Accesso Utente

Sant’Angelo dei Lombardi, dopo il sequestro dell’elettrodotto, comitati e associazioni scrivono alla Procura di Avellino

di , Sabato, 08 Novembre 2014

Da Piccoli Paesi riceviamo e pubblichiamo

Associazioni ambientaliste e Comitati civici esprimono fiducia nell’operato della Procura di Avellino. E’ un momento molto delicato per il nostro territorio sempre più spopolato e sempre più facile preda degli speculatori ambientali; la magistratura va ringraziata e sostenuta. L’attenzione e l’azione della Procura di Avellino e delle forze dell’ordine (Corpo Forestale, Carabinieri, Guardia di Finanza) impegnate nelle recenti indagini (elettrodotto Terna-Ferrero al Goleto, ex-Isochimica, cimitero di amianto a S.Andrea di Conza, inquinamento chimico della Valle del Sabato, morìa ittica nel fiume Sele, manomissione del fiume Calore, ecc.) è esemplare e trasmette fiducia ai comitati civici e ai cittadini dell’Irpinia. Come cittadini e comitati, più volte ci siamo sentiti isolati ed additati nell’intraprendere azioni di puro buon senso civico, volte unicamente a tutelare la salute di chi qui abita ed ha a cuore il bene del territorio.

Un territorio sano, squisitamente rurale, che oggi assume una forte speranza, se ben tutelato, per lo sviluppo agricolo e turistico delle aree interne della Campania. Territorio che esprime la massima bellezza nel paesaggio collinare, nella purezza delle sorgenti d’acqua, nei terreni agricoli mai finora contaminati da discariche e veleni. L’azione della magistratura irpina, in questo momento, è l’unico argine all’arroganza di affaristi e multinazionali che stanno dando l’assalto al nostro territorio. In assenza di autorizzazioni in materia di impatto ambientale e in assenza di qualsivoglia vigilanza attiva da parte di alcune amministrazioni, si è consumata e si perpetra la devastazione di quell’unico bene collettivo che rimane in Irpinia : l’ambiente. Per arginare i nuovi predatori ambientali manca purtroppo l’azione ferma della classe politica che spesso finisce con l’essere connivente a livello locale; per questo comitati e cittadini devono farsi carico dell’azione di sensibilizzazione e di denuncia.

Leggendo i giornali, assistiamo al paradosso palesato da alcuni sindaci che anziché difendere e promuovere i beni e le bellezze dei propri comuni, anelano e favoriscono -con atti e opininioni- lo scempio ambientale di un patrimonio che appartiene non a loro ma alla collettività; sono purtroppo soprattutto loro, alcuni sindaci, l’anello debole nella difesa delle nostre risorse; nascondendosi dietro le parole ‘lavoro’, ‘occupazione’ e ‘progresso’ permettono lo scempio delle nostre montagne con centinaia di pale eoliche; sono gli stessi sindaci (per fortuna, pochi ed isolati) che fanno il tifo per l’inizio delle trivellazioni petrolifere; gli stessi che svendono l’acqua delle nostre sorgenti; quelli che chiudono gli occhi difronte alle discariche nei terreni agricoli; quelli che non vigilano come si dovrebbe con i propri uffici tecnici; quelli che permettono gli sversamenti abusivi sulle aree di ricarica delle sorgenti; quelli che rilasciano facili autorizzazioni ad affaristi di bassa lega; gli stessi che stanno permettendo di fare della ferrovia storica Avellino-Rocchetta una discarica lunga 100 km. In cambio di cosa ?

Non si tratta più ormai di pressapochismo o ignoranza in materia ambientale ma di altri mali che mai avremmo pensato dilagare fino ai nostri piccoli paesi. Comitati civici, associazioni e cittadini sono impegnati a vigilare in ogni comune sui beni collettivi; mai permetteranno la svendita del territorio e di quelle risorse ambientali che qui la natura ha donato. Gli speculatori non avranno vita facile qui in Irpinia ! Comitati e Associazioni ringraziano la magistratura irpina e le forze dell’ordine per il lavoro incessante di indagine e denuncia che stanno portando avanti; i cittadini hanno ora maggiore fiducia e rinnovano l’impegno nel segnalare gli attentati alla salute degli abitanti e alla bellezza del territorio. Non passeranno le trivelle nelle viscere della nostra terra.

Ad amministratori e sindaci i Comitati chiedono di aprire gli occhi : il vero ‘petrolio’ è nell’acqua pura delle nostre sorgenti; è nel vino docg che centinaia di aziende vitivinicole sane producono con sacrificio sulle nostre colline; è nei nuovi frutteti di centinaia di contadini che stanno lavorando con Mr. Zuegg; è nelle nuove piantagioni di grano ecologico e certificato che Pasta Baronia e Gal stanno sostenendo; è nelle oasi naturalistiche e nelle aree di protezione ambientale I sindaci ‘intelligenti’, insieme a cittadini e associazioni, sono chiamati non solo più a ‘proteggere’ ma soprattutto a ‘promuovere’ il territorio : tutela, agricoltura e turismo per il futuro dei territori dell’Appennino interno e per l’Irpinia.

Ribadiamo pertanto un secco e convinto NO alla centrale elettrica che brucia olio di palma a Sant’Angelo dei Lombardi; riaffermiamo che il raddoppio della Pavoncelli è un danno geologico-ambientale per le nostre sorgenti; diciamo NO all’esperimento degli accumulatori elettrici che Terna sta per interrare a Flumeri; diciamo BASTA ai cimiteri di croci che gli affaristi dell’eolico continuano a piantare sui crinali delle nostre montagne; chiediamo di FERMARE i nuovi elettrodotti previsti da Terna nel Parco dei Picentini, tra Deliceto e Bisaccia, tra Bisaccia e Lacedonia, tra il Goleto ed Avellino. Salvaguardiamo i terreni gravati da usi civici : appartengono alla collettività non ai sindaci, né a Terna.

In Italia stanno chiudendo 23 centrali elettriche, a cosa servono tutti questi nuovi elettrodotti ? SALVIAMO LA NOSTRA TERRA dal famelico cieco appetito di beceri speculatori ! Chiediamo nell’immediato, ai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali e Paesaggistici, alle Soprintendenze locali, la tutela delle acque pubbliche, la bonifica delle micro-discariche sulle nostre montagne e il vincolo paesaggistico diffuso sui territori rurali e collinari d’Irpinia.



Articoli Correlati