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Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, sulla scorta dell’ampio consenso ottenuto dagli organi scolastici e dalle parrocchie nell’anno scolastico 2011-2012, nel quadro delle iniziative previste dal Comando Generale dell’Arma per diffondere tra i giovani la “Cultura della legalità”, ha predisposto, anche per quest’anno, un dettagliato programma - da attuare d’intesa con i responsabili degli Istituti Scolastici, dei parroci e delle istituzioni locali - per promuovere conferenze presso le scuole medie superiori e inferiori e incontri, anche con i familiari, presso le parrocchie, in tutta la regione. Ciascun incontro verrà sviluppato attraverso: - la proiezione di un filmato sulle varie attività e specialità dell’arma; - la trattazione di importanti tematiche di interesse per i giovani, concernenti, in particolare, il bullismo, la droga, l’alcolismo, l’educazione stradale, gli incendi, la contraffazione, la pedopornografia e i rischi possibili nell’uso di internet. Al riguardo è stato realizzato un “dvd” contenente gli argomenti già citati, con immagini e contenuti illustrati con tecniche didattiche informatizzate; - un dibattito finale con gli studenti. Il progetto - preventivamente approvato dal Comando Interregionale Carabinieri “Ogaden” - è finalizzato ad avvicinare ed a rendere più diretto e immediato il rapporto tra i giovani e i carabinieri anche in quelle località della regione dove il ruolo dei rappresentanti delle forze dell’ordine viene talvolta avversato dalla criminalità organizzata, nel tentativo di influenzare i più giovani, ai quali propone modelli comportamentali devianti. Il dialogo e la reciproca conoscenza sono i modi più concreti ed efficaci per avvicinare le istituzioni a questi giovani e migliorare ulteriormente il rapporto di fiducia e collaborazione già esistente con gli stessi. A tale scopo, sarà richiesta anche la collaborazione dei parroci - previo assenso dei vescovi - per organizzare incontri domenicali con le famiglie, finalizzati a realizzare una stretta sinergia nell’azione di sensibilizzazione e formazione dei ragazzi. Ancora una volta, l’Arma intende puntare sulla “prevenzione”, facendo riferimento a tre importanti figure storiche, il Maresciallo dei Carabinieri, il parroco ed il sindaco, con un significativo coinvolgimento delle famiglie, istituzione comunque fondamentale per l’educazione dei figli.



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