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Riforma del catasto, Santosuosso spiega cosa cambia per Ariano

di , Giovedì, 12 Giugno 2014

Al via la riforma del catasto. Entro la fine di giugno dovrebbe essere attuato il riordino generale della materia. I punti salienti della riforma dovrebbero convergere su ridefinizione del funzionamento delle commissioni censuarie, introduzione dei metri quadri al posto dei vani, rivisitazione dell’intero sistema dei valori patrimoniali e delle rendite, garantendo equità nella tassazione degli immobili.

Quali gli effetti pratici di questa riforma sul territorio arianese? Lo spiega Antonio Santosuosso, ex presidente dei geometri e dei geometri laureati della provincia di Avellino.

Dal punto di vista della città di Ariano e di tutta la provincia di Avellino potrebbero esserci ricadute ed opportunità di lavoro per la necessità di adeguamento di una serie di planimetrie, che devono essere informatizzate. Inoltre nel contesto arianese potrebbe essere necessario adeguare le rendite relativamente a centro e zone periferiche”. Continua Santosuosso: “Le commissioni se fatte da tecnici esperti sicuramente potranno creare degli algoritmi puntali per dare agli immobili un valore molto vicino a quello di mercato”.

Cosa prevede la riforma? Due gli elementi tematici della prima fase: ridefinizione delle commissioni censuarie e sviluppo del dialogo e della collaborazione tra Comuni e Agenzia delle Entrate. Le commissioni censuarie sono organismi in questo momento quiescenti che, nel contesto generale della riforma, dovranno riattivarsi svolgendo peculiari funzioni, in particolare: validare le funzioni statistiche, ovvero gli algoritmi che permetteranno di avvicinare il valore medio delle abitazioni ai reali prezzi di mercato; prevenire il contenzioso relativo alle nuove rendite, intervenendo anche in fase pre-contenziosa e configurandosi alla stregua di prima istanza cui i proprietari di immobili potranno rivolgersi per contestare i calcoli relativi all’attribuzione della rendita o del valore patrimoniale. Per ciò che riguarda la rilevazione degli immobili non censiti, sarà inoltre prevista una maggiore cooperazione tra l’Agenzia delle Entrate e i Comuni.



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