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Sibilia (M5S): "Ariano soffre della sindrome delle opere incompiute"

di , Venerdì, 16 Gennaio 2015

In seguito alle segnalazioni ricevute dagli attivisti locali del Meetup "Amici di Beppe Grillo" di Ariano Irpino, interviene il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia per portare a conoscenza dell'opinione pubblica lo stato di abbandono delle opere pubbliche e il degrado morale che impera nella città del Tricolle.


"Così come Avellino - afferma il parlamentare - anche Ariano soffre della 'sindrome delle incompiute'. Mi riferisco al singolare destino dei tre parcheggi multipiano in via Calvario, in località Valle e in località Anzani, per i quali non c’è mai stata l’adeguata utilizzazione a causa di problemi strutturali e di mancati collaudi.

Inoltre, gli attivisti locali mi hanno segnalato il totale abbandono della struttura del Macello Comunale, del palazzo storico Bevere-Gambacorta, del complesso Giorgione e dello stadio di località Cannelle realizzato da circa un decennio e mai completato".


"C’è da dire - continua Sibilia - che per alcune di queste vicende sono stati presentati regolari esposti presso la Procura di Benevento che seguirò personalmente. Ma le situazioni scabrose non finiscono qui. Oltre al caso dell'incompatibilità dell’assessore Manganiello rispetto al quale ho presentato un atto di sindacato ispettivo, la cittadinanza si è vista regalare l’ennesima perla dal sindaco Gambacorta con l’assunzione dell’ingegnere Capone, rinviato a giudizio nell’inchiesta “Mani sulla città” a Benevento, come capo dell’Ufficio Tecnico Comunale. Sarebbe stato più opportuno puntare su una professionalità di specchiata onestà, ma la trasparenza per il primo cittadino sembra non essere necessaria. Del resto le scelte in tal senso compiute come primo inquilino di Palazzo Caracciolo ce lo confermano".


"Questo degrado morale - conclude il deputato 5 Stelle - che vede anche Ariano Irpino soccombere a causa di collaudati sistemi di poteri, deve essere ribaltato in nome della trasparenza e dell’onestà. I cittadini del Tricolle, come del resto gli irpini tutti, devono riscoprire il coraggio di abbattere questa fitta ragnatela di interessi personali".



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