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Secret Post #34: LOL: Chi ride è dentro!

di , Domenica, 11 Aprile 2021

Mi si potrebbe dire che riflettere su una trasmissione comica potrebbe avere lo stesso effetto di una barzelletta spiegata da uno che non le sa raccontare. E avrebbero probabilmente ragione, ma io non “so’ Lillo” e spesso potrei aver bisogno di “Patman”.

 

Oggi parleremo di LoL, la trasmissione di Amazon Prime che è sulla bocca di tutti, diventata nel giro di pochissimo una fabbrica di meme inaspettata. Di certo una delle trasmissioni più riuscite degli ultimi anni. “Chi ride è fuori” è la regola madre del gioco e i concorrenti sono una serie di comici, che devono indursi a ridere vicendevolmente. Chi non l’avesse ancora vista ne ha avuto spoiler e anticipazioni ad ogni scrollata della home di Instagram o di Facebook.

C’è anche chi ha criticato il format trovandolo poco impegnato, banale nelle battute e inconsistente dal punto di vista della satira. A pensarci bene però la comicità ha molte sfaccettature e in anni seri e amari come questi, in cui “fuori” non si può stare, il riso potrebbe essere una rivoluzione.

Non ci sarebbe, piuttosto, da prender atto di un'esigenza più profonda che appare ancor più evidente in questo show televisivo?  No, non è la voglia di evasione! Avrebbe ragionre chi vede nella comicità un modo per sedare le coscienze.

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L’esigenza di relazionarsi è la domanda davvero radicata in noi e che trova una spiegazione proprio nella realtà stessa della risata.

La tesi di base è semplice: si ride principalmente insieme; si soffre e piange quasi sempre soli. La simpatia unisce più di quanto faccia l’empatia, per usare i termini nella loro accezione comune.

ridere

 

Si riflette sull’ umorismo sin dai tempi di Aristotele e c’è chi l’ha descritto nei modi più disparati. Si fanno battute per vincere un dibattito, quindi le si considera come armi; oppure si considera che le risate nascono dall’amarezza della vita e, come pensava Pirandello, quando a questa amarezza cade la maschera. Per non parlare della satira come profonda possibilità “politica” di riflessione sulla società.

Al di là, però, di come la comicità venga messa in atto, il riso che ne deriva non può che scaturire nella relazione intersoggettiva.

 

Un’ ulteriore dimostrazione di questa “importantissima” tesi (ironia virgolettata), che oggi vi propongo, è data da come si siano unite più generazioni di comici in LoL: da Lillo a Frank Matano, da Caterina Guzzanti a Fru. Così anche molti giovanissimi hanno scoperto dei veterani della satira come Elio. Parlando di lui in un format internazionale come questo, avete provato ad immaginare cosa voglia dire per un Francese vedere Elio vestito in quel modo? Si potrebbe parlare di una sottile genialità satirica.

Forse non è stato così banale (?)

 

Ridere, quindi, invita ad unirci o almeno insegna a combatterci con armi diverse: come le battute. In questo modo le divisioni saranno sempre recuperabili.

La chiosa a questa piccola riflessione si impone quasi da sé e con l’amarezza della perdita lascio a lui la parola:

 

 - Proietti: “Potrei esserti amico in un minuto, ma se nun sai ride mi allontano. Chi non sa ridere mi insospettisce”