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Emergenza migranti, Sessa: "Irpinia terra solidale ma occorre più collaborazione"

di , Lunedì, 20 Luglio 2015

Respinto l'80% delle richieste d'asilo. Chi resta va via dalla nostra terra

L'altra faccia dell'emergenza migranti è l'accoglienza. E l'Irpinia, almeno in questo, si è particolarmente distinta. "Occorre certo un pò di collaborazione in più dai sindaci- esclama il prefetto di Avellino, Carlo Sessa- , ma nel complesso questa è una terra solidale e non sono stati registrati, a oggi, episodi di razzismo o intolleranza verso gli ospiti stranieri".

I numeri delle presenze sono ballerini: tra chi se ne va e chi arriva le cifre oscillano puntualmente e vanno altrettanto aggiornate nelle statistiche di Prefettura e Questura.

Di sicuro, in proporzione alla popolazione, ci sono paesi che hanno accolto molti immigranti, forse pure troppi. E' il caso di Venticano, seguito da Mercogliano, Monteforte, Flumeri, Forino: sono i borghi irpini che ne ospitano il maggior numero.

Di recente poi la Commissione Ministeriale Territoriale di Caserta ha ripreso, con uno slancio ritrovato, ad ascoltare i profughi che hanno fatto richiesta d'asilo.

Allo stato circa l'80% delle domande non è stata accolta: i migranti però fanno ricorso sperando di essere più fortunati, ritentando la sorte per vie legali.

Poche richieste invece sono state recepite. Chi resta dunque in Italia sotto la protezione internazionale va comunque via dall'Irpinia diretto altrove, soprattutto nel Nord Europa.

Negli ultimi giorni è ripreso il flusso, silenzioso, di immigrati sistemati nelle strutture ricettive irpine che hanno dato disponibilità a ospitare i profughi.  



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