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Nubifragi e grandine, agricoltura in ginocchio

di , Martedì, 11 Agosto 2015

Flagellati campi di tabacco e vigneti. Cia e Coldiretti hanno chiesto lo stato di calamità

Medio Calore- E' come se fosse passato un tifone. In effetti, per la potenza della natura che si è scatenata sul medio Calore e nella valle del Miscano, sembra proprio che sia passato un uragano tropicale lasciando dietro di sè solo devastazione e danni incalcolabili.

I paesaggi sono stati mutati e sconvolti nel giro di poche ore dalla violenza inaudita della pioggia prima e della grandinata dopo che ha messo in ginocchio l'agricoltura del comprensorio, principale fonte di reddito per molte famiglie della zona. Il medio Calore e il Miscano sono ko. Gli agricoltori disperati hanno assistito impotenti a un flagello naturale che non ha eguali: vanificato il lavoro di una stagione. In fumo il raccolto, e di sicuro è seriamente compromessa pure la filiera vitivinicola. Vigneti devastati come gli appezzamenti di tabacco che sembrano spianati dalla furia dell'acqua che si è rovesciata allagando e sconvolgendo l'ambiente in pochi minuti. Cia e Coldiretti hanno pertanto avviato le procedure per invocare lo stato di calamità naturale. I danni inflitti all'agricoltura dell'area sono ingenti.



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