Si è conclusa con 30 ordinanze di custodia cautelare e 70 segnalazioni per assunzione di sostanze stupefacenti la maxi operazione antidroga denominata "White Skin", pelle bianca, che ha coinvolto Avellino, la provincia irpina e diverse zone del territorio nazionale per spaccio di cocaina e hashish.
L'indagine, condotta dalla Compagnia dei Carabinieri di Solofra, è partita il 31 dicembre del 2011 avviata in seguito a un incendio di nel paese della concia e che ha portato alla scoperta di una fiorente attività illecita: «un indagine importante che ha portato nel corso dei vari anni all'arresto complessivo di 50 persone e al sequestro di chili di hashsish e cocaina e ha – spiega il Comandante Francesco Merone -, insieme alla Questura, sono state segnalate alla Prefettura 70 giovani come assuntori di sostanze stupefacenti. E' stato inferto un duro colpo al mercato della droga nella nostra provincia».
Così all'alba di questa mattina tra Avellino, Solofra, Serino, Montoro, Nocera Inferiore (SA), Amalfi (SA), Ottaviano (NA) e San Miniato (PI), oltre 150 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, coadiuvati da quelli del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, delle Compagnie di Torre Annunziata, Amalfi e San Miniato, dal 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano e da unità antidroga del Nucleo Carabinieri Cinofili di Sarno hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal G.I.P. di Avellino nei confronti di 30 persone responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana.
«Tre gruppi che si occupavano dello spaccio e si approvvigionavano di cocaina nell'area napoletana e di hashish nel Salernitano – prosegue Merone -. Gruppi che tra di loro si confrontavano per la cessione e l'acquisto dello stupefacente che poi veniva distribuito sul territorio coinvolgendo anche giovani della "Avellino bene". Il numero di assuntori è elevato, la lunga indagine ci ha consentito di aprire uno squarcio conoscitivo del fenomeno sia nel capoluogo che nella provincia».
In particolare l'operazione ha riguardato: n. 9 persone colpite da misure di custodia cautelare in carcere; n. 9 persone destinatarie di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari; n. 8 persone sottoposte all'obbligo di presentazione alla P.G.; n. 4 persone sottoposte all'obbligo di dimora nei comuni di residenza.
L'indagine racchiusa in un fascicolo di 850 pagine e coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino si è dunque sviluppatasi tra dicembre 2011 e gennaio 2013 ed è scaturita in seguito a un incendio doloso di un'autovettura e di due rimorchi avvenuto a Solofra il 31 dicembre 2011, all'interno di un'azienda impegnata nel trasporto su ruote. Le successive indagini hanno consentito di accertare l'esistenza di una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di soggetti di età compresa tra i 25 ed i 62 anni abitanti a Solofra e nei comuni limitrofi, i quali avevano intessuto una fitta rete di contatti anche con soggetti della criminalità dell'hinterland salernitano.
«E' difficile tracciare un identikit vero è proprio di spacciatore e consumatori – aggiunge il Comandante -. In molti casi si tratta di giovanissimi, in altri di ultra sessantenni. La maggior parte dei consumatori di hashish è tra i 18 e i 20 anni. Il numero degli acquirenti era abbastanza elevato, soprattutto nei week end con quasi 200-300 cessioni, quindi il giro di affari era corposo». E così è proseguita in maniera attenta e puntuale l'attività info-investigativa attraverso anche intercettazioni telefoniche e utilizzo di dispositivi gps arrivando al recupero di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti e all'individuazione di piazze di spaccio ritagliate da ciascuno dei soggetti e che andavano dal comune di Solofra fino a quelli di Serino, Avellino, Nocera Inferiore ed Ottaviano in cui confluiva la fitta rete di clienti provenianti da numerosi comuni anche da fuori provincia. «Finalmente aiuto dai cittadini e anche da parte di alcuni genitori che ci hanno segnalato comportamenti anomali da parte dei propri figli – afferma Merone – non ci meraviglia nemmeno il ruolo attivo di diverse donne nell'attività di spaccio».
