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Floriana Mastandrea: "A chi sono state assegnate le case popolari?"

di , Lunedì, 11 Febbraio 2013

da Floriana Mastandrea, Candidata al Senato Circoscrizione Campania per Sel, Sinistra Ecologia, Libertà, con Vendola, riceviamo e pubblichiamo:

L’Irpinia si sta gradualmente spopolando e impoverendo. Ad Ariano, soprattutto nel centro storico, molti negozi chiudono, molti giovani e donne sono senza lavoro, molte abitazioni sono vuote. Eppure si continuano a costruire palazzi, molti dei quali non saranno mai ultimati e, per quelli che saranno completati, probabilmente molti appartamenti rimarranno sfitti o invenduti.

Molti Arianesi e molti Irpini non riescono nemmeno a pagare l’affitto e i Fondi nazionali per il sostegno all’affitto sono pressoché inesistenti, visti i tagli fatti prima da Berlusconi, poi da Monti. C’è una forte richiesta di case popolari, se ne costruiscono poche, quindi andrebbe utilizzato al meglio il patrimonio pubblico esistente. Corre voce che vi siano case assegnate a persone abbienti, proprietarie di altre abitazioni, che alcuni ne abbiano più d’una, che alcune siano subaffittate dagli assegnatari, altre “ereditate” da padre in figlio, altre ancora non siano abitate, ma usate come case per le vacanze o tante lasciate vuote, in attesa di necessità abitative familiari. Ritengo necessario che il Comune di Ariano e gli altri Comuni irpini verifichino se queste pressanti voci siano fondate o meno.

Si cominci col verificare i consumi di acqua, gas ed energia elettrica di ogni assegnatario. Se non risulta alcun consumo, è la prova evidente che la casa non è abitata e quindi l’assegnazione va revocata. Se c’è consumo, va verificato se la casa è abitata dall’inquilino assegnatario, controllando attraverso l’anagrafe e la polizia municipale. La casa non dev’essere ereditabile: spesso quando l’anziano assegnatario versa in cattive condizioni di salute, figli o nipoti, vanno ad assisterlo, concretamente o soltanto virtualmente, prendendo la residenza presso quell’abitazione e chiedendo l’ampliamento del nucleo familiare, che tradotto, vuol dire che quando l’anziano muore, il parente “eredita” la casa. Perché ciò non accada, è sufficiente che il Comune non conceda l’ampliamento del nucleo familiare.

Un ulteriore controllo da esercitare, è verificare che i coniugi per ottenere o mantenere l’assegnazione di una casa popolare, anche se possessori di un’abitazione privata, non prendano residenze diverse: talvolta persone regolarmente sposate e conviventi, ricorrono all’escamotage della separazione legale, per dividere le residenze solo sulla carta, al fine di conservare la casa assegnata o farci abitare un figlio. Con la trasparenza si possono fare atti di giustizia, recuperare abitazioni e assegnare le case popolari a chi ne ha realmente bisogno.

Il sindaco di Ariano e i sindaci degli altri Comuni irpini, hanno esercitato i controlli proposti, per dare trasparenza all’assegnazione delle case popolari?

 



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