.

Gianluca Ciampi è un codice rosso, ma al pronto soccorso del maggiore nosocomio del capoluogo sannita non arriverà vivo. Il suo cuore smetterà di battere a bordo dell'ambulanza che a tutta velocità ha tentato di trasportarlo a Benevento, e a pochi minuti dalla struttura ospedaliera durante uno scambio di ambulanza allo svincolo di Castel del Lago.

La speranza si tramuta ancora una volta, e in poco tempo, in disperazione e così l'angoscia di dover allertare i familiari trovando le parole giuste. La notizia della morte del motociclista si è diffusa molto presto nel piccolo paese. Sconvolta la comunità guidata dal sindaco Carmine Gnerre Musto che conosceva bene Gianluca Ciampi e la sua famiglia composta da persone oneste e semplici.

“Un ragazzo d'oro, sportivo, assennato, con la passione per la moto”. Lo ricordano così gli amici di una vita finita troppo prematuramente, e tragicamente, sull'asfalto. E' l'esclamazione secca che rimbalza sulle bocche degli avventori serali della piazza. Pochi hanno voglia di parlare. Questo è il tempo del dolore.

Un dolore che ha lasciato senza parole la gente di Montefusco. Qui ci si conosce tutti.

D'estate poi il borgo si rianima e nella piazza centrale sotto il chiosco del bar frequentato dai giovani, dai coetanei di Gianluca, nessuno ha voglia di ridere e scherzare. I volti sono tesi, gli occhi ancora lucidi di pianto. L'estate sembra di colpo finita. Il silenzio è calato fitto come la notte che avvolge il budello di vicoli attorno allo Spielberg



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