Il modus operandi era sempre lo stesso: appuntamenti rapidi in luoghi diversi e utilizzo di espressioni particolari del tipo "Ci vediamo la bar per giocare alla play station". Così interagivano tra di loro spacciatori e acquirenti che però non sono sfuggiti ai controlli dei militari supportati anche dall'aiuto dei cittadini e di alcuni genitori che hanno segnalato comportamenti sospetti dei propri figli. Lo scambio di sostanze stupefacenti avveniva tranquillamente alla luce del giorno, mediante operazioni rapide, con le quali si cercava di simulare incontri casuali tra amici.
I pusher trasportavano la droga con diverse modalità, ad esempio occultandola all'interno del vano bagagliaio o dei sedili dell'autovettura. Uno degli arrestati parlava liberamente nella propria auto raccontando in maniera certosina agli altri passeggeri alcuni episodi di spaccio con dovizia di particolari. Proprio dall'ascolto di alcuni dialoghi è stato possibile evidenziare le responsabilità del giovane che in più circostanze conduceva la sua attività di spaccio anche a "domicilio". Il linguaggio limpido, intercettato nell'abitacolo della vettura, ha consentito inoltre di smascherare il contenuto criptico dei colloqui telefonici, strategia categoricamente ed astutamente utilizzata al solo fine di tenere nascosto il reale oggetto della conversazione, la droga, convenzionalmente indicata con termini quali "pelle", "cd" e "pizza". Gli spacciatori avevano così creato una sorta di circuito criminale che li aveva resi interlocutori d'élite di importanti trafficanti di stupefacenti gravitanti nell'hinterland salernitano. Proprio questi ultimi, nel maggio 2014, furono destinatari di 15 provvedimenti cautelari, scaturiti dalla medesima attività di indagine, cui è stata data esecuzione sempre dai militari del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Salerno.
Nel corso dell'attività investigativa si procedeva all'arresto di 9 persone in flagranza di reato, al deferimento in stato di libertà di altre 6 per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed al sequestro di oltre 3 kg di hashish e 200 gr di cocaina. Inoltre numerosi giovani venivano segnalati alla Prefettura di Avellino in qualità di assuntori di sostanze stupefacenti.
In particolare: - in data 21 maggio 2012, in serata, in Montoro Inferiore, i Carabinieri della Stazione di Solofra e della Stazione Carabinieri di Montoro Inferiore procedevano all'arresto in flagranza di reato di uno soggetto trovato in possesso di grammi 600,00 di hashish, confezionata in 6 panetti in cellophane ed imballati con nastro adesivo, con un altissima percentuale di principio attivo, il quale nel corso di una rocambolesca fuga in auto aveva tentato di disfarsene lanciandolo dal finestrino, mossa che però non sfuggiva ai militari; - in data 4 settembre 2012, in mattinata, in Atripalda, i Carabinieri della Stazione di Solofra procedevano all'arresto in flagranza di reato di due soggetti trovati in possesso di mezzo chilo di hashish, suddiviso in cinque panetti con impressa sopra la dicitura "Dacia", occultati nel vano sottoscocca del bagagliaio. Anche in tale circostanza, il tentativo dei due di darsi alla fuga e sbarazzarsi dello stupefacente risultava vano; - in data 7 dicembre 2012, in serata, in Montoro Superiore, i Carabinieri della Stazione di Solofra procedevano all'arresto in flagranza di reato di due soggetti trovati in possesso di 33 grammi di cocaina e 200 grammi circa di hashish; anche in questo caso lo stupefacente era abilmente occultato nel bagagliaio dell'autovettura. Le perquisizioni odierne presso le abitazioni dei destinatari dei provvedimenti, anche con l'impiego di 4 cani antidroga del Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Sarno, hanno permesso di rinvenire e sequestrare 2 piante di marijuana, 10 grammi circa di hashish ed alcuni proiettili cal. 7,65 illecitamente detenuti. L'odierna operazione eseguita dai militari della Compagnia del Capoluogo irpino si va ad aggiungere ai numerosi risultati, anche recenti, conseguiti nel contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti da parte del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino.